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Obbligo formativo degli architetti da 70 a 65 anni, mozione nazionale della Federazione pugliese
Primo passaggio positivo in DCR ora si attende la Conferenza Nazionale degli Ordini
BAT - sabato 6 settembre 2025
07.00 Comunicato Stampa
La Federazione degli Ordini degli Architetti di Puglia ha presentato una mozione di modifica dell'art. 7 del DPR 137/2004 relativa alla Formazione Professionale Continua. In particolare nella mozione, presentata dal Presidente l'arch. Andrea Roselli, si chiede di portare l'obbligo formativo da 70 anni a 65 anni di età. Di questo si è discusso nel corso della riunione a Roma della Delegazione Consultiva a base Regionale (DCR) che ha deciso di approvare la mozione che ora verrà votata nella prossima Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti che raggruppa 105 rappresentanze provinciali Italiane.
«Credo sia una mozione importante per tutti i colleghi professionisti italiani – ha spiegato l'arch. Andrea Roselli Presidente della Federazione degli Architetti di Puglia e dell'Ordine Architetti BAT – benissimo la formazione continua su cui proprio noi nella BAT ed in Puglia stiamo lavorando tantissimo ma crediamo che l'età di 65 anni sia più che sufficiente per concludere l'obbligo formativo. In tanti possono avere conseguenze disciplinari anche dopo quell'età quando magari non sono già più al lavoro o comunque si avviano alla conclusione della propria carriera. Una situazione che va affrontata anche a livello normativo. Nessuno naturalmente precluderà la continuità formativa ai colleghi oltre i 65 anni ma l'obbligo crediamo sia eccessivo».
«Credo sia una mozione importante per tutti i colleghi professionisti italiani – ha spiegato l'arch. Andrea Roselli Presidente della Federazione degli Architetti di Puglia e dell'Ordine Architetti BAT – benissimo la formazione continua su cui proprio noi nella BAT ed in Puglia stiamo lavorando tantissimo ma crediamo che l'età di 65 anni sia più che sufficiente per concludere l'obbligo formativo. In tanti possono avere conseguenze disciplinari anche dopo quell'età quando magari non sono già più al lavoro o comunque si avviano alla conclusione della propria carriera. Una situazione che va affrontata anche a livello normativo. Nessuno naturalmente precluderà la continuità formativa ai colleghi oltre i 65 anni ma l'obbligo crediamo sia eccessivo».