Panorama di Andria. <span>Foto Francesco Casiero</span>
Panorama di Andria. Foto Francesco Casiero
Attualità

Per Emanuele Crestini, sindaco di Rocca di Papa

Il referente del centro Igino Giordani di Andria, Gennaro Piccolo, scrive al Commissario Tufariello e alla classe politica andriese

Signor Commissario Prefettizio Signor Dottor Gaetano Tufariello, Signori Politici della Città di Andria,

nel giugno del 2019 ci colpiva la notizia della morte di Emanuele Crestini, Sindaco di Rocca di Papa provocando un profondo dolore. Si era sperato che gli ultimi comunicati sulla sua salute potessero avere esito positivo, ma così non fu. La morte avvenne a qualche giorno di distanza da quella del suo delegato Vincenzi Eleuteri. Quel tragico scoppio dovuto ad una fuga di gas nel Palazzo del Municipio e la loro prolungata presenza su quel luogo – intenti nel prodigarsi nel fare uscire tutti restando gli ultimi ad abbandonare la sede – compromise seriamente le vie respiratorie causandone il decesso. Commosse e commuove che proprio dalla cittadina che ha visto nascere l'Associazione della città che pone al centro la "Fraternità", venne un'eminente prova di fraternità vissuta fino alla fine. Siamo certi che la notevole testimonianza profusa dal Sindaco e dal suo Delegato non è stata vana, ma resterà quale segno tangibile di dedizione e impegno per chi è chiamato a servire una comunità.

E' alla luce di quanto sopra che è nato il desiderio di avanzare al Signor Commissario Prefettizio Dottor Gaetano Tufariello la proposta di "intitolare una via o una piazza o un giardino o ponendo una targa" alla memoria del Sindaco Emanuele Crestini, esempio luminoso per tutti per la generosità che ha dimostrato negli ultimi momenti drammatici a testimonianza della sua grandezza d'animo e dei valori portanti che hanno animato il suo impegno e agire politico. In tanti in lui hanno visto realizzarsi che la qualità principale di un Sindaco è quella di saper amare la propria Comunità cittadina e di essere pronto a dare la vita per la propria Città. Sarebbe bello e di forte testimonianza se una delegazione delle varie forze politiche si recasse dal Signor Commissario Dottor Tufariello per sostenere unanimi la proposta.

Pertanto, non potendo raggiungere ciascuno e tutti del mondo politico, mi rivolgo, col cuore pieno di confidenza, in primo luogo ai politici coi quali trattengo amicizia sulla mia pagina Facebook incoraggiandoli nel prendere a cuore l'iniziativa e a coglierla – purificando la memoria da antichi contrasti e divisioni personali o politiche – come occasione preziosa per ridare alla Città di sperimentare se la via della "Fraternità" vissuta anche in politica sia una follia o invece sia la sola capace di ridare luce alle più profonde esigenze di vita.

Mi si perdoni se qui di seguito indico i loro nomi in ardine alfabetico: «Angelo Frisardi, Benedetto Miscioscia, Daniela Di Bari, Donatello Loconte, Giuseppe D'Ambrosio, Giovanna Bruno, Grazia Di Bari, Giovanni Vurchio, Michele Coratella, Laura Di Pilato Nino Marmo, Sabino Zinni, Sabino Fortunato». A loro affido di estendere agli altri membri della propria forza politica la proposta di cui sopra. Rivolgo altresì, lo stesso invito a sostenere l'iniziativa – e a farsi garanti perché la stessa non sia "connotata come iniziativa politica pre-elettorale" - gli ex Sindaci Franco Piccolo, Vincenzo D'Avanzo, Vincenzo Caldarone, Vincenzo Zaccaro, Nicola Giorgino.

Auspico che il Signor Commissario Dottor Tufariello – chiamato a servire la nostra città in un momento così difficile – possa, se ne ha facoltà, con tale dedicazione, concludere il suo servizio con un segno tangibile che rimanga sì forte e alta testimonianza per chi sarà chiamato a guidare la nostra Amata Andria.
  • centro igino giordani
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