Vita di città
Don Michelangelo Tondolo: “Il costo di un pranzo vale la spesa per la cultura?”
A San Valentino realizzata una vignetta pungente per denunciare l’eventuale perdita del tempo prolungato
Andria - venerdì 15 gennaio 2021
16.30
Alla scuola "Imbriani-Salvemini", i giovani studenti rischiano di perdere "il tempo prolungato", il progetto che consente loro di acquisire una più completa formazione culturale e sociale. La causa andrebbe individuata nella mancanza di risorse per il servizio mensa.
Su questa problematica, a distanza di giorni, torna a parlarne don Michelangelo Tondolo, parroco della chiesa di San Riccardo nel quartiere di San Valentino, e lo fa diramando una simpatica, ma pungente vignetta, tutta made in San Valentino, che ritrae la scena di una famiglia occupata a "mangiare" la grammatica italiana: i tre personaggi, composta da madre, padre e figlio, discutono tra di loro sul buon utilizzo della grammatica, ma nessuno, in realtà, riesce a parlare correttamente in italiano.
Il messaggio che intende trasmettere la vignetta è che senza scuola e, soprattutto, sottraendo ore di formazione ai ragazzi si rischia di avere effetti devastanti sulla loro istruzione. Insomma una vera e propria emergenza educativa senza precedenti. La divertente vignetta, nel suo atto di provocazione non nasconde però, la speranza che al più presto venga data priorità all'istruzione producendo e implementando le risposte educative per garantire, in particolar modo, ai bambini più disagiati di continuare ad apprendere.
Su questa problematica, a distanza di giorni, torna a parlarne don Michelangelo Tondolo, parroco della chiesa di San Riccardo nel quartiere di San Valentino, e lo fa diramando una simpatica, ma pungente vignetta, tutta made in San Valentino, che ritrae la scena di una famiglia occupata a "mangiare" la grammatica italiana: i tre personaggi, composta da madre, padre e figlio, discutono tra di loro sul buon utilizzo della grammatica, ma nessuno, in realtà, riesce a parlare correttamente in italiano.
Il messaggio che intende trasmettere la vignetta è che senza scuola e, soprattutto, sottraendo ore di formazione ai ragazzi si rischia di avere effetti devastanti sulla loro istruzione. Insomma una vera e propria emergenza educativa senza precedenti. La divertente vignetta, nel suo atto di provocazione non nasconde però, la speranza che al più presto venga data priorità all'istruzione producendo e implementando le risposte educative per garantire, in particolar modo, ai bambini più disagiati di continuare ad apprendere.