Mons. Luigi Mansi con la Sacra Spina in collegamento su TV2000
Mons. Luigi Mansi con la Sacra Spina in collegamento su TV2000
Religioni

Mons. Luigi Mansi racconta il prodigio della Sacra Spina a TV2000

Il vescovo diocesano in collegamento questa mattina col programma "Bel tempo si spera"

Il recente prodigio della Sacra Spina di Andria raccontato a TV2000, emittente televisiva nazionale controllata dalla CEI. Il programma televisivo "Bel tempo si spera" condotto dalla giornalista Lucia Ascione, ha dedicato questa mattina un servizio sulle Sacre Spine presenti nel mondo e, in particolare, a quella custodita nella Cattedrale della città federiciana: in collegamento da Andria il vescovo diocesano mons. Luigi Mansi, che ha ripercorso quelle giornate della Settimana Santa odierna in cui la preziosa reliquia della Corona di Gesù ha mostrato variazioni cromatiche.

Un evento del tutto inatteso, dal momento che il prodigio si attende quando avviene la coincidenza tra il Venerdì Santo e la solennità dell'Annunciazione, dunque il 25 marzo. Coincidenza che, quest'anno, non si è verificata, ma il prodigio è ugualmente avvenuto: il cambiamento consiste in una colorazione più chiara, quasi biancastra, dell'intero corpo e una tonalità più scura nella punta. E' mons. Mansi ad averlo annunciato al termine della Via Crucis del Venerdì Santo, 10 aprile 2020.

«La Sacra Spina, icona della sofferenza di Cristo e di tutti i fratelli, ci insegna che la vita umana è contrassegnata dal dolore e non lo si può nascondere. Ma questa Spina ci accompagna, e il Cristo sofferente continua a soffrire ogni giorno in tutti noi». Le parole di mons. Mansi a TV2000 riassumono il significato che questo prodigio assume in un momento di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo a causa dell'emergenza Coronavirus, concetto ribadito dal presule in una sua riflessione rivolta ai fedeli della diocesi per spiegare il significato del prodigio: «Il Signore non ci abbandona, ma in modo particolare ha voluto manifestare la sua vicinanza in quest'ora di prova che, come Chiesa e come mondo, stiamo vivendo avvolti dalla preoccupazione e dalla paura [...] Ritengo che il Signore abbia voluto dirci che la sua passione continua nel dolore di tanti uomini e donne di tutto il mondo. Ma anche che questa passione, come la Sua, per quanto dolorosa, è parola penultima, perché l'ultima è sempre una parola di vita e di speranza».

Mons. Mansi ha assistito al fenomeno prodigioso nella cappella privata dell'episcopio, nella quale la reliquia è stata trasferita per la chiusura delle chiese. L'ultimo prodigio, lo ricordiamo, è avvenuto nel 2016, Venerdì Santo 25 marzo, davanti a un autentico bagno di folla in Piazza Catuma e nella Chiesa Cattedrale. Una nuova coincidenza tra Venerdì Santo e solennità dell'Annunciazione avverrà solo tra 141 anni, nel 2157.

Nel corso della trasmissione si è parlato anche dell'ultimo Decreto annunciato ieri sera dal premier Conte, che dà il via alla cosiddetta "Fase 2". Per quanto riguarda le funzioni religiose, sono ammessi solo i funerali, con la partecipazione dei soli parenti stretti e per un massimo di 15 persone. Una decisione accolta non positivamente dai vescovi italiani, come ribadito dalla conduttrice Lucia Ascione: «I Vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l'esercizio della libertà di culto», si legge nella nota della Conferenza Episcopale Italiana. Mons. Luigi Mansi ha espresso la sua in merito: «Per il momento tutte le celebrazioni restano sospese, ma ci saranno nuovi aggiornamenti in proposito per arrivare a una soluzione. Presto i fedeli potranno tornare a vivere il santo mistero dell'Eucaristia».

Nel commiato televisivo, la giornalista Ascione ha voluto salutare il presule definendolo "Lei è un saggio e bravo Vescovo".
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