Conferenza carabinieri 21 marzo
Conferenza carabinieri 21 marzo
Cronaca

Sequestro antimafia ad Andria per 1,5 milioni di euro

Operazione dei Carabinieri nei confronti di un 65enne andriese

Una Misura di Prevenzione Patrimoniale è stata eseguita questa mattina nei confronti di un pluripregiudicato di Andria. Si tratta del 65enne Matteo Albano, detto "u nguacchius", già condannato a 6 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso con sentenza passata in giudicato nell'ambito dell'operazione "Castel del Monte", che nel novembre del 2006 si concluse con l'arresto di 76 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso ed associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Concluso il procedimento giudiziario è stata riconosciuta, nei tre gradi di giudizio e per la prima volta nella città di Andria, la presenza di una duplice consorteria criminale di stampo mafioso facente capo ai clan "ex Pastore" e "Pesce - Pistillo". Il 65enne Matteo Albano, era divenuto esponente apicale del clan contrapposto ai "Pesce-Pistillo" proprio dopo il brutale assassinio di Agostino Pastore, avvenuto ad Andria il 24 settembre del 2000. Il sequestro ha riguardato beni per circa un milione e mezzo di euro. Nel complesso l'attività eseguita in questi anni dall'Arma, nella città di Andria, ammonta ad un totale di 20 milioni di euro di cui diversi patrimoni sono già arrivati in possesso dello Stato.

In particolare gli accertamenti patrimoniali, eseguiti dai Carabinieri di Andria e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, utilizzando la norma introdotta con il "Pacchetto Sicurezza" che consente di "aggredire" i Patrimoni di tutti i soggetti che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose, ha evidenziato come il 65enne abbia nel tempo mantenuto un tenore di vita notevolmente superiore alle proprie reali possibilità economico-finanziarie e capacità reddituali. Lo stesso, infatti, ha intestato ai propri più stretti familiari le proprietà acquistate con i proventi di attività delittuose. Le indagini hanno inoltre evidenziato che l'uomo, ed il proprio nucleo familiare, hanno sempre dichiarato redditi imponibili nulli ovvero ai limiti della soglia di povertà, a conferma della palese sproporzione tra quanto dichiarato rispetto al valore economico dei beni sottoposti a sequestro.

Il nucleo familiare, a fronte di una capacità reddituale pari a circa 500 euro al mese calcolata nell'ultimo ventennio, nel cui periodo il 65enne è stato detenuto per diversi anni, ha movimentato su un solo conto corrente bancario circa un milione di euro nel solo periodo 2009-2012. L'uomo è stato detenuto per un totale di 17 anni. Il provvedimento eseguito nella giornata di oggi ed emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trani riguarda una villa comprensiva degli arredi, elettrodomestici, impianti tecnologici in genere e beni di altre utilità, 11 appezzamenti di terreno, 3 appartamenti, un casolare di campagna, un autoparco, 6 auto/moto veicoli, 9 rapporti bancari riconducibili all'interno nucleo familiare per un valore stimato in 1,5 milioni di euro. L'intero patrimonio sottoposto a sequestro, del valore di circa un milione e mezzo di euro, è stato affidato ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale in attesa di essere gestito, per come prevede la legge, dall'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la gestione dei Beni confiscati alla criminalità organizzata con sede in Reggio Calabria.

A fronte dei numerosi sequestri già effettuati, tutti in corso di procedimento, cominciano ad esser restituiti alla collettività. Come ricordato durante la conferenza stampa di stamane alla presenza del Colonnello Rosario Castello Comandante dei Carabinieri di Bari, del Maggiore Massimiliano Occhiogrosso Comandante della Compagnia di Andria, il sequestro di una villa di lusso, effettuato nel 2012 alla famiglia Pilato, sarà consegnata nelle disponibilità del Comune di Andria che a sua volta permetterà alla Caritas di usufruirne per attività sociali e di accoglienza. La consegna dovrebbe avvenire entro le festività pasquali.
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I sequestri hanno riguardato in particolare:
  • una villa ubicata in c.da Macchie di Rose, con annesso autoparco;
  • tre appartamenti ubicati nel centro abitato di Andria;
  • 11 appezzamenti di terreno ubicati in diverse Contrade del comune di Andria e Barletta;
  • 2 box auto ubicati in Andria;
  • un casolare ubicato in c.da Ariscianne di Barletta;
  • una impresa individuale;
  • 6 autoveicoli (una Smart Cabrio, una Renault Twingo, una Dacia Sandero, un motociclo Limited 125, un motociclo Aprilia 125, un motociclo Piaggio);
  • 9 conti correnti bancari.
  • carabinieri andria
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