Partito Democratico
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Politica

IMU e TARES al centro delle valutazioni del PD cittadino

Nunzio Liso denuncia confusione per l'imposta sui fabbricati rurali strumentali. Vincenzo Antolini invita il comune a fornirsi di regolamento per la prossima tassa sui rifiuti

Ultimo giorno per pagare l'IMU e nella Città di Andria s'infiamma il velo di polemica tra le forze politiche. In particolare l'Amministrazione Giorgino ha più volte posto in evidenza il non aumento delle aliquote rispetto a giugno e rispetto a molti altri comuni d'Italia. Ma dal Partito Democratico di Andria arrivano due sollecitazioni affinchè si faccia chiarezza su alcuni aspetti: in primis, Nunzio Liso, parla di grande confusione per il pagamento IMU sui fabbricati rurali, mentre il Segretario Cittadino del PD, Antolini, chiede subito un regolamento per la TARES, tassa che sostituirà la TARSU dal mese di gennaio: «Il riferimento particolare è all'imposta prevista per i fabbricati rurali strumentali posseduti nell'agro di Andria - dice Nunzio Liso, consigliere comunale PD - cioè quelli che per la loro natura sono funzionali alle attività agricole e sono pertanto asserviti a dei fondi rustici (locali per il ricovero del bestiame, magazzini, depositi di mezzi agricoli)».

Per loro la comunicazione del Comune è stata quella di applicare un'aliquota del 2 %, ma in sede di approvazione di aliquote e regolamento IMU nello scorso mese di giugno il Consiglio Comunale previde l'esenzione per il nostro Comune, e gli uffici comunali competenti dichiarano che i cittadini non dovrebbero effettuare il pagamento: «Si consideri che la questione riguarda moltissimi cittadini - conclude Nunzio Liso - non solo gli agricoltori, giacché il possesso di fabbricati rurali è molto diffuso nelle nostre campagne e peraltro la loro funzione strumentale all'agricoltura è di carattere oggettivo, cioè prescinde dal profilo professionale del proprietario. Dunque a tutti questi cittadini l'alternativa che oggi si pone è di rischiare di pagare di più del dovuto rifacendosi ai comunicati ed ai depliant ufficiali del Comune, oppure di non pagare l'IMU sui fabbricati rurali (andando però incontro al rischio di sanzioni), facendo riferimento alle risposte date dagli uffici ed al deliberato comunale». La richiesta è quella di fare maggiore chiarezza su questo punto.

«Ci preoccupiamo di sollecitare l'amministrazione, invece - dice Vincenzo Antolini, segretario del Partito Democratico - a studiare un regolamento efficace per alleviare, almeno in particolari casi, per esempio per i cittadini e le aziende in comprovata difficoltà finanziarie, il prossimo rincaro della TARES, tributo comunale sui rifiuti e sui servizi che sostituirà la TARSU e che dovrà tener conto dei nuovi costi di raccolta e smaltimento di rifiuti e materiali di riciclo, atteso che tutti i benefici economici di questi ultimi ricadranno in capo alla ditta appaltatrice, mentre sui cittadini ricadranno soltanto i nuovi costi, ed atteso che di per se la TARES dovrà coprire anche costi di manutenzione ed illuminazione pubblica in passato coperti con i trasferimenti dello Stato». La Tares sarà in vigore già dal mese di gennaio e sarà immediatamente applicabile con la prima rata subito attiva: «In città, si sa, un bel poster 6x3 non si nega a nessuno - conclude Antolini - neanche a chi trionfalisticamente comunica ai nostri concittadini di non aver aumentato l'IMU. Ottima notizia, ce ne compiacciamo, se non fosse che i conti non torneranno l'anno prossimo. Invitiamo l'assessore DE FEO a mettere da subito allo studio ogni più utile iniziativa per non vanificare lo strepitoso consenso ottenuto dallo scampato aumento dell'IMU, tanto efficacemente comunicato agli andriesi».
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