da sx Emanuele Bonato e Luciano Di Prisco
da sx Emanuele Bonato e Luciano Di Prisco
Cronaca

Polizia di Stato: tornano a Bari i Primi dirigenti Emanuele Bonato e Luciano Di Prisco

Con l’apertura della Questura ad Andria, chiude il Commissariato della Città Fidelis e viene rivisto l'assetto di quello di Barletta

Hanno traghettato senza scossoni e con la massima dedizione la fase di transizione che ha portato negli ultimi mesi la Polizia di Stato all'apertura della Questura di Andria e quindi della Bat.
I Primi Dirigenti della Polizia di Stato Emanuele Bonato e Luciano Di Prisco, rispettivamente responsabili dei Commissariati della Città Fidelis il primo e della Città della Disfida il secondo, sono rimasti in quota al personale della Questura di Bari e ritornati proprio nel capoluogo pugliese, Bonato a dirigere il Commissariato Carrassi ed il secondo quello di San Nicola, due postazioni nevralgiche della sicurezza pubblica per la Città di Bari.
L'apertura della Questura ad Andria ha portato l'Amministrazione dell'Interno ad una rivisitazione dell'assetto dei presidi nel nord barese, con la soppressione del Commissariato ad Andria ed il declassamento di quella di Barletta.
Due poliziotti con un alto senso del dovere, entrambi coscienti che la sicurezza e l'ordine pubblico delle comunità loro affidate si basa principalmente sulla conoscenza del territorio, sia delle peculiarità che dei punti critici. Mentre Di Prisco si può considerare un consolidato riferimento della conoscenza della mappa criminale del nord barese, atteso che prima di giungere a Barletta nel gennaio del 2014, ha ricoperto incarichi di responsabilità nella Polizia di Stato, in tante città della Puglia (Bari, Andria, Canosa di Puglia, Corato e Cerignola), Emanuele Bonato, transitando dalla Lucania è giunto ad Andria nell'agosto 2018. Di Prisco napoletano verace e Bonato un friulano dalle poche parole e dalla saggezza applicata alla pratica quotidiana, hanno saputo definire nella loro permanenza nel territorio a nord di Bari, le mappe del crimine organizzato come anche quello della delinquenza spicciola, contrastandoli efficacemente. La polizia di prossimità è stata per entrambi un caposaldo da applicare alla lettera, in sinergia con le altre Forze di polizia, dall'Arma benemerita alle Fiamme gialle, riconoscendo alla Polizia Locale quel ruolo strategico e poco conosciuto di collaborazione, come ben sanno Riccardo Zingaro e Savino Filannino, rispettivamente comandanti delle Polizie Locali di Andria e Barletta, con i quali si sono stabiliti proficui rapporti di lavoro e di leale amicizia.
Non meno rilevante la capacità di rapportarsi con le difficoltà legate all'ordine pubblico che i primi cittadini rappresentavano nelle sedi istituzionali. Sia Mino Cannito di Barletta che la giovane Prima Cittadina di Andria, Giovanna Bruno, hanno saputo trovare nei Primi Dirigenti Di Prisco e Bonato, sotto l'egida del coordinamento svolto dal Prefetto Maurizio Valiante, non solo attenti interlocutori ma leali servitori dello Stato, di quell'apparato che si articola su vari livelli, a cominciare dai Comuni. Ben lo ha apprezzato il neo assessore alla Sicurezza di Andria, Pasquale Colasuonno, con il quale i primi mesi di insediamento della neo eletta amministrazione comunale, dopo la lunga parentesi commissariale, hanno portato ad una positiva stretta sull'attività della pubblica sicurezza, con risultati lusinghieri.

A Luciano Di Prisco e ad Emanuele Bonato i sinceri auguri di buon lavoro per quello che continueranno a svolgere quotidianamente nei loro nuovi e delicati incarichi. Il loro lavoro di servitori dello Stato è stampato nei quadri e nelle immagini che oggi adornano i freschi muri bianchi dell'immobile di via dell'Indipendenza ad Andria, quei Ninnì Cassarà, Boris Giuliano e gli agenti delle scorte di Falcone e Borsellino, che sono stati esempio di lealtà e abnegazione verso i valori di democrazia e giustizia della nostra Italia repubblicana.
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