Tangenziale dissestata: «Strada insicura e pericolosa»

Una strada pericolosa ed insicura. La definisce così la «Tangenziale» di Andria il Movimento Politico L'Alternativa, seduto tra i banchi dell'opposizione in Consiglio Comunale, che ricorda quanto serva alla città una via moderna e sicura per alleggerire i collegamenti cittadini da un capo all'altro del centro pugliese: «Il manto stradale della tangenziale di Andria - scrivono dall'Alternativa - nel tratto non ricompreso dai lavori effettuati dalla passata amministrazione (e come sempre inaugurati dall'attuale), si presenta dissestato a tal punto che, in qualche tratto, rappresenta un pericolo per la circolazione dei mezzi. Stessa incuria è rilevabile per la segnaletica stradale della stessa tangenziale, maggiormente per quella orizzontale»

Previsti a bilancio ben 1,3 milioni di euro da utilizzare per la manutenzione straordinaria della stessa strada Tangenziale, ma i tempi d'intervento non sono ancora ben definiti: «Non sappiamo ancora quanti mesi dovremo attendere per vedere quella minima manutenzione che renda decorosa la tangenziale - continuano dall'Alternativa - per cui saranno spesi 1,3 milioni di euro. Di certo tale intervento non risolverà la pericolosità delle intersezioni degli svincoli della stessa tangenziale con la strada provinciale per Bisceglie ne, cosa ancora più importante, metterà in sicurezza l'intero tratto, che rimarrà a due corsie. Saranno previsti dei nuovi pali d'illuminazione, mentre tutti gli svincoli dell'ex 98 continuano a rimanere completamente al buio»

Un ultimo affondo riguarda la poca propensione nella ricerca di finanziamenti utili alle strategie future per interventi sulla città: «Non si può fare a meno - concludono dall'Alternativa - per confrontare due diversi modi di amministrare, il modo di chi stava prima, che ha cercato e ottenuto finanziamenti con i quali hanno messo in sicurezza un tratto della tangenziale, portandola da due a quattro corsie e il modo di chi amministra ora, che impiega anni per fare un semplice intervento di manutenzione senza preoccuparsi della sicurezza dei suoi cittadini».