
Sport
La Fidelis acciuffa il Foggia nel finale: 1-1 il derby al Degli Ulivi
Tartaglia rimedia all’errore di Poluzzi nella prima frazione
Andria - giovedì 22 dicembre 2016
18.37
Ad Andria non passa nessuno, nemmeno il Foggia che fino a una manciata dal termine ha assaporato il dolce gusto della vittoria. L'attesissimo derby tra Fidelis Andria e Foggia termina sull'1-1, risultato giusto per quanto visto in campo e che merita la caparbietà degli uomini di Favarin, che ci hanno creduto fino alla fine impedendo quella che sarebbe stata una ingiusta sconfitta. Per il Foggia non è un punto da buttare, ma certamente la squadra rossonera non ha espresso tutto il suo potenziale.
Piove sul bagnato per mister Favarin: anche Onescu ha accusato un problema aggiungendosi alla già lunga lista degli assenti, così come Cianci non c'è l'ha fatta a recuperare; nel 3-5-2 confermato Curcio nel trio difensivo, a centrocampo spazio a Minicucci al posto di Onescu e in avanti Volpicelli sostituisce Ciancimino accanto a Cruz. Tra le file del Foggia, invece, mister Stoppa conferma gli undici titolari che hanno battuto il Cosenza nella scorsa giornata.
La prima conclusione del match dopo due minuti è del biancazzurro Rada, che ci prova su calcio di punizione da circa 25 metri ma il tentativo è debole e centrale. Le battute iniziali del derby sono di pura battaglia, con una Fidelis che aggredisce gli ospiti come meglio non si potrebbe, e in generale sono proprio i biancazzurri a tenere maggiormente la sfera tra i piedi. E costruiscono la prima grossa occasione del match: al 17' calcio di punizione di Tito, cross per un compagno che fa la sponda di petto per Aya che di testa scheggia la base del palo a pochi passi dalla porta. I daini rispondono tre minuti più tardi con il piatto forte di Chiricò: rientra sul sinistro e scarica una conclusione precisa ma non troppo potente, con Poluzzi che blocca la palla senza patemi. Al 25' ci provano ancora gli ospiti con un destro da fuori di Riverola, ma la conclusione è debole e imprecisa. Sono però sempre i locali a creare le migliori chance: al 30' Curcio ci prova su calcio di punizione da meno di 20 metri, sinistro all'angolino sul quale Guarna ci arriva con la mano. I federiciani tengono il campo molto bene, giocano senza paura al cospetto di un Foggia che non combina granché di pericoloso. Ma al 36' arriva la doccia gelata che non ti aspetti: passaggio all'indietro di Matera per Poluzzi, il quale ha un controllo infelice e cicca clamorosamente il pallone: lì vicino è appostato Agnelli, che approfitta dell'errore dell'estremo azzurro per rubare la sfera e insaccati comodamente a porta sguarnita. Foggia in vantaggio immeritatamente, mani nei capelli per tutti ma per Poluzzi sono solo cori di incitamento da parte di tutto lo stadio: un errore può capitare a tutti. Inizialmente l'inattesa rete sembra tagliare le gambe ai locali, ma dopo pochi minuti gli andriesi riprendono ad attaccare, pur senza creare pericoli, ma la reazione allo svantaggio c'è. La rete del Foggia costituisce l'ultimo sussulto della prima frazione, che in generale non è stata così indimenticabile: a parte la rete servita su un piatto d'argento, il Foggia non ha certamente mostrato il meglio di sé, e solo in poche circostanze la qualità dei giocatori offensivi ha creato relative apprensioni alla retroguardia di casa. La Fidelis, invece, ha approcciato alla sfida nel modo giusto, ringhiando sul gioco dei rossoneri e creando qualche sortita offensiva più pericolosa; a parte lo svantaggio, il problema talora è l'eccessiva fretta e mancanza di precisione nella costruzione della manovra. Ma per il resto, gli azzurri ci sono.
I satanelli cominciano la seconda frazione attaccando a testa bassa, ma dopo tre giri di orologio è della Fidelis la prima opportunità: destro potente da fuori di Piccinni che sfiora la traversa. Col passare dei minuti, però, gli azzurri allentano la loro aggressività, consentendo ai rossoneri di impostare più gioco e azioni offensive che nel primo tempo, pur non creando grosse apprensione a Poluzzi. Al 70' ci riprova la Fidelis con Matera, ma la sua conclusione da fuori è troppo centrale. Quattro minuti prima il Foggia rimane in dieci per il doppio giallo a Empereur, e con gli ospiti in inferiorità numerica gli azzurri schiacciano gli avversari nella propria metà campo alla ricerca del pari. E all'82' il Degli Ulivi può esplodere: cross di Cruz e inserimento coi tempo giusti di Tartaglia che di testa fulmina Guarna e regala il gol del pareggio, che a quel punto della gara sembrava quasi insperato. A quel punto gli andriesi si riversano tutti in avanti per centrare addirittura la vittoria , col Foggia che ormai è sulle gambe. Ma il miracolo non riesce, così è la parità a decretare le sorti finali del derby. Terzo pareggio consecutivo per la Fidelis, ma questo ha un sapore decisamente migliore; e soprattutto l'imbattibilità azzurra recita dodici gare senza sconfitta: niente male davvero.
Piove sul bagnato per mister Favarin: anche Onescu ha accusato un problema aggiungendosi alla già lunga lista degli assenti, così come Cianci non c'è l'ha fatta a recuperare; nel 3-5-2 confermato Curcio nel trio difensivo, a centrocampo spazio a Minicucci al posto di Onescu e in avanti Volpicelli sostituisce Ciancimino accanto a Cruz. Tra le file del Foggia, invece, mister Stoppa conferma gli undici titolari che hanno battuto il Cosenza nella scorsa giornata.
La prima conclusione del match dopo due minuti è del biancazzurro Rada, che ci prova su calcio di punizione da circa 25 metri ma il tentativo è debole e centrale. Le battute iniziali del derby sono di pura battaglia, con una Fidelis che aggredisce gli ospiti come meglio non si potrebbe, e in generale sono proprio i biancazzurri a tenere maggiormente la sfera tra i piedi. E costruiscono la prima grossa occasione del match: al 17' calcio di punizione di Tito, cross per un compagno che fa la sponda di petto per Aya che di testa scheggia la base del palo a pochi passi dalla porta. I daini rispondono tre minuti più tardi con il piatto forte di Chiricò: rientra sul sinistro e scarica una conclusione precisa ma non troppo potente, con Poluzzi che blocca la palla senza patemi. Al 25' ci provano ancora gli ospiti con un destro da fuori di Riverola, ma la conclusione è debole e imprecisa. Sono però sempre i locali a creare le migliori chance: al 30' Curcio ci prova su calcio di punizione da meno di 20 metri, sinistro all'angolino sul quale Guarna ci arriva con la mano. I federiciani tengono il campo molto bene, giocano senza paura al cospetto di un Foggia che non combina granché di pericoloso. Ma al 36' arriva la doccia gelata che non ti aspetti: passaggio all'indietro di Matera per Poluzzi, il quale ha un controllo infelice e cicca clamorosamente il pallone: lì vicino è appostato Agnelli, che approfitta dell'errore dell'estremo azzurro per rubare la sfera e insaccati comodamente a porta sguarnita. Foggia in vantaggio immeritatamente, mani nei capelli per tutti ma per Poluzzi sono solo cori di incitamento da parte di tutto lo stadio: un errore può capitare a tutti. Inizialmente l'inattesa rete sembra tagliare le gambe ai locali, ma dopo pochi minuti gli andriesi riprendono ad attaccare, pur senza creare pericoli, ma la reazione allo svantaggio c'è. La rete del Foggia costituisce l'ultimo sussulto della prima frazione, che in generale non è stata così indimenticabile: a parte la rete servita su un piatto d'argento, il Foggia non ha certamente mostrato il meglio di sé, e solo in poche circostanze la qualità dei giocatori offensivi ha creato relative apprensioni alla retroguardia di casa. La Fidelis, invece, ha approcciato alla sfida nel modo giusto, ringhiando sul gioco dei rossoneri e creando qualche sortita offensiva più pericolosa; a parte lo svantaggio, il problema talora è l'eccessiva fretta e mancanza di precisione nella costruzione della manovra. Ma per il resto, gli azzurri ci sono.
I satanelli cominciano la seconda frazione attaccando a testa bassa, ma dopo tre giri di orologio è della Fidelis la prima opportunità: destro potente da fuori di Piccinni che sfiora la traversa. Col passare dei minuti, però, gli azzurri allentano la loro aggressività, consentendo ai rossoneri di impostare più gioco e azioni offensive che nel primo tempo, pur non creando grosse apprensione a Poluzzi. Al 70' ci riprova la Fidelis con Matera, ma la sua conclusione da fuori è troppo centrale. Quattro minuti prima il Foggia rimane in dieci per il doppio giallo a Empereur, e con gli ospiti in inferiorità numerica gli azzurri schiacciano gli avversari nella propria metà campo alla ricerca del pari. E all'82' il Degli Ulivi può esplodere: cross di Cruz e inserimento coi tempo giusti di Tartaglia che di testa fulmina Guarna e regala il gol del pareggio, che a quel punto della gara sembrava quasi insperato. A quel punto gli andriesi si riversano tutti in avanti per centrare addirittura la vittoria , col Foggia che ormai è sulle gambe. Ma il miracolo non riesce, così è la parità a decretare le sorti finali del derby. Terzo pareggio consecutivo per la Fidelis, ma questo ha un sapore decisamente migliore; e soprattutto l'imbattibilità azzurra recita dodici gare senza sconfitta: niente male davvero.