.jpg)
                    Eventi e cultura
            Nessuna croce manca, Mellone: «È la storia di una generazione sconfitta»
Il noto giornalista ha presentato ad Andria il suo primo romanzo
                Andria - venerdì 6 novembre 2015
 10.09                                            
                        
            
            
            
            
            Un romanzo che fa rivivere i momenti socio-politici del mezzogiorno tarantino di fine anni Ottanta, con uno sguardo parallelo alla vicenda della caduta del muro di Berlino visto dagli occhi dei protagonisti, Claudio, Dindo, Gorgo e Chiodo. Angelo Mellone, noto giornalista e conduttore Rai, ha presentato ad Andria il suo primo scritto ricordando il suo periodo adolescenziale che è coinciso con uno degli avvenimenti più importanti della storia.
«Nessuna croce manca è un verso di una poesia di Giuseppe Ungaretti - esordisce Mellone - è la storia di una generazione sconfitta, disillusa e alla fine del libro accade un evento abbastanza traumatico che fa dire ad uno dei protagonisti la frase: «Certo a noi nessuna croce manca». Il crollo del muro di Berlino è stato il grande sogno della mia generazione di chi negli anni 80 era più o meno adolescente - continua l'autore del romanzo - e con il crollo del muro si è aperta un epoca che non ha ancora preso una sua fisionomia. Nel romanzo tre dei protagonisti da Taranto cercano di raggiungere Berlino in un'avventura destinata a fallire sin dalla nascita vuoi per i problemi con l'autovettura che ha un guasto, vuoi per l'assenza dei visti per entrare nella capitale tedesca. Però Berlino ritorna alla fine del romanzo perchè proprio il viaggio a Berlino permette ai quattro protagonisti di rincontrarsi dopo vent'anni. Questo non è un romanzo politico - conclude Mellone - ma è un romanzo di quattro ragazzi che decidono di fare politica, molto diversi tra di loro nelle idee, con quattro modi diversi di intendere la destra».
                    «Nessuna croce manca è un verso di una poesia di Giuseppe Ungaretti - esordisce Mellone - è la storia di una generazione sconfitta, disillusa e alla fine del libro accade un evento abbastanza traumatico che fa dire ad uno dei protagonisti la frase: «Certo a noi nessuna croce manca». Il crollo del muro di Berlino è stato il grande sogno della mia generazione di chi negli anni 80 era più o meno adolescente - continua l'autore del romanzo - e con il crollo del muro si è aperta un epoca che non ha ancora preso una sua fisionomia. Nel romanzo tre dei protagonisti da Taranto cercano di raggiungere Berlino in un'avventura destinata a fallire sin dalla nascita vuoi per i problemi con l'autovettura che ha un guasto, vuoi per l'assenza dei visti per entrare nella capitale tedesca. Però Berlino ritorna alla fine del romanzo perchè proprio il viaggio a Berlino permette ai quattro protagonisti di rincontrarsi dopo vent'anni. Questo non è un romanzo politico - conclude Mellone - ma è un romanzo di quattro ragazzi che decidono di fare politica, molto diversi tra di loro nelle idee, con quattro modi diversi di intendere la destra».
 
                    .jpg)
.jpg)
.jpg)
.jpg)


 
                            .jpg) 
                             Ricevi aggiornamenti e contenuti da Andria
        
        Ricevi aggiornamenti e contenuti da Andria 
.jpg)
.jpg)


j.jpg)

.jpg)
 
                                                                            (1).jpg) 
                                                                             
                                                                            .jpg) 
                                                                             
                                                                            