
Attualità
Covid e scuola: Il sindacato della dirigenza scolastica critico verso la nuova ordinanza regionale
Rimossa la facoltà di scelta per le famiglie adesso le scuole dovranno ammettere coloro che non possono utilizzare la Dad
Andria - sabato 20 febbraio 2021
19.43
"Un'ordinanza che se da un lato ha rimosso giustamente la facoltà di scelta delle famiglie, ne ha introdotto un'altra in capo alle istituzioni scolastiche per far frequentare in presenza non solo gli studenti disabili o bes, ma potenzialmente tutti coloro che per ragioni non diversamente affrontabili non dovessero essere in condizioni di seguire le lezioni a distanza".
Questa la posizione del Presidente regionale di DIRIGENTISCUOLA, Francesco G. Nuzzaci, sindacato rappresentativo della dirigenza scolastica, unico sindacato a essersi dissociato dalle posizioni delle altre organizzazioni sindacali di condivisione dell'ordinanza regionale 56 della regione Puglia.
"Da un lato nelle premesse della suddetta ordinanza, stante il perdurare di un'elevata circolazione virale in tutta la popolazione scolastica ed in particolare un maggio tasso di contagio registrato nella popolazione studentesca, unito al rischio di incremento previsto dalla diffusione delle nuove varianti del virus, si suggerisce di diminuire la popolazione scolastica in presenza, e dall'altro si apre il varco ad una massiccia presenza degli studenti e dei docenti in presenza. Una contraddizione in termini potenzialmente pericolosa specie a ridosso di una massiva campagna vaccinale che sta partendo".
Questa la posizione del Presidente regionale di DIRIGENTISCUOLA, Francesco G. Nuzzaci, sindacato rappresentativo della dirigenza scolastica, unico sindacato a essersi dissociato dalle posizioni delle altre organizzazioni sindacali di condivisione dell'ordinanza regionale 56 della regione Puglia.
"Da un lato nelle premesse della suddetta ordinanza, stante il perdurare di un'elevata circolazione virale in tutta la popolazione scolastica ed in particolare un maggio tasso di contagio registrato nella popolazione studentesca, unito al rischio di incremento previsto dalla diffusione delle nuove varianti del virus, si suggerisce di diminuire la popolazione scolastica in presenza, e dall'altro si apre il varco ad una massiccia presenza degli studenti e dei docenti in presenza. Una contraddizione in termini potenzialmente pericolosa specie a ridosso di una massiva campagna vaccinale che sta partendo".