
Attualità
Consiglio comunale in presenza: il M5S assente e contesta la mancanza delle distanze di sicurezza
In mattinata è stato effettuato il tampone anti covid, ma non è stato comunicato l'esito
Andria - lunedì 14 dicembre 2020
11.31
Nuova seduta in presenza stamane del Consiglio comunale di Andria, il secondo dopo l'iinsediamneto della nuova assise comunale, durante il quale si dovrà discutere, tra l'altro di importanti punti all'ordine del giorno. Della proposta di assestamento generale bilancio di previsione 2020/2022, con l'approvazione, in via d'urgenza, della variazione dì bilancio, nonchè della successiva approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio ed assestamento generale al bilancio di previsione 2020-2022 ai sensi del1'art. 193 e art. 175 comma 8 - D. Lgs. 267/2000.
Questa mattina non sono presenti i consiglieri del M5S che attraverso una loro nota hanno contestato la mancanza del rispetto delle distanze di sicurezza anti covid 19. Assente, ma per motivi personali, anche il consigliere di centro destra Nicola Civita.
In un post, il consigliere comunale Michele Coratella, capogruppo del M5S ha sottolineato, tra l'altro: "Prima dell'ultimo consiglio comunale del 26 novembre, tutti noi consiglieri abbiamo fatto il tampone, per garantire la sicurezza nostra, dei dipendenti comunali e di tutti coloro che sarebbero stati presenti in aula. Nel corso del Consiglio e alla successiva conferenza dei capigruppo, ho chiesto, a nome del gruppo Movimento 5 Stelle, al Sindaco e al Presidente del Consiglio che i lavori delle commissioni e soprattutto quello del Consiglio, fossero svolti in sicurezza per tutti e cioè da remoto. Non sono stato ascoltato.
Al momento in cui scrivo non siamo stati convocati per ripetere il tampone.
In un momento in cui si chiede ai cittadini senso di responsabilità, sacrifici e rispetto delle regole, è importante che proprio chi rappresenta i cittadini dia l'esempio nell'evitare comportamenti scorretti e potenzialmente dannosi per tutti. Non credo che sia opportuno celebrare un consiglio comunale senza che ci sia la certezza che tutti i presenti siano risultati negativi al Covid. Dobbiamo evitare superficialità.
Fino alle 24 di domani, 14 dicembre, Andria è zona arancione, come previsto dal Presidente della Regione Puglia. Non possiamo andare in Consiglio senza le necessarie precauzione sanitarie. La serenità di tutti va rispettata e finché non saremo certi delle condizioni di sicurezza del Consiglio non parteciperemo ai lavori in presenza del Consiglio Comunale di Andria".
Va precisato che alle ore 8.30 il dottor Michele Cannone del Servizio Igiene della Asl Bt ha provveduto ad effettuare i previsti tamponi nasali ai consiglieri comunali, assessori comunali e dipendenti comunali presenti al servizio consiliare, ma che all'inizio della riunione dell'assise comunale non si conosceva ancora l'esito dei tamponi eseguiti.
E Michele Coratella ieri sera, dopo il post pubblicato ha ricevuto (come tutti gli altri consiglieri) un messaggio dal Presidente del consiglio Vurchio avvisava appunto che i tamponi sarebbero stati fatti prima del consiglio: "Si cerca di correre ai ripari quando sono giorni che chiediamo di fare un consiglio da remoto. La pezza è peggio del buco, infatti in fretta e furia si distrae il personale di un ufficio già oberato di lavoro dando anche un cattivo esempio a tutti i cittadini che aspettano risposte da giorni. Non è questa la soluzione che volevamo, se predichiamo una città migliore allora i comportamenti che si assumono non possono essere di cattivo esempio".
Questa mattina non sono presenti i consiglieri del M5S che attraverso una loro nota hanno contestato la mancanza del rispetto delle distanze di sicurezza anti covid 19. Assente, ma per motivi personali, anche il consigliere di centro destra Nicola Civita.
In un post, il consigliere comunale Michele Coratella, capogruppo del M5S ha sottolineato, tra l'altro: "Prima dell'ultimo consiglio comunale del 26 novembre, tutti noi consiglieri abbiamo fatto il tampone, per garantire la sicurezza nostra, dei dipendenti comunali e di tutti coloro che sarebbero stati presenti in aula. Nel corso del Consiglio e alla successiva conferenza dei capigruppo, ho chiesto, a nome del gruppo Movimento 5 Stelle, al Sindaco e al Presidente del Consiglio che i lavori delle commissioni e soprattutto quello del Consiglio, fossero svolti in sicurezza per tutti e cioè da remoto. Non sono stato ascoltato.
Al momento in cui scrivo non siamo stati convocati per ripetere il tampone.
In un momento in cui si chiede ai cittadini senso di responsabilità, sacrifici e rispetto delle regole, è importante che proprio chi rappresenta i cittadini dia l'esempio nell'evitare comportamenti scorretti e potenzialmente dannosi per tutti. Non credo che sia opportuno celebrare un consiglio comunale senza che ci sia la certezza che tutti i presenti siano risultati negativi al Covid. Dobbiamo evitare superficialità.
Fino alle 24 di domani, 14 dicembre, Andria è zona arancione, come previsto dal Presidente della Regione Puglia. Non possiamo andare in Consiglio senza le necessarie precauzione sanitarie. La serenità di tutti va rispettata e finché non saremo certi delle condizioni di sicurezza del Consiglio non parteciperemo ai lavori in presenza del Consiglio Comunale di Andria".
Va precisato che alle ore 8.30 il dottor Michele Cannone del Servizio Igiene della Asl Bt ha provveduto ad effettuare i previsti tamponi nasali ai consiglieri comunali, assessori comunali e dipendenti comunali presenti al servizio consiliare, ma che all'inizio della riunione dell'assise comunale non si conosceva ancora l'esito dei tamponi eseguiti.
E Michele Coratella ieri sera, dopo il post pubblicato ha ricevuto (come tutti gli altri consiglieri) un messaggio dal Presidente del consiglio Vurchio avvisava appunto che i tamponi sarebbero stati fatti prima del consiglio: "Si cerca di correre ai ripari quando sono giorni che chiediamo di fare un consiglio da remoto. La pezza è peggio del buco, infatti in fretta e furia si distrae il personale di un ufficio già oberato di lavoro dando anche un cattivo esempio a tutti i cittadini che aspettano risposte da giorni. Non è questa la soluzione che volevamo, se predichiamo una città migliore allora i comportamenti che si assumono non possono essere di cattivo esempio".