
Vita di città
Mensa scolastica, cosa accadrà il prossimo anno?
L'ass. Grumo: "Sarà garantita per materne e primarie a tempo pieno"
Andria - martedì 9 aprile 2019
06.30
La mensa ci sarà il prossimo anno scolastico? Questa è la domanda che già cominciano a porsi le famiglie ragionando in prospettiva.
Una volontà di chiarimento più che legittima, visto il caos vissuto e culminato nei mesi scorsi in una mobilitazione delle "mamme coraggio" che sono scese in piazza due volte, la prima per chiedere la mensa, la seconda per protestare contro le tariffe troppo alte quando il servizio ha finalmente preso il via. Era la metà di gennaio.
L'assessore alla Pubblica Istruzione, Gianluca Grumo, lo dice in maniera ufficiale in una lettera alla Presidente della rete di scuole Cisa, comunicando la volontà della Civica Amministrazione di garantire l'erogazione del servizio di refezione scolastica nelle scuole dell'infanzia e nelle classi a tempo pieno delle primarie per il prossimo anno scolastico, "secondo modalità che saranno determinate".
E se il modo non si conosce ciò che è certo sono invece le tariffe, perché facenti parte del piano di riequilibrio presentato dal Comune al Ministero delle Finanze a seguito dell'avvio della procedura di pre-dissesto. C'è bisogno solo di capire come verrà affidata la gestione del servizio, visto che quest'anno si è proceduto con una "gara ponte", in sostanza prorogando la concessione all'azienda che se ne occupava già. Le alternative sono due, l'appalto o la concessione. Resta, inoltre, il fatto che i costi devono essere coperti comunque dall'utenza, così come prevede la legge per i Comuni in pre-dissesto e che in caso di concessione deve ricevere il via libera del Consiglio comunale, che al momento è concentrato sullo spinoso nodo del bilancio di previsione tema che sta tenendo in bilico l'Amministrazione Giorgino. I tempi previsti, sia per la gara che per la concessione, sono all'incirca di novanta giorni, quindi affinché a settembre il piatto non pianga nuovamente, bisognerà avviare i procedimenti almeno entro il prossimo maggio.
E se il modo non si conosce ciò che è certo sono invece le tariffe, perché facenti parte del piano di riequilibrio presentato dal Comune al Ministero delle Finanze a seguito dell'avvio della procedura di pre-dissesto. C'è bisogno solo di capire come verrà affidata la gestione del servizio, visto che quest'anno si è proceduto con una "gara ponte", in sostanza prorogando la concessione all'azienda che se ne occupava già. Le alternative sono due, l'appalto o la concessione. Resta, inoltre, il fatto che i costi devono essere coperti comunque dall'utenza, così come prevede la legge per i Comuni in pre-dissesto e che in caso di concessione deve ricevere il via libera del Consiglio comunale, che al momento è concentrato sullo spinoso nodo del bilancio di previsione tema che sta tenendo in bilico l'Amministrazione Giorgino. I tempi previsti, sia per la gara che per la concessione, sono all'incirca di novanta giorni, quindi affinché a settembre il piatto non pianga nuovamente, bisognerà avviare i procedimenti almeno entro il prossimo maggio.