
Cronaca
Stornarella - Nuova Andria, Carbutti: «Comportamento incredibile»
Il Presidente del sodalizio andriese torna sui fatti di domenica scorsa
Andria - giovedì 16 aprile 2015
5.37
Il Presidente della Nuova Andria Vincenzo Carbutti, sui fatti accaduti negli ultimi minuti di Nuova. Andria – Reali Siti Stronarella, partita valida per il Campionato Regionale di Prima Categoria Pugliese sospesa all'85' e mai conclusa per la decisione del direttore di gara, fa chiarezza e respinge al mittente le accuse sollevate dalla dirigenza foggiana: «Il comportamento tenuto dalla Società Reali Siti Stornarella al termine della partita e nei giorni successivi, ha dell'incredibile - ha detto Carbutti - la ricostruzione dei fatti così come operata dalla società dauna è del tutto falsa e fantasiosa. Il risultato di 1-1, maturato in campo fino a quel momento, non era soddisfacente per la squadra foggiana che per questioni di classifica avrebbe necessariamente dovuto portare a casa i tre punti. Il nervosismo si è palesato nell'atteggiamento dei calciatori ospiti già nei minuti precedenti l'accaduto. Al 85' poi, la palla è terminata in fallo laterale vicino la nostra panchina. Il calciatore della squadra ospite, Salvatore Bruno numero 10, nel recuperare il pallone ha inflitto una gomitata in pieno volto al nostro tesserato Alessandro Coppola e lo ha spintonato facendolo sbattere sulla panchina di ferro, sulla quale era seduto regolarmente. Il gesto sconsiderato è avvenuto a gioco fermo con palla fuori dal rettangolo di gioco. Tale inqualificabile episodio ha provocato la reazione di tutti i compagni di squadra di Coppola presenti in panchina che iniziavano ad inveire contro il calciatore avversario che nel frattempo, resosi conto di quanto provocato, si è allontanato immediatamente creando gran confusione sul rettangolo di gioco, con i calciatori delle due squadre che si sono affrontati, discutendo animatamente».
Il caos e la degenarazione sono stati evitati proprio grazie all'intervento dei dirigenti andriesi: «A quel punto, il direttore di gara, si è diretto subito negli spogliatoi, sospendendo di fatto la gara. Nell'immediatezza del fatto, un mio dirigente ha chiesto l'intervento agli operatori del 118 per prestare le cure al nostro calciatore, mentre io ed i miei collaboratori abbiamo assicurato, dapprima il ritorno della calma tra i calciatori, e poi che tutto si svolgesse nella massima tranquillità fino alla partenza del nostro bus sulla strada di casa. Il nostro atleta, comunque portato in ospedale, ha riportato un "trauma cranico contusivo a livello frontale", mentre io, personalmente, ho accompagnato la squadra ospite ed il calciatore responsabile dell'accaduto sul pullman e nessuno ha riportato alcun danno almeno fino alla partenza dello stesso. Per la prontezza del mio personale intervento, ho ricevuto i ringraziamenti dal direttore di gara e dal Direttore Sportivo del Reali Siti Stornarella Michele Rossetti, per la gestione degli episodi post-gara e per aver assicurato che la situazione non degenerasse. Appare, pertanto, del tutto fuorviante e pretestuoso l'atteggiamento della società Real Siti Stornarella che oggi intende ribaltare la verità dei fatti con un tentativo bieco, ridicolo ed inconcludente di negare l'esistenza del gesto violento ed immotivato da parte del suo atleta Bruno, che ha rischiato di pregiudicare seriamente la salute del nostro calciatore Coppola, capovolgendo le responsabilità. I dirigenti del Real Siti, trafugando la verità, giustificano e legittimano i gesti di violenza perpetrati dai propri atleti, rischiando di alimentare nuovi episodi anti-sportivi, come già accaduto in passato, per la ricerca ossessionata e senza limiti sportivi di una vittoria sul campo immeritata. Non possiamo restare inermi nei confronti di chi, prima in campo e poi fuori dal campo, tiene un atteggiamento provocatorio e denigrante nei confronti di una società come la nostra, che da sempre si è contraddistinta per correttezza e puro spirito sportivo. Attendiamo le decisioni del giudice sportivo, tuteleremo le nostre ragioni dinanzi le competenti autorità e sosterremo qualsiasi iniziativa volta a ripristinare la verità sui fatti accaduti nell'immediato dopo-gara»,
Il caos e la degenarazione sono stati evitati proprio grazie all'intervento dei dirigenti andriesi: «A quel punto, il direttore di gara, si è diretto subito negli spogliatoi, sospendendo di fatto la gara. Nell'immediatezza del fatto, un mio dirigente ha chiesto l'intervento agli operatori del 118 per prestare le cure al nostro calciatore, mentre io ed i miei collaboratori abbiamo assicurato, dapprima il ritorno della calma tra i calciatori, e poi che tutto si svolgesse nella massima tranquillità fino alla partenza del nostro bus sulla strada di casa. Il nostro atleta, comunque portato in ospedale, ha riportato un "trauma cranico contusivo a livello frontale", mentre io, personalmente, ho accompagnato la squadra ospite ed il calciatore responsabile dell'accaduto sul pullman e nessuno ha riportato alcun danno almeno fino alla partenza dello stesso. Per la prontezza del mio personale intervento, ho ricevuto i ringraziamenti dal direttore di gara e dal Direttore Sportivo del Reali Siti Stornarella Michele Rossetti, per la gestione degli episodi post-gara e per aver assicurato che la situazione non degenerasse. Appare, pertanto, del tutto fuorviante e pretestuoso l'atteggiamento della società Real Siti Stornarella che oggi intende ribaltare la verità dei fatti con un tentativo bieco, ridicolo ed inconcludente di negare l'esistenza del gesto violento ed immotivato da parte del suo atleta Bruno, che ha rischiato di pregiudicare seriamente la salute del nostro calciatore Coppola, capovolgendo le responsabilità. I dirigenti del Real Siti, trafugando la verità, giustificano e legittimano i gesti di violenza perpetrati dai propri atleti, rischiando di alimentare nuovi episodi anti-sportivi, come già accaduto in passato, per la ricerca ossessionata e senza limiti sportivi di una vittoria sul campo immeritata. Non possiamo restare inermi nei confronti di chi, prima in campo e poi fuori dal campo, tiene un atteggiamento provocatorio e denigrante nei confronti di una società come la nostra, che da sempre si è contraddistinta per correttezza e puro spirito sportivo. Attendiamo le decisioni del giudice sportivo, tuteleremo le nostre ragioni dinanzi le competenti autorità e sosterremo qualsiasi iniziativa volta a ripristinare la verità sui fatti accaduti nell'immediato dopo-gara»,