San Benedetto. Foto di Franz Bachinger da Pixabay
San Benedetto. Foto di Franz Bachinger da Pixabay
Attualità

San Benedetto Patrono dell’Europa

Riflessione di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria

Appressandosi, domenica 11 luglio, la festa liturgica di San Benedetto, Patrono dell'Europa, si rinnova fra tanti una domanda: "Che cosa possiamo e dobbiamo fare noi oggi per non mancare – pur da semplici cittadini – di offrire il nostro contributo in quest'ora storica dell'Europa?".

Spesso, volendo scansare la fatica di pensare, ci si rifugia tra le più facili e banali delle risposte: "è compito esclusivo dei politici, degli economisti, dei banchieri…" compito senza dubbio importante ma che può essere, per chi si dice cristiano, una via di fuga dalle proprie responsabilità. Responsabilità di essere, ciascuno nel suo mondo, "uomini nuovi", senza i quali non è possibile una nuova politica, una nuova economia, una nuova arte, una nuova scienza e anche un nuovo modo di essere cristiani, nel senso e nel modo di vivere il Vangelo che ha da penetrare con la sua forza vitale in tutti gli ambiti della nostra vita.

Cosa possiamo, allora, fare noi oggi? Certo – presi ancora dal grande sconvolgimento della pandemia – forse non siamo in grado di offrire contributi efficaci ma, provvidenzialmente, almeno uno concreto possiamo offrirlo: "La preghiera", quella a cui ci invita la Conferenza Episcopale Italiana per domenica 11.

"La preghiera", che -sola- può portare conseguenze importanti e immediate: conforto, nuovi programmi, nuove esigenze di dialogo, nuova unità, nuove opportunità, …; cuori e case aperte per tutti "gli europei" ma anche per donne e uomini provenienti dal resto del mondo. Permanere in una mentalità eurocentrica sarebbe accentuare e prolungare l'epoca che la filosofa Maria Zambrano interpretava come di un'Europa in continua tensione tra "agonia" e "resurrezione".

Preghiera dei fedeli.
«Per tutti i migranti e, in particolare, per quanti tra loro hanno perso la vita; per loro il tuo volto o Padre, al di là delle nostre umane apparenze, e la tua benedizione accompagni tutti in mezzo ai flutti dell'esistenza terrena verso il porto del tuo Regno. Al cuore delle loro famiglie, che non avranno mai la certezza di ciò che è successo ai loro cari, Dio sussurri parole di consolazione e conforto. Lo Spirito Santo aleggi sulle acque, affinché siano fonte di vita e non luogo di sepoltura, e illumini le menti dei governanti perché mediante leggi giuste e solidali, il Mare Nostrum, per intercessione di san Benedetto, sia ponte di pace, arco di fratellanza di popoli e culture».
  • centro igino giordani
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