
Sport
Favarin, un pari che fa infuriare: "Noi malissimo, brutta partita"
"La sosta prolungata un possibile fattore", dichiara il tecnico
Andria - lunedì 23 gennaio 2017
10.14
Non è stata brillante questa Fidelis Andria. Lo si è intuito già dalle prime battute della sfida contro il Catanzaro, ma si sperava che nel secondo tempo i biancazzurri mettessero fuori quella grinta e quel carattere che ormai rappresentano le migliori qualità di questa squadra. Invece, gol a parte, anche nella seconda frazione si è vista una compagine federiciana un pò molle, poco reattiva.
Si legge una profonda insoddisfazione sul volto di mister Favarin, molto contrariato per la prestazione dei suoi: «Solo il pareggio è positivo, mentre tutto il resto è andato malissimo, brutta partita. Abbiamo giocato una delle peggiori partite in casa, abbiamo solo guadagnato questo punto che ci consente di allungare la striscia positiva, ma di questi pareggi mi sono rotto le scatole. Però è questa la partita di oggi, del resto non è facile giocare contro squadre come il Catanzaro. Loro hanno fatto la loro partita, noi invece non abbiamo fatto niente e abbiamo lavorato poco per cercare di vincerla». Il mister lamenta anche una direzione arbitrale della gara discutibile: «Loro sono stati bravi a toglierci intensità e pressing, ma anche aiutati dal signore in giallo che ha permesso di tutto, come per esempio per battere una rimessa laterale andava il mediano dalla parte opposta, e poi solo a metà del secondo tempo si è ricordato di ammonire il portiere invece di farlo molto prima. Ma non è colpa loro, piuttosto è colpa nostra: per dare intensità dovevamo avere più voglia di fare, cosa che oggi è mancata». Probabilmente, come del resto era uno dei rischi ponderati alla vigilia, la lunga sosta ci ha messo il suo zampino sulle gambe e la testa dei calciatori, e magari l'avversario può essere anche stato troppo sottovalutato: «Secondo me entrambe le cose hanno influito, ma dobbiamo fare tutti un grosso bagno di umiltà perchè forse aver chiuso bene il girone d'andata può aver cambiato le prospettive. Invece la prospettiva è quella di salvarci velocemente, e tra l'altro il Catanzaro ci ha tolto quattro punti, il che alla fine potrebbe essere pericoloso. Così non si va da nessuna parte».
Alla vigilia del match lo stesso mister aveva manifestato il rischio che il Catanzaro facesse giocare l'Andria chiudendosi bene dietro; è successo esattamente questo, solo che i biancazzurri non hanno giocato: «Abbiamo trovato difficoltà nella gestione della palla, abbiamo verticalizzato e calciato tantissimo, le punte hanno lavorato male e di conseguenza i centrocampisti avevano poco tempo per arrivare a sostegno e fare inserimenti. Forse questo è dovuto al periodo in cui siamo stati fermi e che ci ha fatto perdere le misure di certe situazioni, ma ora dobbiamo ripartire da zero a testa bassa, ventre a terra, mangiare l'erba e fare punti il più possibile». A difesa della porta della Fidelis, con ogni probabilità, non ci sarà più Poluzzi, ormai destinato alla Spal. Nella sfida col Catanzaro ha preso il suo posto Pop, che anche in occasione del gol dei calabresi non è stato così impeccabile; ma il mister è molto chiaro, saranno il portiere scuola Roma e il compagno Cilli ad ereditare il posto di Poluzzi, quindi non si provvederà a nessun ulteriore innesto in quel ruolo: «L'input della società è di rimanere con i due ragazzi, con l'intento di far giocare dei giovani. Dobbiamo avere pazienza e dargli fiducia».
Si legge una profonda insoddisfazione sul volto di mister Favarin, molto contrariato per la prestazione dei suoi: «Solo il pareggio è positivo, mentre tutto il resto è andato malissimo, brutta partita. Abbiamo giocato una delle peggiori partite in casa, abbiamo solo guadagnato questo punto che ci consente di allungare la striscia positiva, ma di questi pareggi mi sono rotto le scatole. Però è questa la partita di oggi, del resto non è facile giocare contro squadre come il Catanzaro. Loro hanno fatto la loro partita, noi invece non abbiamo fatto niente e abbiamo lavorato poco per cercare di vincerla». Il mister lamenta anche una direzione arbitrale della gara discutibile: «Loro sono stati bravi a toglierci intensità e pressing, ma anche aiutati dal signore in giallo che ha permesso di tutto, come per esempio per battere una rimessa laterale andava il mediano dalla parte opposta, e poi solo a metà del secondo tempo si è ricordato di ammonire il portiere invece di farlo molto prima. Ma non è colpa loro, piuttosto è colpa nostra: per dare intensità dovevamo avere più voglia di fare, cosa che oggi è mancata». Probabilmente, come del resto era uno dei rischi ponderati alla vigilia, la lunga sosta ci ha messo il suo zampino sulle gambe e la testa dei calciatori, e magari l'avversario può essere anche stato troppo sottovalutato: «Secondo me entrambe le cose hanno influito, ma dobbiamo fare tutti un grosso bagno di umiltà perchè forse aver chiuso bene il girone d'andata può aver cambiato le prospettive. Invece la prospettiva è quella di salvarci velocemente, e tra l'altro il Catanzaro ci ha tolto quattro punti, il che alla fine potrebbe essere pericoloso. Così non si va da nessuna parte».
Alla vigilia del match lo stesso mister aveva manifestato il rischio che il Catanzaro facesse giocare l'Andria chiudendosi bene dietro; è successo esattamente questo, solo che i biancazzurri non hanno giocato: «Abbiamo trovato difficoltà nella gestione della palla, abbiamo verticalizzato e calciato tantissimo, le punte hanno lavorato male e di conseguenza i centrocampisti avevano poco tempo per arrivare a sostegno e fare inserimenti. Forse questo è dovuto al periodo in cui siamo stati fermi e che ci ha fatto perdere le misure di certe situazioni, ma ora dobbiamo ripartire da zero a testa bassa, ventre a terra, mangiare l'erba e fare punti il più possibile». A difesa della porta della Fidelis, con ogni probabilità, non ci sarà più Poluzzi, ormai destinato alla Spal. Nella sfida col Catanzaro ha preso il suo posto Pop, che anche in occasione del gol dei calabresi non è stato così impeccabile; ma il mister è molto chiaro, saranno il portiere scuola Roma e il compagno Cilli ad ereditare il posto di Poluzzi, quindi non si provvederà a nessun ulteriore innesto in quel ruolo: «L'input della società è di rimanere con i due ragazzi, con l'intento di far giocare dei giovani. Dobbiamo avere pazienza e dargli fiducia».