
Politica
"I dehors ed i soliti pasticci"
L'intervento del capogruppo del M5S Michele Coratella
Andria - lunedì 21 gennaio 2019
16.03
«Nel consiglio comunale convocato per domani avremmo dovuto discutere un importante provvedimento per le attività commerciali di Andria, l'adozione del nuovo regolamento per l'installazione dei dehors. Dopo anni di inerzia di questa amministrazione e dopo per avere aspettato anni per un un regolamento comunale che avrebbe messo fine alle incertezze sul come e dove installare le strutture esterne ai bar, pizzerie, ristoranti, abbiamo un'unica certezza: Nessun parere dalla Soprintendenza di Foggia in quanto nessun regolamento è stato inviato dal Comune di Andria». Lo dichiarano dal Movimento 5 Stelle di Andria.
«Una risposta che arriva a ridosso del Consiglio comunale (in programma domani martedì 22 gennaio n.d.r.), quindi tardiva e che arriva grazie anche alle sollecitazioni della nostra consigliera regionale Grazia Di Bari, poichè non riuscivamo a comprendere i motivi della mancanza di tale fondamentale parere, soprattutto per dare certezze agli operatori del settore.
Capite bene che adottare un regolamento senza il parere della Soprintendenza non risolverà i problemi delle nostre attività produttive ubicate dove la stessa ha competenza.
Purtroppo, ancora una volta questa amministrazione non ha inteso risolvere definitivamente i problemi.
Infatti, la delibera presentata per il consiglio comunale riporta, nelle premesse, che il regolamento ha ricevuto il parere favorevole preventivo.
Siamo di fronte a strani modi di fare di questa amministrazione, perchè oggi la Soprintendenza ha detto, nero su bianco, di "non aver rilasciato alcuna autorizzazione per il regolamento dehors del Comune di Andria". Agire per tempo, in trasparenza e in nome del bene comune avrebbe risolto questo annoso problema, ma in cima alle priorità dell'amministrazione del dissesto di Andria evidentemente c'è altro. Prova ne è che nella stessa nota inviata dalla Soprintendenza si precisa che i regolamenti condivisi attualmente sono quelli di Barletta e Canosa di Puglia ma non Andria. Ricordatevi che con queste premesse a farne le spese saranno i nostri imprenditori andriesi le cui attività ricadono negli ambiti nei quali ha competenza la Soprintendenza», conclude il capogruppo pentastellato, avv. Michele Coratella
«Una risposta che arriva a ridosso del Consiglio comunale (in programma domani martedì 22 gennaio n.d.r.), quindi tardiva e che arriva grazie anche alle sollecitazioni della nostra consigliera regionale Grazia Di Bari, poichè non riuscivamo a comprendere i motivi della mancanza di tale fondamentale parere, soprattutto per dare certezze agli operatori del settore.
Capite bene che adottare un regolamento senza il parere della Soprintendenza non risolverà i problemi delle nostre attività produttive ubicate dove la stessa ha competenza.
Purtroppo, ancora una volta questa amministrazione non ha inteso risolvere definitivamente i problemi.
Infatti, la delibera presentata per il consiglio comunale riporta, nelle premesse, che il regolamento ha ricevuto il parere favorevole preventivo.
Siamo di fronte a strani modi di fare di questa amministrazione, perchè oggi la Soprintendenza ha detto, nero su bianco, di "non aver rilasciato alcuna autorizzazione per il regolamento dehors del Comune di Andria". Agire per tempo, in trasparenza e in nome del bene comune avrebbe risolto questo annoso problema, ma in cima alle priorità dell'amministrazione del dissesto di Andria evidentemente c'è altro. Prova ne è che nella stessa nota inviata dalla Soprintendenza si precisa che i regolamenti condivisi attualmente sono quelli di Barletta e Canosa di Puglia ma non Andria. Ricordatevi che con queste premesse a farne le spese saranno i nostri imprenditori andriesi le cui attività ricadono negli ambiti nei quali ha competenza la Soprintendenza», conclude il capogruppo pentastellato, avv. Michele Coratella