ulivo
ulivo
Territorio

E' record storico per l'export dell'olio di oliva pugliese (+60%); mai così alto

Coldiretti Puglia: "Tra i simboli della Dieta Mediterranea, sale sul podio dei prodotti pugliesi più richiesti a livello internazionale"

E' record storico per l'export dell'olio di Puglia che fa un balzo del 60% nelle vendite all'estero, con uno dei prodotti simbolo della Dieta Mediterranea che sale sul podio dei prodotti pugliesi più richiesti a livello internazionale. E' quanto emerge dall'analisi della Coldiretti Puglia e UNAPROL, sui dati Istat sul commercio estero relativi al primo semestre 2024, diffusa in occasione della Giornata mondiale dell'Ulivo, varata dall'Unesco e promossa dal Coi il 26 novembre per celebrare un prodotto fondamentale per la Dieta mediterranea e per la salute.

Un successo trainato dalla nuova sensibilità verso il prodotto certificato 100% italiano che negli ultimi anni è ormai arrivato a rappresentare quasi quattro bottiglie di dieci tra quelle prodotto, secondo un'analisi Ismea. A livello di consumi l'extravergine Made in Italy non ha, infatti, registrato flessioni negli acquisti anche nelle annate di minor produzione, quando i prezzi sono inevitabilmente cresciuti, secondo Unaprol, a testimonianza di una accresciuta cultura dell'origine del prodotto che ha premiato coloro che hanno scommesso sulla tracciabilità e sulla trasparenza.

"In piena raccolta, l'olio extravergine d'oliva italiano è vittima di speculazioni sul prezzo all'origine, aggravate da un'impennata ingiustificata delle importazioni da Spagna, Portogallo, Tunisia e Turchia – denuncia David Granieri, Vice Presidente Coldiretti e Presidente Unaprol -. Le grandi multinazionali puntano a dimezzare il valore del nostro oro verde, ma Coldiretti non accetta questo gioco al ribasso che penalizza olivicoltori e frantoiani, custodi della qualità del nostro prodotto. Un olio venduto a prezzi stracciati non è italiano né di qualità. L'olio evo italiano deve mantenere un prezzo minimo per tutelare olivicoltori e frantoiani, che garantiscono qualità eccellente nonostante le difficoltà. Contro frodi e speculazioni, chiediamo controlli severi per proteggere un prodotto unico, pilastro della Dieta Mediterranea e simbolo dell'Italia nel mondo. La filiera deve riconoscere un equo valore ai produttori: senza di loro, non esiste futuro per l'olio extravergine italiano".
"Diffondere la cultura dell'olio extravergine di oliva fra i turisti e i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell'olio in Italia e all'estero è il nostro obiettivo perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell'olio", commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, che ricorda come l'ulivo in Puglia "sia presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, con l'olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d'Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l'8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV di olio extravergine di oliva".
"Il valore dell'olio Evo made in Puglia è noto in tutto il mondo, per le sue qualità organolettiche, nutrizionali e funzionali", aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, sottolineando che "va tenuta alta la guardia per difendere questo patrimonio inestimabileche è minacciato dalle crisi climatiche, dalle difficoltà determinate dalla guerra e dai rincari energetici con i costi crescenti di produzione ma anche dai bollini allarmistici come il sistema di etichettatura che "recensisce" i prodotti alimentari utilizzando i colori del semaforo, sostenuto dalle multinazionali che penalizza prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come l'olio e che è stato sino ad oggi adottato da Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, mentre il Portogallo ha fatto da poco marcia indietro, grazie anche all'azione dell'Italia. a semaforo che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile alla Francia, stanno applicando su diversi alimenti della dieta mediterranea sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale".

Ma sul futuro degli olivi italiani pesa anche la Xylella, arrivata in Italia portata da piante tropicali giunte dall'America latina, che fino ad oggi ha contagiato oltre 21 milioni di piante. Una minaccia dinanzi alla quale – rilevano Coldiretti e Unaprol – occorre non abbassare la guardia, cercando di contenere il batterio nelle zone di avanzamento, riducenti gli insetti vettori, innestando gli ulivi secolari con il leccino e ripiantando nelle zone colpite le varietà resistenti. In tale ottica Unaprol Consorzio Olivicolo Italiano e Cai Consorzi Agrari d'Italia assieme alla Coldiretti Puglia hanno dato vita a un grande Polo antixylella per accompagnare le aziende olivicole nella realizzazione dei nuovi impianti e promuovere la ricerca di nuove varietà. L'obiettivo è difendere un patrimonio non solo economico ma anche storico, paesaggistico, ambientale e turistico, considerato che la piana degli ulivi monumentali in Puglia ospita il più grande numero di piante plurisecolari al mondo, direttamente minacciato dal diffondersi del batterio.
  • oliva coratina
  • Associazione Nazionale Città dell'Olio
  • olivi
  • olivicoltura
  • olio d'oliva
Altri contenuti a tema
Dazi: la stangata di Donald Trump da oltre 1 mld su vino ed olio Dazi: la stangata di Donald Trump da oltre 1 mld su vino ed olio A giugno prima inversione di tendenza per l’export agroalimentare in Usa (-2,9%) con le tariffe aggiuntive al 10%
Olio d’oliva: dazi ancora sostenibili, ma con tante incognite Olio d’oliva: dazi ancora sostenibili, ma con tante incognite Secondo ASSITOL, l’accordo raggiunto tra Europa e Stati Uniti consentirebbe all’export di settore di mantenersi competitivo
Truffe sull'olio d'oliva: vergognoso inganno nelle mense contro bambini e anziani   Truffe sull'olio d'oliva: vergognoso inganno nelle mense contro bambini e anziani   Coldiretti Puglia ad esprimere plauso all’indagine coordinata dalla procura di Lecce
Nuovo consiglio direttivo per l’Associazione Italiana Frantoiani Oleari (AIFO) Nuovo consiglio direttivo per l’Associazione Italiana Frantoiani Oleari (AIFO) Vicepresidente l'andriese Elia Pellegrino, rappresentante della Puglia e presidente uscente
Oleoturismo: la raccolta turistica delle olive è regolamentata su territorio nazionale Oleoturismo: la raccolta turistica delle olive è regolamentata su territorio nazionale Siglato a Bari il Protocollo d’intesa fra Città dell’Olio e Ispettorato del Lavoro
Preoccupazione nell' olivicoltura del nord barese: il batterio killer assedia Bari con la Xylella ritrovata in un oleandro a Modugno Preoccupazione nell' olivicoltura del nord barese: il batterio killer assedia Bari con la Xylella ritrovata in un oleandro a Modugno Intanto sono risultati negativi gli 804 campionamenti eseguiti nell’agro di Bisceglie
Coldiretti Puglia: via da scaffali GDO olio extravergine come ‘prodotto civetta’ Coldiretti Puglia: via da scaffali GDO olio extravergine come ‘prodotto civetta’ “Forte preoccupazione” perché il prodotto viene proposto a un prezzo al consumo sorprendentemente basso, meno di 6 euro a litro
Oleoturismo: confronto tra frantoiani sulla nuova legge regionale pugliese Oleoturismo: confronto tra frantoiani sulla nuova legge regionale pugliese Forniti strumenti concreti per orientarsi nella nuova disciplina e per iniziare a costruire una proposta oleoturistica
© 2001-2025 AndriaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
AndriaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.