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Enti locali

Personale medico di altre discipline presso i Pronto Soccorso: se ne discute in Regione

I medici di emergenza d'urgenza rinunciano a prestare servizio presso i Pronto soccorso

Seduta di audizioni questa mattina, lunedì 26 giugno in Commissione sanità, presieduta da Mauro Vizzino.
Una di queste, richiesta dal consigliere Michele Picaro, ha riguardato l'improprio utilizzo di personale medico di altre discipline presso la Struttura di Medicina e chirurgia di accettazione e urgenza. In particolare il consigliere Picaro ha portato all'attenzione della Commissione ciò che è accaduto nel mese di luglio dell'anno scorso, quando a causa della perdurante carenza di personale sanitario, la direzione sanitaria dell'Azienda Ospedaliera Policlinico Riuniti di Foggia procrastinava fino a nuova disposizione il progetto incentivante, di cui alla deliberazione del direttore generale n. 29 del 18.01.2022 per l'erogazione di prestazioni aggiuntive in supporto al Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri di Foggia e Lucera. In virtù di tale decisione aziendale, diversi dirigenti medici, tutt'ora, prestano attività clinico-assistenziale in un ambito disciplinare ed in un servizio diverso e non equipollente a quello di appartenenza, in violazione del principio di appropriatezza e sicurezza delle cure sanitarie, di cui all'art. 32 Cost, art. 1 L. 24/2017), delle disposizioni contrattuali in materia di mobilità d'urgenza contenute nell'art. 16 co 3 del CCNL 10.02.2004, oltre che a contrastare con la disposizione del luglio scorso a firma dell'assessore Palese in cui evidenziava che il coinvolgimento dei dirigenti medici delle UU.OO degli Ospedali doveva avvenire nel rispetto della normativa vigente, specie in riferimento all'individuazione di specialisti in disciplina affine o equipollente a " Medicina e Chirurgia d'accettazione e d'urgenza".

Nel merito sono intervenuti il direttore sanitario dell'Ospedale Riuniti di Foggia Leonardo Miscio, il direttore del pronto soccorso del Riuniti di Foggia Paola Caporaletti, i quali hanno ammesso che tale situazione deriva dalla mancanza di personale operante nei Pronto Soccorso e che al momento per evitare di chiudere gli accessi e nelle more dell'espletamento del concorso per il reclutamento di 19 unità, l'unica possibilità che resta è quella di utilizzare personale medico riveniente da altra specialistiche.
Sul tema è intervenuto anche l'assessore Palese, il quale ha spiegato che l'attuale situazione di carenza dei medici di emergenza d'urgenza e di accettazione è dovuta alla rinuncia da parte degli stessi medici di prestare servizio presso i Pronto soccorso. Da qui la necessità di adottare questi tipi di provvedimenti.
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