L’allarme di don Riccardo Agresti  per l’escusione della proroga dei superbomnus alle O.N.L.U.S.. <span>Foto Riccardo Di Pietro</span>
L’allarme di don Riccardo Agresti per l’escusione della proroga dei superbomnus alle O.N.L.U.S.. Foto Riccardo Di Pietro
Religioni

L’allarme di don Riccardo Agresti per l’esclusione delle O.N.L.U.S. dalla proroga dei superbonus

Le onlus non hanno gli stessi benefici aggiuntivi - in termine di proroga temporale al 30 giugno 2023 - degli altri enti assimilati per quanto riguarda la possibilità di fruizione del superbonus

"Escludere le onlus dalla proroga del superbonus, così come si evincerebbe dalle bozze in circolazione, rappresenterebbe un terribile errore sotto il profilo sociale, economico e ambientale".
È l'allarme lanciato da Don Riccardo Agresti responsabile con don Vincenzo Giannelli del progetto Diocesano "Senza Sbarre", commentando le bozze in circolazione che nella proroga dello strumento non farebbe rientrare tra gli aventi diritto le organizzazioni non lucrative di utilità sociale.

Parliamo del progetto Diocesano "Senza Sbarre" a cui verrebbe preclusa la possibilità di abilitare spazi migliori, a persone con difficoltà, che si sono organizzati per un riscatto sociale attraverso il lavoro. Escludere chi, durante il Covid, ha responsabilmente sostenuto i servizi sociali del Paese, significa penalizzare gli investimenti nel welfare del futuro. Tale penalizzazione è peraltro incomprensibile anche perché è tranquillamente sostenibile per l'erario.
Nello specifico, la cooperazione sociale ha già pianificato gli investimenti o avviato l'iter per procedere sulla base di quanto riportato nel PNRR. Questo cambio repentino di impostazione penalizzerebbe la riqualificazione delle strutture Onlus, iniziative di inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Don Riccardo Agresti si rivolge al mondo politico con una lettera aperta: "Facciamo appello a tutti i parlamentari, politici e sindaci della BAT e del nostro territorio affinché intervengano sui membri del Governo per scongiurare l'esclusione delle O.N.L.U.S. e delle cooperative dalla proroga del superbonus, così come risulterebbe dalle bozze in circolazione che si fanno sempre più chiare e non vedrebbero incluse questi amati enti al servizio dei più fragili.
Mettere fuori le O.N.L.U.S. dalla proroga significherebbe un grave impoverimento di tutto il settore no profit, dal punto di vista sociale, economico e ambientale.
Comprendere le disposizioni del governo circa i superbonus e tutti i bonus ha comportato un notevole tempo di approfondimento per conoscere, e per non sbagliare, le normative che regolano tali benefici.
Le scadenze sono per giugno 2022. Il tempo è troppo insufficiente per completare ciò che è stato già avviato e mettere in atto tutto ciò che è necessario per modernizzare i servizi verso categorie fragili, di cui lo Stato non potrebbe farne a meno.
Se dovessimo citare il tempo del covid e la lunga pandemia, chi si è fatto carico delle persone che sono state abbracciate, sostenute, amate ed incoraggiate a superare le difficili situazioni di deficit sociale, non sono forse state le cooperative, le O.N.L.U.S. e tante persone di buona volontà?
Escludere dalla proroga le O.N.L.U.S. sarebbe inaccettabile, perché il nostro territorio rimarrebbe impoverito di tecnologie oggi indispensabili dal punto di vista ambientale, energetico e di sicurezza degli ambienti di accoglienza di coloro che sono ai margini di tanti servizi offerti alla società.
Il mio intervento ha lo scopo di far leva su tutti gli uomini e donne al servizio del bene comune perché si facciano prossimi nel Governo per sollecitare di includere le O.N.L.U.S. nella proroga dei superbonus perché non ci sarebbe alcun aggravio per l'erario. Invece, al contrario, la ricaduta per i poveri sarebbe inestimabile", conclude don Riccardo Agresti.
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