
Vita di città
M5S: "Il Consiglio Comunale di ieri tra i peggiori nella storia andriese"
Michele Coratella e Doriana Faraone ricostruiscono quanto accaduto in un video
Andria - venerdì 13 aprile 2018
16.33
"Il Consiglio comunale di ieri è stato uno dei più brutti nella storia di Andria. Accenni di rissa, veti incrociati, minacce. Un clima inaccettabile". Senza mezzi termini scrive sulla sua pagina facebook il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Michele Coratella, a proposito delle oscenità che si sono perpetrate nel Consiglio comunale di ieri. Il consigliere Coratella, assieme alla consigliera pentastellata Doriana Faraone, espone i dettagli di quanto accaduto in un video.
«Ieri si è consumata una delle peggiori pagine della consiliatura andriese: la pressione che c'è stata ieri durante il Consiglio Comunale ha costretto Doriana Faraone, presidente dei lavori di ieri per anzianità, a sospendere i lavori. Ciò che non comprendiamo è questo: perchè dopo due consigli comunali andati deserti, la maggioranza non intendeva votare il provvedimento di nomina del presidente del consiglio? La risposta è solo una scusante da ricercarsi in problemi tecnici e burocratici. Ma il regolamento parla chiaro: il primo atto da compiersi ad opera del primo consiglio che si insedia dopo la revoca del presidente è la nomina del nuovo presidente; tutto il resto passa in secondo piano.
La sospensione dei lavori - prosegue Coratella - è stata richiesta dalla maggior parte dei consiglieri, compresi quelli di maggioranza, affinchè mettessero da parte le loro beghe politiche e individuassero il nuovo presidente del consiglio per poi passare alla votazione. Questo è ciò che mi ha riferito il sindaco Giorgino. Ma al ritorno in aula si sono rimangiati la parola: hanno infatti chiesto a Doriana una pregiudiziale, ossia il rinvio della votazione del presidente del consiglio. E così è stato. A causa della situazione che si era creata, Doriana ha chiesto di essere sostituita dal consigliere più anziano dopo di lei, nella fattispecie l'avv. Laura Di Pilato. Si è scatenata una bagarre tra i consiglieri della maggioranza, e per questioni di ordine pubblico la presidente Di Pilato è stata costretta a sciogliere la seduta. Ma, colpo di scena: ignorando lo scioglimento dichiarato dall'avv. Di Pilato, il sindaco e il segretario generale hanno chiamato il successivo consigliere anziano, Marcello Fisfola, proseguendo il consiglio comunale come se nulla fosse. Per proseguire i lavori - conclude il consigliere pentastellato - è necessario riconvocare il consiglio comunale, secondo gli obblighi e adempimenti di legge.
Sindaco, faccia ben più di una riflessione, credo che sia proprio lei a non conoscere i regolamenti: se li vada a guardare per il bene di tutti gli andriesi».
«Ieri si è consumata una delle peggiori pagine della consiliatura andriese: la pressione che c'è stata ieri durante il Consiglio Comunale ha costretto Doriana Faraone, presidente dei lavori di ieri per anzianità, a sospendere i lavori. Ciò che non comprendiamo è questo: perchè dopo due consigli comunali andati deserti, la maggioranza non intendeva votare il provvedimento di nomina del presidente del consiglio? La risposta è solo una scusante da ricercarsi in problemi tecnici e burocratici. Ma il regolamento parla chiaro: il primo atto da compiersi ad opera del primo consiglio che si insedia dopo la revoca del presidente è la nomina del nuovo presidente; tutto il resto passa in secondo piano.
La sospensione dei lavori - prosegue Coratella - è stata richiesta dalla maggior parte dei consiglieri, compresi quelli di maggioranza, affinchè mettessero da parte le loro beghe politiche e individuassero il nuovo presidente del consiglio per poi passare alla votazione. Questo è ciò che mi ha riferito il sindaco Giorgino. Ma al ritorno in aula si sono rimangiati la parola: hanno infatti chiesto a Doriana una pregiudiziale, ossia il rinvio della votazione del presidente del consiglio. E così è stato. A causa della situazione che si era creata, Doriana ha chiesto di essere sostituita dal consigliere più anziano dopo di lei, nella fattispecie l'avv. Laura Di Pilato. Si è scatenata una bagarre tra i consiglieri della maggioranza, e per questioni di ordine pubblico la presidente Di Pilato è stata costretta a sciogliere la seduta. Ma, colpo di scena: ignorando lo scioglimento dichiarato dall'avv. Di Pilato, il sindaco e il segretario generale hanno chiamato il successivo consigliere anziano, Marcello Fisfola, proseguendo il consiglio comunale come se nulla fosse. Per proseguire i lavori - conclude il consigliere pentastellato - è necessario riconvocare il consiglio comunale, secondo gli obblighi e adempimenti di legge.
Sindaco, faccia ben più di una riflessione, credo che sia proprio lei a non conoscere i regolamenti: se li vada a guardare per il bene di tutti gli andriesi».