Politica
Provocazione minoranze: invito stamane per 8 firme di dissidenti
Opposizioni: «Proviamo a sciogliere il Consiglio Comunale». Forza Italia «Il silenzio del PD è emblematico»
Andria - lunedì 24 febbraio 2014
9.53
Prosegue la polemica tra gli schieramenti e prosegue senza sosta l'invio dei botta e risposta a mezzo stampa. Le opposizioni in Consiglio Comunale (L'Alternativa, Andria 3, La Risposta, PD, IDV e SEL), in particolare, hanno lanciato sabato una provocazione ai possibili dissidenti della maggioranza guidata da Nicola Giorgino: «La nostra proposta è chiara, sciogliere il Consiglio Comunale e consentire alla Città di tornare a votare per scegliersi una nuova classe dirigente». I consiglieri di opposizione, insomma, scrivono che dalle 10 alle 12 di questa mattina saranno a Palazzo di Città in attesa di 8 consiglieri comunali dell'altro schieramento per tornare alle elezioni entro maggio prossimo. «Per ottenere questo risultato, abbiamo solo poche ore a disposizione - dicono dai partiti di minoranza - Infatti, superato il termine del 24 febbraio, non vi sarà più possibilità di elezioni a maggio, con il rischio di un lungo commissariamento fino ad aprile 2015. Occorrono 21 dimissioni. Noi di minoranza offriamo le nostre 13 personali disponibilità».
Se questo non accadesse, tuttavia, le opposizioni ribadiscono la loro volontà di continuare il proprio lavoro a Palazzo di Città: «Se gli esimi colleghi non vogliono cogliere questa estrema opportunità - scrivono ancora dalle minoranze - si sappia che non offriremo alcuno sconto sul nostro ruolo politico-istituzionale, pretendendo la immediata ripresa dell'attività consiliare, a partire dalla trattazione della nostra mozione di censura al Sindaco e alla Giunta (già protocollata lo scorso 14 gennaio) e, soprattutto, dalla discussione della proposta di deliberazione sulla modifica del TARES 2013, depositata per via d'urgenza in data 20 febbraio scorso».
Ma Forza Italia riporta l'attenzione verso la spaccatura del centro sinistra cittadino: «L'imbarazzo nella già lacerata minoranza di centro-sinistra è forte - scrivono dal partito di centro destra - Il PD, con la sua segreteria ed il suo capogruppo, non professa una parola dopo le dichiarazioni prive di alcuna legittimità giuridica e politica della leader del partito di Monti in città, Giovanna Bruno. Il silenzio del Partito Democratico, forza trainante della coalizione, sulle dichiarazioni riguardanti lo scioglimento del consiglio comunale per presunte infiltrazioni mafiose, è emblematico. Questi personaggi che reggono la sinistra da un ventennio comunque non ci meravigliano più di nulla. I cittadini li conoscono, conoscono le loro vicende e non hanno la memoria corta».
Se questo non accadesse, tuttavia, le opposizioni ribadiscono la loro volontà di continuare il proprio lavoro a Palazzo di Città: «Se gli esimi colleghi non vogliono cogliere questa estrema opportunità - scrivono ancora dalle minoranze - si sappia che non offriremo alcuno sconto sul nostro ruolo politico-istituzionale, pretendendo la immediata ripresa dell'attività consiliare, a partire dalla trattazione della nostra mozione di censura al Sindaco e alla Giunta (già protocollata lo scorso 14 gennaio) e, soprattutto, dalla discussione della proposta di deliberazione sulla modifica del TARES 2013, depositata per via d'urgenza in data 20 febbraio scorso».
Ma Forza Italia riporta l'attenzione verso la spaccatura del centro sinistra cittadino: «L'imbarazzo nella già lacerata minoranza di centro-sinistra è forte - scrivono dal partito di centro destra - Il PD, con la sua segreteria ed il suo capogruppo, non professa una parola dopo le dichiarazioni prive di alcuna legittimità giuridica e politica della leader del partito di Monti in città, Giovanna Bruno. Il silenzio del Partito Democratico, forza trainante della coalizione, sulle dichiarazioni riguardanti lo scioglimento del consiglio comunale per presunte infiltrazioni mafiose, è emblematico. Questi personaggi che reggono la sinistra da un ventennio comunque non ci meravigliano più di nulla. I cittadini li conoscono, conoscono le loro vicende e non hanno la memoria corta».