
Sport
Fidelis Andria, nuova importante svolta: il presidente Aldo Roselli ritira le dimissioni
L'annuncio ieri sera in conferenza stampa. Tanti i messaggi indirizzati al patron con l'invito a non mollare dopo le pesanti contestazioni
Andria - venerdì 7 febbraio 2020
05.00
Il capitano non lascia la sua nave. Metafora che calza a pennello per descrivere l'ultima importante svolta in casa Fidelis Andria: il presidente Aldo Roselli ritira le sue dimissioni, annunciate durante l'assemblea straordinaria dei soci del 3 febbraio e rigettate dagli stessi, e resta alla guida della società biancazzurra sino al termine della stagione.
Il patron ha annunciato ieri il dietrofront in una conferenza stampa svoltasi presso la sede dell'agenzia pubblicitaria CSA: tanti i messaggi da parte di giocatori, tifosi, staff tecnico e società che hanno manifestato vicinanza a Roselli invitandolo a non mollare in un momento così delicato, proprio come ha fatto la squadra domenica scorsa contro il Francavilla portando a casa la vittoria in nove uomini contro undici. Attestazioni di solidarietà che hanno convinto il presidente biancazzurro a recedere dalle dimissioni (che egli stesso ha definito "un atto dovuto" nei confronti dei soci) chiedendo compattezza e unità d'intenti a tutto l'ambiente federiciano. Annunciate anche alcune novità anche a livello societario, in primis l'apertura della Fidelis a terzi che sarà formalizzata nel prossimo consiglio di amministrazione.
Diversi i temi sviscerati dal patron Roselli in conferenza stampa, a cominciare dalle motivazioni che lo hanno inizialmente indotto a rassegnare le dimissioni: «Le contestazioni a livello personale - ha dichiarato - mi hanno fatto male: ci ho sempre messo il cuore e la passione oltre che i soldi. Non sono dispiaciuto per gli striscioni in sè, apparsi domenica scorsa durante la partita: la contestazione è legittima ma in quel momento non è stata opportuna, poichè la squadra giocava in inferiorità numerica contro una diretta concorrente per la salvezza e necessitava di tutto il supporto possibile da parte dello stadio. Nei confronti della tifoseria ho sempre avuto grande rispetto mettendomi sempre a disposizione per un dialogo e un confronto». Il numero uno biancazzurro ricorda, a tal proposito, un incontro con i tifosi avvenuto al "Degli Ulivi" all'indomani della sconfitta casalinga contro il Nardò, la terza consecutiva, a seguito della quale i supporters andriesi chiedevano al presidente un radicale cambio tecnico, poi avvenuto pochi giorni dopo con l'esonero di Giancarlo Favarin e le dimissioni del DS Vincenzo De Santis, ai quali sono subentrati Fabio Moscelli come responsabile dell'Area Tecnica e Raimondo Catalano in panchina.
Svelato anche un retroscena di mercato: a dicembre la Fidelis aveva trovato l'accordo con l'estremo difensore Giacomo Poluzzi, che attendeva offerte per rilanciarsi e pronto ad accettare il ritorno ad Andria dopo una chiacchierata con lo stesso Roselli. Ma i problemi di quantità e qualità relativi al parco under, prerogativa del DS Fabio Moscelli nel mercato dicembrino, ha bloccato un trasferimento che sarebbe stato molto gradito sia alla piazza che al giocatore, dispiaciuto per l'esito negativo dell'operazione. Infine, per spegnere definitivamente tutti i dubbi e le dicerie infondate relativi ai conti societari, Roselli ha evidenziato che «la Fidelis Andria è una società sana, che ha onorato tutti gli obblighi di legge e pagato regolarmente gli stipendi».
L'obiettivo, adesso, è salvare una stagione andata per il verso sbagliato rispetto alle attese: il patron biancazzurro sottolinea che c'è ancora tempo per recuperare in parte il terreno perduto, ma bisogna remare tutti nella stessa direzione: soltanto a maggio si potranno tirare le somme.
Il patron ha annunciato ieri il dietrofront in una conferenza stampa svoltasi presso la sede dell'agenzia pubblicitaria CSA: tanti i messaggi da parte di giocatori, tifosi, staff tecnico e società che hanno manifestato vicinanza a Roselli invitandolo a non mollare in un momento così delicato, proprio come ha fatto la squadra domenica scorsa contro il Francavilla portando a casa la vittoria in nove uomini contro undici. Attestazioni di solidarietà che hanno convinto il presidente biancazzurro a recedere dalle dimissioni (che egli stesso ha definito "un atto dovuto" nei confronti dei soci) chiedendo compattezza e unità d'intenti a tutto l'ambiente federiciano. Annunciate anche alcune novità anche a livello societario, in primis l'apertura della Fidelis a terzi che sarà formalizzata nel prossimo consiglio di amministrazione.
Diversi i temi sviscerati dal patron Roselli in conferenza stampa, a cominciare dalle motivazioni che lo hanno inizialmente indotto a rassegnare le dimissioni: «Le contestazioni a livello personale - ha dichiarato - mi hanno fatto male: ci ho sempre messo il cuore e la passione oltre che i soldi. Non sono dispiaciuto per gli striscioni in sè, apparsi domenica scorsa durante la partita: la contestazione è legittima ma in quel momento non è stata opportuna, poichè la squadra giocava in inferiorità numerica contro una diretta concorrente per la salvezza e necessitava di tutto il supporto possibile da parte dello stadio. Nei confronti della tifoseria ho sempre avuto grande rispetto mettendomi sempre a disposizione per un dialogo e un confronto». Il numero uno biancazzurro ricorda, a tal proposito, un incontro con i tifosi avvenuto al "Degli Ulivi" all'indomani della sconfitta casalinga contro il Nardò, la terza consecutiva, a seguito della quale i supporters andriesi chiedevano al presidente un radicale cambio tecnico, poi avvenuto pochi giorni dopo con l'esonero di Giancarlo Favarin e le dimissioni del DS Vincenzo De Santis, ai quali sono subentrati Fabio Moscelli come responsabile dell'Area Tecnica e Raimondo Catalano in panchina.
Svelato anche un retroscena di mercato: a dicembre la Fidelis aveva trovato l'accordo con l'estremo difensore Giacomo Poluzzi, che attendeva offerte per rilanciarsi e pronto ad accettare il ritorno ad Andria dopo una chiacchierata con lo stesso Roselli. Ma i problemi di quantità e qualità relativi al parco under, prerogativa del DS Fabio Moscelli nel mercato dicembrino, ha bloccato un trasferimento che sarebbe stato molto gradito sia alla piazza che al giocatore, dispiaciuto per l'esito negativo dell'operazione. Infine, per spegnere definitivamente tutti i dubbi e le dicerie infondate relativi ai conti societari, Roselli ha evidenziato che «la Fidelis Andria è una società sana, che ha onorato tutti gli obblighi di legge e pagato regolarmente gli stipendi».
L'obiettivo, adesso, è salvare una stagione andata per il verso sbagliato rispetto alle attese: il patron biancazzurro sottolinea che c'è ancora tempo per recuperare in parte il terreno perduto, ma bisogna remare tutti nella stessa direzione: soltanto a maggio si potranno tirare le somme.