
Cronaca
Discarica di Andria, rifiuti a Foggia ma la BAT chiama Canosa
Emergenza in Provincia, si cercano soluzioni tampone per conferire il "secco"
Andria - venerdì 29 maggio 2015
9.27
La BAT non ha più discariche in grado di accogliere i rifiuti derivanti dal residuo "secco" della raccolta differenziata, dopo la chiusura della discarica di contrada "San Nicola La Guardia" di Andria da parte della Regione Puglia a seguito di una ispezione dei tecnici dell'ARPA che hanno rilevato alcune anomalie nella gestione del sito. L'ultima ipotesi da percorrere, vista anche l'impossibilità di conferire nell'impianto di Giovinazzo gestito dalla Daneco srl stesso ente gestore della discarica di Andria, è quella di trasferire i rifiuti a Foggia nell'impianto di biostabilizzazione che dovrà poi a sua volta smistare il materiale residuo nelle discariche per rifiuti speciali non pericolosi.
Altra ipotesi in campo, per i sette i comuni della BAT rimasti senza sito di conferimento, tranne San Ferdinando, Trinitapoli e Margherita che conferiscono a Cerignola, è quella di trasferire il residuo, circa il 30% dei rifiuti totali, nella discarica speciale di Canosa tramite un provvedimento ad hoc del Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani. L'assemblea dei Sindaci sembrerebbe, infatti, aver già chiesto al Presidente della Provincia Francesco Spina di firmare un'ordinanza d'urgenza per permettere di fronteggiare l'emergenza in questo modo restando sempre alla ricerca di ulteriori soluzioni rimaste, tuttavia, davvero poche. Nella BAT, infatti, oltre all'esaurimento della discarica di Andria, che nel tempo ha ricevuto diverse proroghe dalla Regione Puglia, resta chiusa anche la discarica di Trani, completamente ferma dal mese di settembre scorso dopo lo stesso intervento dei tecnici dell'ARPA Puglia.
Al centro di tutti i problemi degli impianti sul territorio, infatti, la mancata realizzazione di infrastrutture necessarie per convogliare il percolato, liquido altamente inquinante rilasciato dai rifiuti stessi, in modo controllato ed evitare contaminazioni della falda. Nei terreni attorno alle discariche, sia di Andria che di Trani, è stata rilevata un'alta percentuale di ferro.
Altra ipotesi in campo, per i sette i comuni della BAT rimasti senza sito di conferimento, tranne San Ferdinando, Trinitapoli e Margherita che conferiscono a Cerignola, è quella di trasferire il residuo, circa il 30% dei rifiuti totali, nella discarica speciale di Canosa tramite un provvedimento ad hoc del Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani. L'assemblea dei Sindaci sembrerebbe, infatti, aver già chiesto al Presidente della Provincia Francesco Spina di firmare un'ordinanza d'urgenza per permettere di fronteggiare l'emergenza in questo modo restando sempre alla ricerca di ulteriori soluzioni rimaste, tuttavia, davvero poche. Nella BAT, infatti, oltre all'esaurimento della discarica di Andria, che nel tempo ha ricevuto diverse proroghe dalla Regione Puglia, resta chiusa anche la discarica di Trani, completamente ferma dal mese di settembre scorso dopo lo stesso intervento dei tecnici dell'ARPA Puglia.
Al centro di tutti i problemi degli impianti sul territorio, infatti, la mancata realizzazione di infrastrutture necessarie per convogliare il percolato, liquido altamente inquinante rilasciato dai rifiuti stessi, in modo controllato ed evitare contaminazioni della falda. Nei terreni attorno alle discariche, sia di Andria che di Trani, è stata rilevata un'alta percentuale di ferro.