
Vita di città
Officina San Domenico, gara deserta: il rammarico di Zinni
Il consigliere regionale: "Troppo oneroso per chiunque avesse preso in gestione il posto"
Andria - lunedì 4 marzo 2019
12.10
L'Officina di San Domenico, l'ultimo spazio polifunzionale pensato per i giovani rimasto in città, potrebbe chiudere e questo perchè il bando di gara per l'affidamento della gestione è andato deserto.
"E' andato deserto perché era troppo oneroso per chiunque avesse preso in gestione il posto. Fra bollette da pagare, canoni fissi e stipendi al personale, i costi vivi mensili raggiungono cifre proibitive, cifre forse fattibili per un'attività commerciale, ma non per uno spazio dedicato all'associazionismo", commenta il consigliere regionale Sabino Zinni.
"Con l'Officina che chiude non cessa le attività solo una struttura importantissima per la vita culturale della città, ma anche l'ultimo esempio di una stagione politica di rinnovamento - inventata dal compianto Guglielmo Minervini - che insegnò a tutti come si potesse fare un uso generativo degli spazi che abbiamo.
Bisogna fare di tutto per salvarla. Prego le associazioni di non rinunciare all'idea di tenerla aperta, unendosi fra di loro e provando a presentare un progetto coerente. Dall'altro lato prego il Comune di ascoltare quelle associazioni, i motivi per cui non hanno partecipato al bando, per andare loro incontro. Sono sicuro che non sia interesse di nessuno tenere quel posto chiuso, e quando un'interesse è comune, una strada si può trovare".
"E' andato deserto perché era troppo oneroso per chiunque avesse preso in gestione il posto. Fra bollette da pagare, canoni fissi e stipendi al personale, i costi vivi mensili raggiungono cifre proibitive, cifre forse fattibili per un'attività commerciale, ma non per uno spazio dedicato all'associazionismo", commenta il consigliere regionale Sabino Zinni.
"Con l'Officina che chiude non cessa le attività solo una struttura importantissima per la vita culturale della città, ma anche l'ultimo esempio di una stagione politica di rinnovamento - inventata dal compianto Guglielmo Minervini - che insegnò a tutti come si potesse fare un uso generativo degli spazi che abbiamo.
Bisogna fare di tutto per salvarla. Prego le associazioni di non rinunciare all'idea di tenerla aperta, unendosi fra di loro e provando a presentare un progetto coerente. Dall'altro lato prego il Comune di ascoltare quelle associazioni, i motivi per cui non hanno partecipato al bando, per andare loro incontro. Sono sicuro che non sia interesse di nessuno tenere quel posto chiuso, e quando un'interesse è comune, una strada si può trovare".