
Politica
La vicenda "Vitanostra" dopo il vaglio della Commissione comunale di Garanzia passa a quelle provinciali e regionali
All'esame il comportamento del consigliere comunale, che rimase in aula consiliare lo scorso 21 dicembre
Andria - domenica 13 gennaio 2019
11.23
Passa adesso al vaglio degli organi provinciali e regionali di garanzia del Partito Democratico, la vicenda riguardante la presenza nell'aula consiliare del consigliere comunale del Pd, Salvatore Vitanostra nel corso del consiglio comunale dello scorso 21 dicembre. La Commissione comunale di Garanzia del Pd, lo scorso 3 gennaio, ha deciso all'unanimità di rimandare la questione alle altre Commissioni superiori, le sole hanno un potere sanzionatorio dal punto di vista disciplinare.
Proprio alla luce di tali atteggiamenti difformi dalla linea di Partito Democratico, in ultimo la permanenza in aula consiliare del consigliere comunale Salvatore Vitanostra che permise il mantenimento del numero legale e l'approvazione -da parte della maggioranza di centro destra- della delibera di consiglio sulle municipalizzate- la Commissione comunale di garanzia, presieduta dall'avv. Giangregorio De Pascalis (componenti Giovanni Vilella, l'arch. Emanuele Sarri e la dott. Rosalba Lasciarrea), dopo un'attenta disamina dei diversi atteggiamenti ritenuti "scomposti", ha concluso che "Trattasi di comportamento contrario ai principi statutari ed etici del Partito Democratico" ed, in particolare, a quelli sanciti ai punti 3 e 4 del Codice etico nella parte in cui prescrive all'associato del Partito Democratico di "rispettare percorsi decisionali partecipati, trasparenti, motivati, rispettosi del pluralismo di posizioni politiche trasparenti", nonché di sostenere la vita e le direttive del Partito".
Preso atto che tali violazioni, ad avviso della Commissione comunale di Garanzia, meriterebbero adesso il vaglio da parte delle Commissioni di Garanzia superiori (Provinciali, Regionali e Nazionali) affinché le stesse possano esercitare, nella eventualità, il potere sanzionatorio disciplinare proporzionale al danno di immagine arrecato al Partito, la Commissione ha deliberato all'unanimità di inoltrare copia del verbale redatto alle suddette Commissioni Provinciali, Regionali e Nazionali di Garanzia consentendo quindi a tali organi, una volta espletate le incombenze procedurali, l'esercizio delle prerogative sanzionatorie di loro competenza.
«Mi preme ringraziare la commissione di garanzia cittadina per l'operato svolto -commenta il consigliere comunale e segretario cittadino del PD, Giovanni Vurchio-. La stessa ha esaminato gli atteggiamenti del consigliere dissidente e hanno tirato fuori una serie di comportamenti non proprio composti rispetto a quelli che avrebbe dovuto tenere in qualità di consigliere comunale facente parte del nostro partito. Noi, quello che c'era da fare lo abbiamo fatto.
Per la prima volta abbiamo messo in atto questa operazione a dimostrazione dell'area di cambiamento all'interno del Partito Democratico cittadino e soprattutto nel rispetto dei valori etici, morali che ogni consigliere comunale deve avere sia nei confronti dello stesso partito che nei confronti dei cittadini e a maggior ragione degli elettori».
E, in una nota stampa, il Gruppo Partecipa - PD, composto da Omar Neseir, Viviana Di Leo, Riccardo Dell'Olio, Mirko Malcangi e Federico Peloso esprime: «Un plauso alla locale Commissione di garanzia, per la condivisibile decisione adottata sulla questione del consigliere Vitanostra. Prendiamo atto che la nostra decisione di abbandonare la Segreteria cittadina ha prodotto gli effetti desiderati. Una decisione sofferta per noi, che si sarebbe potuta tranquillamente evitare se le nostre precedenti sollecitazioni fossero state prese in considerazione», conclude la nota del Gruppo Partecipa - PD.
Proprio alla luce di tali atteggiamenti difformi dalla linea di Partito Democratico, in ultimo la permanenza in aula consiliare del consigliere comunale Salvatore Vitanostra che permise il mantenimento del numero legale e l'approvazione -da parte della maggioranza di centro destra- della delibera di consiglio sulle municipalizzate- la Commissione comunale di garanzia, presieduta dall'avv. Giangregorio De Pascalis (componenti Giovanni Vilella, l'arch. Emanuele Sarri e la dott. Rosalba Lasciarrea), dopo un'attenta disamina dei diversi atteggiamenti ritenuti "scomposti", ha concluso che "Trattasi di comportamento contrario ai principi statutari ed etici del Partito Democratico" ed, in particolare, a quelli sanciti ai punti 3 e 4 del Codice etico nella parte in cui prescrive all'associato del Partito Democratico di "rispettare percorsi decisionali partecipati, trasparenti, motivati, rispettosi del pluralismo di posizioni politiche trasparenti", nonché di sostenere la vita e le direttive del Partito".
Preso atto che tali violazioni, ad avviso della Commissione comunale di Garanzia, meriterebbero adesso il vaglio da parte delle Commissioni di Garanzia superiori (Provinciali, Regionali e Nazionali) affinché le stesse possano esercitare, nella eventualità, il potere sanzionatorio disciplinare proporzionale al danno di immagine arrecato al Partito, la Commissione ha deliberato all'unanimità di inoltrare copia del verbale redatto alle suddette Commissioni Provinciali, Regionali e Nazionali di Garanzia consentendo quindi a tali organi, una volta espletate le incombenze procedurali, l'esercizio delle prerogative sanzionatorie di loro competenza.
«Mi preme ringraziare la commissione di garanzia cittadina per l'operato svolto -commenta il consigliere comunale e segretario cittadino del PD, Giovanni Vurchio-. La stessa ha esaminato gli atteggiamenti del consigliere dissidente e hanno tirato fuori una serie di comportamenti non proprio composti rispetto a quelli che avrebbe dovuto tenere in qualità di consigliere comunale facente parte del nostro partito. Noi, quello che c'era da fare lo abbiamo fatto.
Per la prima volta abbiamo messo in atto questa operazione a dimostrazione dell'area di cambiamento all'interno del Partito Democratico cittadino e soprattutto nel rispetto dei valori etici, morali che ogni consigliere comunale deve avere sia nei confronti dello stesso partito che nei confronti dei cittadini e a maggior ragione degli elettori».
E, in una nota stampa, il Gruppo Partecipa - PD, composto da Omar Neseir, Viviana Di Leo, Riccardo Dell'Olio, Mirko Malcangi e Federico Peloso esprime: «Un plauso alla locale Commissione di garanzia, per la condivisibile decisione adottata sulla questione del consigliere Vitanostra. Prendiamo atto che la nostra decisione di abbandonare la Segreteria cittadina ha prodotto gli effetti desiderati. Una decisione sofferta per noi, che si sarebbe potuta tranquillamente evitare se le nostre precedenti sollecitazioni fossero state prese in considerazione», conclude la nota del Gruppo Partecipa - PD.