gelate in campagna
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Territorio

Gelate: ghiacciano vigne, ciliegi, mandorli, asparagi e agrumeti in Puglia

Falò notturni e atomizzatori ‘spara vapore’ per salvare le produzioni

Si allargano a macchia d'olio gli effetti delle gelate in Puglia, da Foggia a Taranto passando per le province di Bari e la BAT, con il crollo della colonnina di mercurio che mette a rischio i raccolti dopo un lungo periodo di alte temperature che hanno favorito il risveglio della vegetazione con alberi e piante fiorite sin da gennaio che risultano bruciate dal gelo improvviso, per cui vanno presentate tempestivamente le denunce al Fondo Agricat . E' quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Puglia sugli effetti delle ondate di gelo con il ghiaccio su ulivi, frutteti, asparagi e vigneti in tutta la provincia di Bari e in ampie aree della BAT, di Foggia e del tarantino.

Il Fondo Mutualistico Nazionale, istituito con la Legge n. 234 del 30 dicembre 2021, offre una protezione essenziale per gli agricoltori colpiti da eventi catastrofali come alluvioni, gelo, brina o siccità. Questo fondo è parte del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 e offre indennità a favore degli agricoltori partecipanti.

Per proteggere i raccolti vengono addirittura accesi i falò notturni con balle di paglia sistemate controvento ai bordi dei filari dei vigneti che si fanno bruciare quando la colonnina di mercurio inizia a scendere sotto i 2 gradi. Il brusco abbassamento delle temperature con l'arrivo del gelo – continua la Coldiretti regionale – compromette la produzione di ciliegi, albicocchi, peschi e mandorli ma anche patate, ortaggi, grano, quando fuori dal riposo invernale e, pertanto, più sensibili al gelo, anche la vite e l'ulivo. A rischio – precisa la Coldiretti Puglia – i campi di grano, già sotto stress per la persistente siccità che ha colpito le coltivazioni durante l'inverno.

Le piante durante il riposo invernale – sottolinea la Coldiretti regionale - sono in grado di sopportare temperature inferiori allo zero, anche di decine di gradi, ma diventano particolarmente sensibili, una volta risvegliate, in fase di fioritura o dopo aver emesso le nuove foglioline.

L'abbassamento delle temperature per lungo tempo sotto lo zero – aggiunge Coldiretti Puglia – provoca danni gravissimi ma lo sbalzo termico ha inevitabilmente un impatto anche sull'aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra di ortaggi e di fiori, soprattutto se si considera il rincaro dei prezzi del gasolio.

Siamo di fronte in Puglia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere – conclude la Coldiretti regionale – oltre 6 miliardi di euro in un decennio.
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