Politica
La situazione dei Servizi sociali ad Andria: report della consigliera Sgarra (M5S)
I punti salienti sviluppati all'interno della IV Commissione Consiliare permanente
Andria - giovedì 18 febbraio 2021
21.33 Comunicato Stampa
Una situazione dei servizi sociali ad Andria a causa della situazione debitoria del Comune "difficile, molto difficile".
Poche ma efficaci le parole usate dalla consigliera comunale pentastellata Nunzia Sgarra per descrivere quello che stanno attraversando i servizi socio sanitari comunali.
«In nome della trasparenza che avevo promesso in campagna elettorale, vi riporto quanto appreso in quarta commissione martedì 16 febbraio, una commissione consiliare permanente che ho richiesto tre settimane fa su due argomenti importanti, reddito di cittadinanza e Piano sociale di zona (servizi sociali).
Cercherò di farvi un riassunto della lunga riunione, durante la quale la dirigente e l'assessore mi hanno fornito tantissime informazioni e delucidazioni sulla situazione in cui si trova oggi Andria.
Iniziamo dai P.U.C., cioè i Progetti Utili alla Collettività, il lavoro che dovranno svolgere coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza: dopo la sospensione dei colloqui a causa del Covid, sono stati ripresi da qualche settimana. Ad oggi sono (solo) 50 i PATTI SOTTOSCRITTI con altrettanti percettori andriesi, per svolgere le attività di utilità collettiva. Lavoro per gli andriesi.
Ma non basta sottoscrivere il patto per utilizzare queste persone, servono anche l'assicurazione e la visita medica, altri step effettuati con grandi difficoltà negli ultimi giorni.
La difficoltà consiste nel fatto, ad esempio, che quando il comune di Andria ha chiesto un preventivo per la polizza assicurativa a dieci compagnie, alla fine solo una ha risposto. Questo perché siamo pieni di debiti e quindi non siamo un cliente affidabile.
Ma anche quell'unica compagnia ha voluto giustamente prima ricevere il pagamento, che con grande fatica il comune pare abbia fatto il giorno 16 febbraio.
Preciso che la polizza assicurativa, al momento, è stata stipulata per soli 200 cittadini, ma i percettori in città pare siano superiori ai 1000 (mi faranno conoscere il dato aggiornato), quindi c'è tanto lavoro ancora da fare per poter vedere all'opera tutte queste persone.
Al momento, "dovremmo" a giorni vedere questi primi 50 percettori all'opera nella nostra città.
Superfluo dirvi che sarò attenta nel monitorare che tutto questo accada nei tempi previsti.
Altro argomento della riunione è stato il Piano Sociale di Zona, cioè lo strumento che pianifica i servizi e gli interventi sociali, quindi parliamo di vite e di persone che hanno bisogno di aiuto e assistenza. Il problema più importante che ci è stato subito esposto è che il comune ha pochi assistenti sociali, che sono ormai allo stremo. Infatti, il rapporto dovrebbe essere di 1 ASSISTENTE SOCIALE per 5000 abitanti, quindi Andria dovrebbe averne 20, invece ne ha soltanto 6!!!
Un solo assistente sociale in media segue 14.000 andriesi!!!
Qualcuno penserà che questo provoca solo qualche ritardo e nulla di più. Invece dietro questi numeri ci sono, ad esempio, i minori sottoposti a violenze nei contesti familiari, che se non sottratti tempestivamente continuano a subire ulteriori violenze. Questa considerazione, vi confesso, mi ha emozionato e toccato profondamente.
Per questo ho ricordato che esiste un decreto ministeriale del 4 febbraio che da la possibilità di assumere nuovi assistenti sociali per i comuni, spero anche per Andria, e la dirigente ha puntualizzato di aver già fatto richieste per il nuovo piano di fabbisogno del personale, così da portare quel rapporto a un livello più basso, e migliorare man mano la situazione, che al momento è insostenibile.
Mi sono anche arrabbiata quando abbiamo appreso, durante la commissione, della chiusura del Centro di ascolto famiglie da maggio 2020, sempre a causa dei debiti del Comune.
Anche i progetti pronti e finanziati al 100% non possono essere attuati. Il motivo?
Perché il Comune di Andria dovrebbe anticipare le somme e poi farsi rimborsare completamente ma non avendo il becco di un quattrino, non può anticipare nulla e quindi anche questi progetti a costo zero per il nostro comune non partono.
E' il fallimento di certa politica locale, la dimostrazione che non è stata all'altezza.
Il futuro?
Difficile, molto difficile, perché la situazione debitoria continuerà a pesare lasciando Andria e gli andriesi in grandissima difficoltà».
Poche ma efficaci le parole usate dalla consigliera comunale pentastellata Nunzia Sgarra per descrivere quello che stanno attraversando i servizi socio sanitari comunali.
«In nome della trasparenza che avevo promesso in campagna elettorale, vi riporto quanto appreso in quarta commissione martedì 16 febbraio, una commissione consiliare permanente che ho richiesto tre settimane fa su due argomenti importanti, reddito di cittadinanza e Piano sociale di zona (servizi sociali).
Cercherò di farvi un riassunto della lunga riunione, durante la quale la dirigente e l'assessore mi hanno fornito tantissime informazioni e delucidazioni sulla situazione in cui si trova oggi Andria.
Iniziamo dai P.U.C., cioè i Progetti Utili alla Collettività, il lavoro che dovranno svolgere coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza: dopo la sospensione dei colloqui a causa del Covid, sono stati ripresi da qualche settimana. Ad oggi sono (solo) 50 i PATTI SOTTOSCRITTI con altrettanti percettori andriesi, per svolgere le attività di utilità collettiva. Lavoro per gli andriesi.
Ma non basta sottoscrivere il patto per utilizzare queste persone, servono anche l'assicurazione e la visita medica, altri step effettuati con grandi difficoltà negli ultimi giorni.
La difficoltà consiste nel fatto, ad esempio, che quando il comune di Andria ha chiesto un preventivo per la polizza assicurativa a dieci compagnie, alla fine solo una ha risposto. Questo perché siamo pieni di debiti e quindi non siamo un cliente affidabile.
Ma anche quell'unica compagnia ha voluto giustamente prima ricevere il pagamento, che con grande fatica il comune pare abbia fatto il giorno 16 febbraio.
Preciso che la polizza assicurativa, al momento, è stata stipulata per soli 200 cittadini, ma i percettori in città pare siano superiori ai 1000 (mi faranno conoscere il dato aggiornato), quindi c'è tanto lavoro ancora da fare per poter vedere all'opera tutte queste persone.
Al momento, "dovremmo" a giorni vedere questi primi 50 percettori all'opera nella nostra città.
Superfluo dirvi che sarò attenta nel monitorare che tutto questo accada nei tempi previsti.
Altro argomento della riunione è stato il Piano Sociale di Zona, cioè lo strumento che pianifica i servizi e gli interventi sociali, quindi parliamo di vite e di persone che hanno bisogno di aiuto e assistenza. Il problema più importante che ci è stato subito esposto è che il comune ha pochi assistenti sociali, che sono ormai allo stremo. Infatti, il rapporto dovrebbe essere di 1 ASSISTENTE SOCIALE per 5000 abitanti, quindi Andria dovrebbe averne 20, invece ne ha soltanto 6!!!
Un solo assistente sociale in media segue 14.000 andriesi!!!
Qualcuno penserà che questo provoca solo qualche ritardo e nulla di più. Invece dietro questi numeri ci sono, ad esempio, i minori sottoposti a violenze nei contesti familiari, che se non sottratti tempestivamente continuano a subire ulteriori violenze. Questa considerazione, vi confesso, mi ha emozionato e toccato profondamente.
Per questo ho ricordato che esiste un decreto ministeriale del 4 febbraio che da la possibilità di assumere nuovi assistenti sociali per i comuni, spero anche per Andria, e la dirigente ha puntualizzato di aver già fatto richieste per il nuovo piano di fabbisogno del personale, così da portare quel rapporto a un livello più basso, e migliorare man mano la situazione, che al momento è insostenibile.
Mi sono anche arrabbiata quando abbiamo appreso, durante la commissione, della chiusura del Centro di ascolto famiglie da maggio 2020, sempre a causa dei debiti del Comune.
Anche i progetti pronti e finanziati al 100% non possono essere attuati. Il motivo?
Perché il Comune di Andria dovrebbe anticipare le somme e poi farsi rimborsare completamente ma non avendo il becco di un quattrino, non può anticipare nulla e quindi anche questi progetti a costo zero per il nostro comune non partono.
E' il fallimento di certa politica locale, la dimostrazione che non è stata all'altezza.
Il futuro?
Difficile, molto difficile, perché la situazione debitoria continuerà a pesare lasciando Andria e gli andriesi in grandissima difficoltà».