
Politica
Dimissioni Di Pilato? La presidente: "Attendo indicazioni dall'alto"
Dopo il comunicato stampa del suo partito Forza Italia la presidente del consiglio non fa una piega
Andria - sabato 16 dicembre 2017
12.28
"Fare un passo indietro? Attendo i vertici". La presidente del consiglio comunale di Andria, avv. Pasqua Laura Di Pilato non fa una piega dopo la nota diramata dal suo partito, Forza Italia, in cui il segretario cittadino azzurro, Domenico Campana, ed il capogruppo in consiglio, Marcello Fisfola, le chiedono di dimettersi "per il bene dell'unità di coalizione".
Abbiamo raggiunto telefonicamente la Di Pilato, impegnata stamattina a Lecce in un'iniziativa con Mara Carfagna, ci spiega che "ha deciso di attendere". "Cosa?", le chiediamo. "I vertici", risponde. Dunque l'ultima parola sulla querelle Di Pilato-maggioranza spetterebbe al coordinatore regionale di Forza Italia, Luigi Vitali.
Nei giorni scorsi, in una riunione congiunta del gruppo consiliare e della segreteria cittadina e provinciale di Forza Italia all'ordine del giorno c'erano "i riflessi dell'abbandono" da parte della presidente dello scranno consigliare, avvento nella seduta del 4 dicembre, in cui la Di Pilato chiese, lo ricordiamo, una verifica del numero legale scontrandosi con la resistenza del Sindaco e di parte della maggioranza che le facevano notare che quello non era il momento giusto per l'appello in quanto era in corso l'intervento dell'assessore Paola Albo ma che l'eventuale conta, stando al regolamento, andata fatta al momento del voto. "Ingerenze" le ha definite poi la presidente in una conferenza stampa successiva che l'hanno offesa e portata ad abbandonare l'aula; decisione alla quale seguì, a stretto giro di posta, la firma da parte di quasi tutti i consigliere comunali di maggioranza di un documento in cui si chiedevano le sue dimissioni, mancava la sigla da parte di due colleghi di partito della Di Pilato, Saverio Fucci sembrerebbe perché contrario nel merito e Nino Marmo pare in disaccordo con la forma ritenendo, cioè, che la discussione andava riportata sul tavolo di Forza Italia e così è stato. Ed ecco che dopo dieci giorni gli azzurri si sono fatti un'idea e chiedono alla presidente di dimettersi "per risolvere una vicenda che deve chiudersi senza strappi ulteriori", così con queste parole si chiude la nota di Fisfola e Campana, quest'ultimo, sottolinea la Di Pilato, in quanto segretario cittadino non può entrare nelle dinamiche del consiglio e quindi aspetto che si pronuncino i vertici per il resto ho detto tutto ciò che avevo da dire nella mia conferenza stampa".
Abbiamo raggiunto telefonicamente la Di Pilato, impegnata stamattina a Lecce in un'iniziativa con Mara Carfagna, ci spiega che "ha deciso di attendere". "Cosa?", le chiediamo. "I vertici", risponde. Dunque l'ultima parola sulla querelle Di Pilato-maggioranza spetterebbe al coordinatore regionale di Forza Italia, Luigi Vitali.
Nei giorni scorsi, in una riunione congiunta del gruppo consiliare e della segreteria cittadina e provinciale di Forza Italia all'ordine del giorno c'erano "i riflessi dell'abbandono" da parte della presidente dello scranno consigliare, avvento nella seduta del 4 dicembre, in cui la Di Pilato chiese, lo ricordiamo, una verifica del numero legale scontrandosi con la resistenza del Sindaco e di parte della maggioranza che le facevano notare che quello non era il momento giusto per l'appello in quanto era in corso l'intervento dell'assessore Paola Albo ma che l'eventuale conta, stando al regolamento, andata fatta al momento del voto. "Ingerenze" le ha definite poi la presidente in una conferenza stampa successiva che l'hanno offesa e portata ad abbandonare l'aula; decisione alla quale seguì, a stretto giro di posta, la firma da parte di quasi tutti i consigliere comunali di maggioranza di un documento in cui si chiedevano le sue dimissioni, mancava la sigla da parte di due colleghi di partito della Di Pilato, Saverio Fucci sembrerebbe perché contrario nel merito e Nino Marmo pare in disaccordo con la forma ritenendo, cioè, che la discussione andava riportata sul tavolo di Forza Italia e così è stato. Ed ecco che dopo dieci giorni gli azzurri si sono fatti un'idea e chiedono alla presidente di dimettersi "per risolvere una vicenda che deve chiudersi senza strappi ulteriori", così con queste parole si chiude la nota di Fisfola e Campana, quest'ultimo, sottolinea la Di Pilato, in quanto segretario cittadino non può entrare nelle dinamiche del consiglio e quindi aspetto che si pronuncino i vertici per il resto ho detto tutto ciò che avevo da dire nella mia conferenza stampa".