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Politica

Quasi 16milioni di euro da coprire con il TARES: approvato ieri sera

Il 70% per le utenze domestiche il 30% per le 30 categorie non domestiche

Arriva il tanto temuto TARES: dopo lunghe discussioni tra l'organo di Governo cittadino e la minoranza in Consiglio Comunale tutti gli ordini del giorno, sul temuto tributo sui rifiuti e sui servizi, sono stati approvati a maggioranza sempre con i voti contrari dell'opposizione e l'astensione del consigliere Fucci. Nell'ordine è stato approvato il regolamento della tassa, il piano finanziario 2013, le tariffe e le modalità operative per quattro punti all'ordine del giorno dell'importante assise cittadina di ieri. Il termine ultimo per approvare ogni passaggio è fissato dallo Stato nella giornata di domani. Il TARES sostituisce sia la Tariffa di igiene ambientale (TIA) che la Tassa per lo smaltimento dei rifiuti la vecchia TARSU. Il nuovo tributo è in vigore dal 1 gennaio 2013 ed è basato sulla superficie dell'immobile di riferimento, il numero dei residenti, l'uso, la produzione media dei rifiuti ed ha come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del comune. Altra novità è quella di introdurre il concetto di utenza domestica e non domestica con, per queste ultime, la suddivisione in 30 categorie differenti.

Le nuove tariffe sono state determinate per fasce d'utenza, suddividendole in parte fissa, determinata sulla base delle componenti essenziali del costo del servizio ed in parte variabile, rapportata alla quantità e qualità dei rifiuti conferiti e all'entità dei costi di gestione degli stessi. Punto sul quale il dibattito è stato particolarmente forte. La suddivisione dei costi è sta effettuata attribuendo il 70% alle utenze domestiche ed il 30% alle utenze non domestiche visto che, in termini percentuali, dalla comparazione della complessiva quantità e qualità del rifiuto prodotto nell'ultimo biennio, la quantità di rifiuto prodotto dalle utenze non domestiche corrisponde mediamente al 30% del totale. I cittadini andriesi pagheranno per le utenze domestiche poco più di 11milioni di euro mentre la restante quota di 4milioni e 700mila euro sarà addebitata alle utenze non domestiche come da specchietto allegato. Il costo del servizio, comprensivo di ogni componente, infatti, arriva a sfiorare i 16milioni di euro che devono essere interamente corrisposti dai cittadini come indicato dalla legge.

Per le utenze domestiche la suddivisione principale è per componenti del nucleo familiare da uno a sei con la quota fissa che va da 1,11 euro al metro quadro (con una persona singola) ad 1,46 euro al metro quadro per una famiglia di sei persone. La quota variabile, invece, passa dai 38,54 del single sino ai 187,19 del nucleo familiare composto da sei persone. Nel dettaglio i 47.374 nuclei familiari dovranno corrispondere un totale di € 11.166.004,30 così suddiviso (componente, quota fissa e quota variabile): 1 € 1,11 - € 38,54, 2 € 1,29 - € 99,10, 3 € 1,40 - € 126,63, 4 € 1,50 - € 154,71, 5 € 1,51 - € 176,18, 6 € 1,46 - € 187,19.

Per le utente non domestiche, invece, i rincari maggiori con quote che vanno da 1,63 euro per le attività industriali con capannoni di produzione ai 18,92 euro al metro quadro per Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio. Per tutti lo slittamento del pagamento al mese di gennaio e la promessa che i benefit rivenienti dalla Regione Puglia per il superamento del 65% di raccolta differenziata saranno ridistribuiti sopratutto alle fasce "non domestiche" più tartassate dal nuovo tributo. In allegato il prospetto completo e specifico.
Categorie con distinzione e TARSU da pagare con prima voce al metroquadro e seconda in totale quanto il Comune prevede di introitare

1 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto € 1,93 - € 615,850,89
2 Cinematografi e teatri € 2,01 - € 9,602,00
3 Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta € 1,89 - € 38,189,87
4 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi € 2,69 - € 400,717,02
5 Stabilimenti balneari € 2,53 - € -
6 Esposizioni, autosaloni € 2,27 - € 19,647,96
7 Alberghi con ristorante € 6,04 - € 29.453,94
8 Alberghi senza ristorante € 3,64 - € 1,864,17
9 Case di cura e riposo € 3,85 - € 30,972,81
10 Ospedali € 3,67 - € 44,682,39
11 Uffici, agenzie, studi professionali € 3,85 - € 388,088,76
12 Banche ed istituti di credito € 3,37 - € 48,604,29
13 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli € 3,64 - € 485,146,20
14 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze € 4,32 - € 30,593,14
15 Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato € 3,53 - € 67,855,90
16 Banchi di mercato beni durevoli € 5,09 - € 645,83
17 Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, € 5,09 - € 75,185,26
18 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista € 3,34 - € 88,915,08
19 Carrozzeria, autofficina, elettrauto € 3,90 - € 112,148,98
20 Attività industriali con capannoni di produzione € 1,63 - € 15,843,65
21 Attività artigianali di produzione beni specifici € 3,64 - € 990,268,72
22 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub € 14,55 - € 517.592,54
23 Mense, birrerie, amburgherie € 10,90 - € 1,078,97
24 Bar, caffè, pasticceria € 10,94 - € 153.330,33
25 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari € 6,67 - € 316,335,27
26 Plurilicenze alimentari elo miste € 6,68 - € -
27 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio € 18,92 - € 156,624,69
28 Ipermercati di generi misti € 7,06 - € 130,934,75
29 Banchi di mercato genere alimentari € 14,34 - € -
30 Discoteche, night club € 3,30 - € 15,257,80
TOTALE UTENZE NON DOMESTICHE € 4.785.431,20
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