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Cronaca
Niente più rifiuti nella discarica di Andria, lo stop della Regione
Notifica dirigenziale lunedì scorso: problemi nella gestione del sito
Andria - mercoledì 27 maggio 2015
11.32
Nessun rifiuto potrà entrare nella discarica di Contrada San Nicola La Guardia di Andria. Lo stop dell'Ufficio regionale per l'Autorizzazione Integrata con un documento che, sembrerebbe, aver recepito alcune indicazioni dei tecnici dell'ARPA Puglia che hanno ravvisato problemi nella realizzazione delle strutture per la raccolta del percolato, cioè il liquido prodotto dai rifiuti in discarica. Percolato già al centro della chiusura dell'altra discarica di Trani. In questo momento la BAT ha una capacità di accogliere rifiuti pari sostanzialmente a zero e, la notifica di lunedì scorso, ha precluso alla provincia la possibilità di smaltire rifiuti all'interno del proprio territorio.
Tra le altre raccomandazioni che hanno portato alla chiusura della discarica di Andria vi sarebbero anche valori di ferro troppo elevati e la mancanza di controllo della falda così come previsto dalla legge. Infine, la stessa struttura andriese, parrebbe aver superato la quota disponibile di smaltimento di rifiuti solidi urbani di oltre un milione di metri cubi. All'interno della discarica andriese convergono i rifiuti di tutto l'Ambito Territoriale Ottimale con i dieci comuni della BAT e Presidente il Sindaco di Andria, Nicola Giorgino. A sua volta la provincia è divisa in tre Ambiti di Raccolta Ottimale, secondo al nuova normativa regionale, dove il Comune di Andria è ricompreso nell'ARO 2 formato anche da Canosa, Minervino e Spinazzola. L'ente gestore della discarica è la Gerico srl, società che gestisce anche la discarica di Giovinazzo. Il problema principale, ora, trascorsi i canonici quattro giorni di tempo per mettersi in regola, sarà quello di capire dove finirà il "residuo secco" della raccolta differenziata visto che l'unica discarica disponibile ad accogliere rifiuti è proprio quella della cittadina barese.
Tra le altre raccomandazioni che hanno portato alla chiusura della discarica di Andria vi sarebbero anche valori di ferro troppo elevati e la mancanza di controllo della falda così come previsto dalla legge. Infine, la stessa struttura andriese, parrebbe aver superato la quota disponibile di smaltimento di rifiuti solidi urbani di oltre un milione di metri cubi. All'interno della discarica andriese convergono i rifiuti di tutto l'Ambito Territoriale Ottimale con i dieci comuni della BAT e Presidente il Sindaco di Andria, Nicola Giorgino. A sua volta la provincia è divisa in tre Ambiti di Raccolta Ottimale, secondo al nuova normativa regionale, dove il Comune di Andria è ricompreso nell'ARO 2 formato anche da Canosa, Minervino e Spinazzola. L'ente gestore della discarica è la Gerico srl, società che gestisce anche la discarica di Giovinazzo. Il problema principale, ora, trascorsi i canonici quattro giorni di tempo per mettersi in regola, sarà quello di capire dove finirà il "residuo secco" della raccolta differenziata visto che l'unica discarica disponibile ad accogliere rifiuti è proprio quella della cittadina barese.