Attualità
Impazza parcheggio selvaggio, tra indifferenza e mancata vigilanza
Purtroppo è sempre più facile trovare veicoli in sosta sulle strisce pedonali agli angoli delle strade
Andria - giovedì 13 giugno 2019
4.32
Diventa ormai sempre più facile trovare veicoli parcheggiati non solo agli incroci delle strade, così da impedire la regolare svolta e quindi il deflusso veicolare, ma ormai sulle strisce pedonali o sopra i marciapiedi.
A qualunque ora della giornata, le nostre strade ormai sono diventate terra di nessuno, dove è possibile compiere violazioni al Codice della Strada spesso impunemente, potendo contare sulla sempre più rara presenza delle Forze dell'ordine, in primis Polizia Locale.
Se infatti ad Andria è ormai diventata abitudine generalizzata quella di parcheggiare agli angoli delle strade, in particolare fuori dagli stalli dei parcheggi a pagamento, come anche quello di occupare le rampe di acceso dei passi carrabili, pratiche stradali che compromettono seriamente il buon andamento della circolazione veicolare, con inevitabili rallentamenti se non addirittura il blocco della regolare deflusso dei mezzi, da qualche tempo sta diventando più frequente quello di veder parcheggiare veicoli, anche furgoni, sulle strisce pedonali, meglio ancora se ad un incrocio e sul marciapiede.
E' una triste piaga che si sta diffondendo a macchia d'olio quella del c.d. "parcheggio selvaggio", purtroppo neanche limitato a pochi minuti, che già di per se contribuiscono e non di poco a creare intralcio alla circolazione ed ostacolo al passaggio dei pedoni. Queste soste ormai diventano prolungate quanto più lunga è la commissione o la situazione che ha portato il conducente a compiere l'infrazione.
Ne consegue che il senso diffuso che sta pervadendo le coscienze di molti cittadini è quello di una scarsa presenza di pattuglie delle Forze dell'ordine, soprattutto di quella Polizia Locale deputata più che delle altre istituzioni ad elevare contravvenzioni al Codice della Strada.
E con l'arrivo delle belle giornate e del desiderio di uscire sempre più di casa, troppo spesso con lauto, siamo sicuri che questi "strani" fenomeni di inciviltà stradale, sono destinati a crescere, con buona pace della mobilità sostenibile di cui spesso parliamo, riferendoci al degrado che regna nella nostra città.
A qualunque ora della giornata, le nostre strade ormai sono diventate terra di nessuno, dove è possibile compiere violazioni al Codice della Strada spesso impunemente, potendo contare sulla sempre più rara presenza delle Forze dell'ordine, in primis Polizia Locale.
Se infatti ad Andria è ormai diventata abitudine generalizzata quella di parcheggiare agli angoli delle strade, in particolare fuori dagli stalli dei parcheggi a pagamento, come anche quello di occupare le rampe di acceso dei passi carrabili, pratiche stradali che compromettono seriamente il buon andamento della circolazione veicolare, con inevitabili rallentamenti se non addirittura il blocco della regolare deflusso dei mezzi, da qualche tempo sta diventando più frequente quello di veder parcheggiare veicoli, anche furgoni, sulle strisce pedonali, meglio ancora se ad un incrocio e sul marciapiede.
E' una triste piaga che si sta diffondendo a macchia d'olio quella del c.d. "parcheggio selvaggio", purtroppo neanche limitato a pochi minuti, che già di per se contribuiscono e non di poco a creare intralcio alla circolazione ed ostacolo al passaggio dei pedoni. Queste soste ormai diventano prolungate quanto più lunga è la commissione o la situazione che ha portato il conducente a compiere l'infrazione.
Ne consegue che il senso diffuso che sta pervadendo le coscienze di molti cittadini è quello di una scarsa presenza di pattuglie delle Forze dell'ordine, soprattutto di quella Polizia Locale deputata più che delle altre istituzioni ad elevare contravvenzioni al Codice della Strada.
E con l'arrivo delle belle giornate e del desiderio di uscire sempre più di casa, troppo spesso con lauto, siamo sicuri che questi "strani" fenomeni di inciviltà stradale, sono destinati a crescere, con buona pace della mobilità sostenibile di cui spesso parliamo, riferendoci al degrado che regna nella nostra città.