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Politica
Vigilia consiglio comunale del 29 marzo: riunione di Forza Italia
Il voto degli azzurri decisivo per le sorti dell'amministrazione di Nicola Giorgino
Andria - mercoledì 27 marzo 2019
11.29
Anche questa volta i pentastellati ed i consiglieri del centro sinistra resteranno fuori dall'aula consiliare ed attenderanno che la maggioranza di centro destra assicuri il raggiungimento del numero legale, prima di prendere parte al consiglio comunale di venerdì 29 marzo.
Il perché è presto detto: proseguono le fibrillazioni all'interno della maggioranza. L'approvazione dello stato di attuazione dei programmi e documento unico di programmazione (D.U.P) per il triennio della programmazione finanziaria 2019-2021 oltre al Bilancio di Previsione Finanziario, sono i due punti su cui si dovrà misurare la tenuta della coalizione che sostiene Nicola Giorgino allo scranno più alto di Palazzo di Città.
Quanto delicata sia la situazione, mentre da Roma non si hanno ancora notizie certe circa l'approvazione da parte del MEF del piano di riequilibrio, è stigmatizzato dalla riunione che avverrà tra il gruppo consiliare e la segreteria cittadina di Forza Italia, prima del consiglio comunale del 29 marzo.
Cosa faranno i consiglieri azzurri Marcello Fisfola, Nino Marmo, Saverio Fucci, Michela D'Avanzo e Antonio Nespoli, ovvero se voteranno a favore o meno dei due importanti provvedimenti finanziari, verrà deciso in sede di riunione, presso la sede del coordinamento cittadino, in via Verzieri.
Decidere di interrompere anticipatamente il secondo mandato di Nicola Giorgino o proseguire tra le perigliose acque di questa fine consigliatura, è il dilemma su cui dovranno esprimersi i rappresentanti comunali azzurri. E' quasi certa, tra l'altro, l'assenza giustificata di uno di essi al consiglio del 29 marzo, in quanto recatosi all'estero. Ma ciò premesso, quello su cui dovranno misurarsi necessariamente e quindi decidere in proposito, è la mancata condivisione delle ultime scelte intraprese dall'esecutivo, senza tralasciare il nodo insoluto della riduzione dei compensi al Sindaco ed agli assessori comunali come anche del numero degli stessi, ancora non esecutivi, pur essendo stati tali indirizzi, approvati dalla massima assise comunale sul finire dello scorso anno. Tali indirizzi non hanno ancora trovato concreta applicazione, malgrado le ripetute sollecitazioni provenienti dal gruppo consiliare e dalla segreteria cittadina di Forza Italia, anche attraverso apposite pec, giunte al protocollo del Comune di Andria.
E come se non bastasse, in più di una occasione, alcuni dei consiglieri azzurri avrebbero manifestato il loro disappunto nel vedersi chiamati in causa nelle procedure che attualmente gli uffici comunali stanno offrendo ai propri creditori, con un ribasso dal 20 al 40% del debito che fornitori e cooperative sociali vantato nei confronti del Comune. Inutile aggiungere quanto negativamente vengono accolte molte di tali offerte transattive.
Una situazione amministrativa molto delicata per dei consiglieri che sanno benissimo che tra circa un anno saranno ricordati per impopolari tematiche di natura economico-finanziaria, come l'aver votato le attuali tariffe comunali, molte in aumento come quella della TARI.
Una sorta di "prova del nove" quindi per la maggioranza di centro destra, quella che l' attende il prossimo 29 marzo. Ma se ove mai tutto dovesse essere superato, come molti ottimisti auspicano, allora la strada fino alle elezioni amministrative del 2020 sarebbe molto più agevole. O almeno si spera!
Il perché è presto detto: proseguono le fibrillazioni all'interno della maggioranza. L'approvazione dello stato di attuazione dei programmi e documento unico di programmazione (D.U.P) per il triennio della programmazione finanziaria 2019-2021 oltre al Bilancio di Previsione Finanziario, sono i due punti su cui si dovrà misurare la tenuta della coalizione che sostiene Nicola Giorgino allo scranno più alto di Palazzo di Città.
Quanto delicata sia la situazione, mentre da Roma non si hanno ancora notizie certe circa l'approvazione da parte del MEF del piano di riequilibrio, è stigmatizzato dalla riunione che avverrà tra il gruppo consiliare e la segreteria cittadina di Forza Italia, prima del consiglio comunale del 29 marzo.
Cosa faranno i consiglieri azzurri Marcello Fisfola, Nino Marmo, Saverio Fucci, Michela D'Avanzo e Antonio Nespoli, ovvero se voteranno a favore o meno dei due importanti provvedimenti finanziari, verrà deciso in sede di riunione, presso la sede del coordinamento cittadino, in via Verzieri.
Decidere di interrompere anticipatamente il secondo mandato di Nicola Giorgino o proseguire tra le perigliose acque di questa fine consigliatura, è il dilemma su cui dovranno esprimersi i rappresentanti comunali azzurri. E' quasi certa, tra l'altro, l'assenza giustificata di uno di essi al consiglio del 29 marzo, in quanto recatosi all'estero. Ma ciò premesso, quello su cui dovranno misurarsi necessariamente e quindi decidere in proposito, è la mancata condivisione delle ultime scelte intraprese dall'esecutivo, senza tralasciare il nodo insoluto della riduzione dei compensi al Sindaco ed agli assessori comunali come anche del numero degli stessi, ancora non esecutivi, pur essendo stati tali indirizzi, approvati dalla massima assise comunale sul finire dello scorso anno. Tali indirizzi non hanno ancora trovato concreta applicazione, malgrado le ripetute sollecitazioni provenienti dal gruppo consiliare e dalla segreteria cittadina di Forza Italia, anche attraverso apposite pec, giunte al protocollo del Comune di Andria.
E come se non bastasse, in più di una occasione, alcuni dei consiglieri azzurri avrebbero manifestato il loro disappunto nel vedersi chiamati in causa nelle procedure che attualmente gli uffici comunali stanno offrendo ai propri creditori, con un ribasso dal 20 al 40% del debito che fornitori e cooperative sociali vantato nei confronti del Comune. Inutile aggiungere quanto negativamente vengono accolte molte di tali offerte transattive.
Una situazione amministrativa molto delicata per dei consiglieri che sanno benissimo che tra circa un anno saranno ricordati per impopolari tematiche di natura economico-finanziaria, come l'aver votato le attuali tariffe comunali, molte in aumento come quella della TARI.
Una sorta di "prova del nove" quindi per la maggioranza di centro destra, quella che l' attende il prossimo 29 marzo. Ma se ove mai tutto dovesse essere superato, come molti ottimisti auspicano, allora la strada fino alle elezioni amministrative del 2020 sarebbe molto più agevole. O almeno si spera!