
Sport
Tartaglia, gol misto a delusione: "Senza intensità facciamo fatica"
In casa Catanzaro, grande soddisfazione di Sarao per la rete e il rientro in campo dopo l'infortunio
Andria - lunedì 23 gennaio 2017
10.12
Ha raddrizzato la partita evitando una sconfitta beffarda, ma non si è poi riusciti a completare la rimonta. Il difensore Angelo Tartaglia ha siglato la rete del pareggio arrivando con caparbietà su un pallone malamente calciato da un compagno in area avversaria, come spesso gli capita di fare dimostrando di crederci su qualsiasi pallone capiti dalle sue parti Il pareggio interno col Catanzaro lascia però strascichi di delusione anche sul volto del numero 2 biancazzurro, che sottolinea una mancanza di determinazione della squadra in questi primi novanta minuti del nuovo anno: «Vedere i volti del mister e dei miei compagni di squadra con una certa insoddisfazione è importante per noi perchè significa che puntiamo in alto. Certamente in campo si doveva fare di più, ma per oltre venti giorni non abbiamo giocato. Questo non dev'essere un alibi, ma una squadra come la nostra che fa dell'intensità il suo punto di forza è difficile che la ritrovi subito nella prima partita dopo questa pausa, e appunto facciamo fatica quando caliamo d'intensità. E' mancata cattiveria nelle fasi importanti della partita, anche se ci sono gli avversari il cui obiettivo era soprattutto spezzettare il gioco: ci impiegavano molto tempo per battere una rimessa o una punizione, perciò noi abbiamo faticato ad imporre i nostri ritmi». Seconda rete consecutiva al Degli Ulivi per il difensore dopo quella importantissima, anche lì in occasione del pareggio, siglata contro il Foggia; ma la soddisfazione personale passa in secondo piano rispetto al collettivo: «Fare gol è sempre una soddisfazione, anche se dall'altra parte c'è il rammarico per la prestazione collettiva. Qualche mese fa, però, non stavamo qui a parlare di questa situazione di classifica: ora siamo più su e dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno». Probabilmente anche l'assenza di un grande combattente e motivatore come Piccinni può essere risultato un fattore importante nell'atteggiamento complessivo della squadra; Tartaglia, pur riconoscendo l'indiscusso valore del compagno, sottolinea l'importanza del gruppo prima ancora del singolo: «Sicuramente Marco è un giocatore importante. Ma nessuno di noi è fondamentale, e lo abbiamo dimostrato nel girone d'andata, quando nonostante alcune assenze di peso siamo comunque riusciti a fare risultato, il che è un fatto importante per un gruppo compatto come il nostro».
Lui, invece, ha messo alle spalle di Pop una rete rocambolesca, con il pallone che dopo la respinta dell'estremo andriese gli è rimbalzato sul ginocchio finendo nel sacco. E' il centravanti Manuel Sarao, autore del vantaggio del Catanzaro e protagonista di una prestazione diligente, considerando soprattutto che ha giocato la sua prima gara da titolare dopo oltre due mesi di assenza per infortunio: «Mi sono trovato lì, è stata una reazione istintiva di ginocchio. Ero fuori da due mesi e mezzo, e da quando gioco non mi sono mai fatto male nè ho saltato un allenamento. Perciò mentalmente l'ho accusato, non è stato facile star fuori tutto questo tempo per la rottura del metatarso, soprattutto per non poter dare un supporto fisico e morale alla squadra nei momenti di difficoltà. Voglio quindi ringraziare società, allenatore e compagni, che mi hanno aspettato e oggi hanno voluto puntare su di me: ho sempre sentito la loro stima anche quando ero con il gesso. L'infortunio è ormai passato, mi sono aggregato con la squadra a inizio gennaio e ora sono al cento per cento. Credo che già da un mese e mezzo abbiamo cambiato modo di approcciare le partite, in campo ci aiutiamo tantissimo, siamo quadrati e abbiamo formato un grande gruppo. Se vengono altri, ben venga perchè ci daranno una mano e si inseriranno subito in un gruppo coeso come il nostro».
Lui, invece, ha messo alle spalle di Pop una rete rocambolesca, con il pallone che dopo la respinta dell'estremo andriese gli è rimbalzato sul ginocchio finendo nel sacco. E' il centravanti Manuel Sarao, autore del vantaggio del Catanzaro e protagonista di una prestazione diligente, considerando soprattutto che ha giocato la sua prima gara da titolare dopo oltre due mesi di assenza per infortunio: «Mi sono trovato lì, è stata una reazione istintiva di ginocchio. Ero fuori da due mesi e mezzo, e da quando gioco non mi sono mai fatto male nè ho saltato un allenamento. Perciò mentalmente l'ho accusato, non è stato facile star fuori tutto questo tempo per la rottura del metatarso, soprattutto per non poter dare un supporto fisico e morale alla squadra nei momenti di difficoltà. Voglio quindi ringraziare società, allenatore e compagni, che mi hanno aspettato e oggi hanno voluto puntare su di me: ho sempre sentito la loro stima anche quando ero con il gesso. L'infortunio è ormai passato, mi sono aggregato con la squadra a inizio gennaio e ora sono al cento per cento. Credo che già da un mese e mezzo abbiamo cambiato modo di approcciare le partite, in campo ci aiutiamo tantissimo, siamo quadrati e abbiamo formato un grande gruppo. Se vengono altri, ben venga perchè ci daranno una mano e si inseriranno subito in un gruppo coeso come il nostro».