
Vita di città
Impianto Api di via Togliatti ad Andria, divampa la polemica
Montaruli (4^ Consulta Ambiente): «Miscioscia non faccia l’inutile portavoce, il suo è un intervento di bassa lega»
Andria - venerdì 14 dicembre 2018
11.41
Non si è fatta attendere la replica di Savino Montaruli, entrato in aperta polemica con il consigliere della Lega Noi con Salvini, dott. Benedetto Miscioscia per l'ex distributore carburanti di via Togliatti, da tempo in completo degrado. Una vicenda, che, lo ricordiamo se ne occuperà anche la prossima riunione della 4^ Consulta, convocata per il 18 dicembre prossimo, nella sala consiliare del Comune di Andria alle 15,30.
Infatti è lo stesso Montaruli, oggi, dopo aver letto l'uscita dell'ex assessore Miscioscia che sottolinea in una nota stampa, riferendosi al consigliere comunale della Lega -Noi con Salvini: "non riuscendo nel suo intento offensivo e di bassa "Lega", esprime la sua posizione evidentemente spostando l'attenzione rispetto al problema reale posto da Montaruli cioè la questione ambientale ed economico - produttiva, visto che si è espresso su questioni strettamente attinenti al ruolo ed alle competenze istituzionali delle Consulte delle quali fa parte".
E Montaruli prosegue: "Altro che cantonata, l'ex assessore Miscioscia, oggi declassato, continua ad intervenire "a tempo" e a telecomando, continua ad essere abbagliato dal protagonismo sfrenato. Poiché il Miscioscia alle figuracce si è talmente abituato che ne continua a collezionare a iosa, il mistificatore di professione va fuori traccia e chi va fuori traccia non viene ammesso agli esami e non può diventare "dottore".
Poiché il sottoscritto si sta occupando della vicenda ritenendo di svolgere appropriatamente il proprio ruolo istituzionale in Consulta, essendo stato eletto dalle Associazioni del Forum e non nominato dalla politica come per il Miscioscia, informo il dottore che dopo la mia denuncia pubblica del 3 dicembre sulla questione ambientale, il suo Sindaco si è affrettato ad emanare l'ordinanza sindacale nr. 541 del 5 dicembre 2018 – ordinanza sindacale per l'inibizione dell'usabilità del manufatto posto in viale Togliatti – Stazione di Servizio della Società API Spa. Perché il Sindaco di Andria emana, con tanti anni di ritardo, quell'ordinanza immediatamente dopo la denuncia pubblica del sottoscritto sulla quale il Miscioscia vorrebbe giocare? Comunico al declassato che in data 12 dicembre 2018 il prof. avv. Michele Dionigi ha trasmesso a mezzo Pec a tutti i componenti della 4^ Consulta una dettagliata documentazione inerente la delicatissima vicenda. Al punto 2) di una sua lettera trasmessa il 27 luglio 2017 per conto di un suo assistito, indirizzata a: - Sindaco, Dirigente Suap, Dirigente Settore Avvocatura del comune, Dirigente Polizia Municipale e, per conoscenza all'API, al punto 2) il professore chiede "l'immediato risarcimento al comune, per l'adozione dei provvedimenti definitivamente dichiarati illegittimi dal Consiglio di Stato", di ben euro 14.557.353,98. Si, oltre quattordici milioni di euro di risarcimento danni.
Il Consigliere Miscioscia, prima di accusare meschinamente il sottoscritto di mistificare la realtà faccia mea culpa e dica ai suoi elettori, dei quali si è ben presto dimenticato, come farà a pagare quella somma e in quale parte del Piano di Riequilibrio Finanziario del Comune di Andria quel capitolo, che potrebbe diventare un altro debito fuori bilancio, sia stato messo. La prossima volta, Misciosccia si occupi delle sue faccende di piazza San Pio X», ha quindi concluso Montaruli.
Infatti è lo stesso Montaruli, oggi, dopo aver letto l'uscita dell'ex assessore Miscioscia che sottolinea in una nota stampa, riferendosi al consigliere comunale della Lega -Noi con Salvini: "non riuscendo nel suo intento offensivo e di bassa "Lega", esprime la sua posizione evidentemente spostando l'attenzione rispetto al problema reale posto da Montaruli cioè la questione ambientale ed economico - produttiva, visto che si è espresso su questioni strettamente attinenti al ruolo ed alle competenze istituzionali delle Consulte delle quali fa parte".
E Montaruli prosegue: "Altro che cantonata, l'ex assessore Miscioscia, oggi declassato, continua ad intervenire "a tempo" e a telecomando, continua ad essere abbagliato dal protagonismo sfrenato. Poiché il Miscioscia alle figuracce si è talmente abituato che ne continua a collezionare a iosa, il mistificatore di professione va fuori traccia e chi va fuori traccia non viene ammesso agli esami e non può diventare "dottore".
Poiché il sottoscritto si sta occupando della vicenda ritenendo di svolgere appropriatamente il proprio ruolo istituzionale in Consulta, essendo stato eletto dalle Associazioni del Forum e non nominato dalla politica come per il Miscioscia, informo il dottore che dopo la mia denuncia pubblica del 3 dicembre sulla questione ambientale, il suo Sindaco si è affrettato ad emanare l'ordinanza sindacale nr. 541 del 5 dicembre 2018 – ordinanza sindacale per l'inibizione dell'usabilità del manufatto posto in viale Togliatti – Stazione di Servizio della Società API Spa. Perché il Sindaco di Andria emana, con tanti anni di ritardo, quell'ordinanza immediatamente dopo la denuncia pubblica del sottoscritto sulla quale il Miscioscia vorrebbe giocare? Comunico al declassato che in data 12 dicembre 2018 il prof. avv. Michele Dionigi ha trasmesso a mezzo Pec a tutti i componenti della 4^ Consulta una dettagliata documentazione inerente la delicatissima vicenda. Al punto 2) di una sua lettera trasmessa il 27 luglio 2017 per conto di un suo assistito, indirizzata a: - Sindaco, Dirigente Suap, Dirigente Settore Avvocatura del comune, Dirigente Polizia Municipale e, per conoscenza all'API, al punto 2) il professore chiede "l'immediato risarcimento al comune, per l'adozione dei provvedimenti definitivamente dichiarati illegittimi dal Consiglio di Stato", di ben euro 14.557.353,98. Si, oltre quattordici milioni di euro di risarcimento danni.
Il Consigliere Miscioscia, prima di accusare meschinamente il sottoscritto di mistificare la realtà faccia mea culpa e dica ai suoi elettori, dei quali si è ben presto dimenticato, come farà a pagare quella somma e in quale parte del Piano di Riequilibrio Finanziario del Comune di Andria quel capitolo, che potrebbe diventare un altro debito fuori bilancio, sia stato messo. La prossima volta, Misciosccia si occupi delle sue faccende di piazza San Pio X», ha quindi concluso Montaruli.