Commento
Gino Piccolo: “E’ l’ora della Fraternità e dell’Unità”
Una attenta riflessione sociale e politica dal referente del centro "Igino Giordani" di Andria
Andria - giovedì 8 agosto 2019
"E' l'ora della Fraternità e dell'Unità"
Sta suscitando tanto interesse e speranza la formulazione da parte di alcune associazioni di programmi e progetti per il futuro della nostra Città attualmente colpita e ferita da violenze, sofferenze morali, finanziarie e ambientali.
La purezza di tali formulazioni e dei primi positivi commenti, stanno generando nella coscienza di tanti cittadini l'esigenza di partecipare nel disegnare un nuovo mosaico per la nostra Città. Cittadini decisi ad uscire dalla propria solitudine pur di portare il proprio tassello perché tale mosaico sia espressione non di singole realtà o di esperti in materia, di protagonismi politici…ma frutto di una comunità dalle porte aperte che vuole – più che mai –intraprendere la via della fraternità: la sola capace di attuare l'unità nella vita politica.
Sarebbe bello, pertanto, "istituire un sito" dove tutti, cittadini, associazioni, partiti… possono fare arrivare le loro proposte, le loro ide per la soluzione di problemi perché non siano lasciati a lungo insoluti. Una volta raccolto il tutto, istituire una equipe composta da donne e uomini di buona volontà, di rappresentanti di tutte le forze politiche, ecclesiali e sociali perché perfezioni, riveda, corregga ed estragga un programma da presentare ai futuri Amministratori.
Insieme, per amore della nostra Città: insieme, pur nella diversità; insieme pur consapevoli di un percorso lungo e travagliato perché, come sappiamo, le posizioni ideologiche sono fin troppo radicate e dure a morire; insieme per ascoltarsi, dialogare, imparare a valorizzare l'idea dell'altro come la propria, il programma altrui come il proprio; insieme, perché nessuno possa arrogarsi la prima genitura, sentirsi salvatore della Città. Insomma: insieme, perché se così non fosse, significherebbe rimettere su un tavolo anatomico la nostra amata Andria o vederla agonizzante passando oltre!
Sì, è l'ora della Fraternità e dell'Unità!
Ho sotto gli occhi –ma soprattutto nel cuore – l'esperienza di due miei amici.
Marco, che, eletto Sindaco di una grande Città, pur potendo contare in Consiglio sull'appoggio solo di 14 consiglieri a fronte di 26 dell'opposizione, poté sperimentare che la fraternità si rivela anche politicamente efficace; e che il vivere la fraternità come categoria politica (e non solo come categoria morale o di pensiero), alla fine…"paga", perché, nel corso del mandato, riuscì a cementare l'intero Consiglio comunale attorno ad un progetto condiviso della Città per il bene comune.
E Domenico, che, come Consigliere Comunale del suo Municipio, facendo suo l'invito di Giovanni Paolo II "alla purificazione della memoria" seppe cancellare il modo negativo con cui prima vedeva i colleghi degli altri partiti, oppure la visione parziale che aveva in precedenza riguardo ai problemi della sua Città, alla società, allo Stato,…Decise allora di spendersi per costruire "frammenti di reciprocità". E con questo suo mutato atteggiamento riuscì progressivamente a contaminare tutto il Consiglio comunale, coinvolgendolo in una relazione dialettica e costruttiva fra maggioranza ed opposizione, nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli, dei cui frutti beneficiò la comunità amministrata. Domenico è passato all'altra vita nel 2001, e nel 2017 è stato avviato il suo processo di Beatificazione,attraverso un riconoscimento non solo delle virtù religiose ma anche delle civili vissute in misura eroica a testimoniare che – nientemeno – sia possibile "farsi santi" non…nonostante la politica. Ma proprio attraverso la politica!
Gennaro (Gino) Piccolo
Sta suscitando tanto interesse e speranza la formulazione da parte di alcune associazioni di programmi e progetti per il futuro della nostra Città attualmente colpita e ferita da violenze, sofferenze morali, finanziarie e ambientali.
La purezza di tali formulazioni e dei primi positivi commenti, stanno generando nella coscienza di tanti cittadini l'esigenza di partecipare nel disegnare un nuovo mosaico per la nostra Città. Cittadini decisi ad uscire dalla propria solitudine pur di portare il proprio tassello perché tale mosaico sia espressione non di singole realtà o di esperti in materia, di protagonismi politici…ma frutto di una comunità dalle porte aperte che vuole – più che mai –intraprendere la via della fraternità: la sola capace di attuare l'unità nella vita politica.
Sarebbe bello, pertanto, "istituire un sito" dove tutti, cittadini, associazioni, partiti… possono fare arrivare le loro proposte, le loro ide per la soluzione di problemi perché non siano lasciati a lungo insoluti. Una volta raccolto il tutto, istituire una equipe composta da donne e uomini di buona volontà, di rappresentanti di tutte le forze politiche, ecclesiali e sociali perché perfezioni, riveda, corregga ed estragga un programma da presentare ai futuri Amministratori.
Insieme, per amore della nostra Città: insieme, pur nella diversità; insieme pur consapevoli di un percorso lungo e travagliato perché, come sappiamo, le posizioni ideologiche sono fin troppo radicate e dure a morire; insieme per ascoltarsi, dialogare, imparare a valorizzare l'idea dell'altro come la propria, il programma altrui come il proprio; insieme, perché nessuno possa arrogarsi la prima genitura, sentirsi salvatore della Città. Insomma: insieme, perché se così non fosse, significherebbe rimettere su un tavolo anatomico la nostra amata Andria o vederla agonizzante passando oltre!
Sì, è l'ora della Fraternità e dell'Unità!
Ho sotto gli occhi –ma soprattutto nel cuore – l'esperienza di due miei amici.
Marco, che, eletto Sindaco di una grande Città, pur potendo contare in Consiglio sull'appoggio solo di 14 consiglieri a fronte di 26 dell'opposizione, poté sperimentare che la fraternità si rivela anche politicamente efficace; e che il vivere la fraternità come categoria politica (e non solo come categoria morale o di pensiero), alla fine…"paga", perché, nel corso del mandato, riuscì a cementare l'intero Consiglio comunale attorno ad un progetto condiviso della Città per il bene comune.
E Domenico, che, come Consigliere Comunale del suo Municipio, facendo suo l'invito di Giovanni Paolo II "alla purificazione della memoria" seppe cancellare il modo negativo con cui prima vedeva i colleghi degli altri partiti, oppure la visione parziale che aveva in precedenza riguardo ai problemi della sua Città, alla società, allo Stato,…Decise allora di spendersi per costruire "frammenti di reciprocità". E con questo suo mutato atteggiamento riuscì progressivamente a contaminare tutto il Consiglio comunale, coinvolgendolo in una relazione dialettica e costruttiva fra maggioranza ed opposizione, nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli, dei cui frutti beneficiò la comunità amministrata. Domenico è passato all'altra vita nel 2001, e nel 2017 è stato avviato il suo processo di Beatificazione,attraverso un riconoscimento non solo delle virtù religiose ma anche delle civili vissute in misura eroica a testimoniare che – nientemeno – sia possibile "farsi santi" non…nonostante la politica. Ma proprio attraverso la politica!
Gennaro (Gino) Piccolo