Cinema
Ciak, si gira…all’Istituto “Ettore Carafa” di Andria
Il progetto #CINEMACARAFA 2020# è rivolto agli alunni dell’Ites-Les , corso per Adulti e alle Scuole del territorio
Andria - martedì 21 gennaio 2020
Nuova, interessante iniziativa in programma giovedì 23 gennaio: parte il progetto CINEMACARAFA2020, inserito nel PTOF 2019-2022. Esso è rivolto non solo agli alunni dell'Istituto "Ettore Carafa", di cui è Dirigente scolastico il prof. Vito Amatulli ma anche agli studenti che frequentano le scuole del territorio.
L'iniziativa prevede una rassegna cinematografica in Lingua straniera e una sezione dedicata a "Matematica e film", che si svolgerà con cadenza quindicinale nell'auditorium della scuola "Carafa", dotato di 174 posti a sedere, di schermo 5x3, una cabina di regia, impianto blue ray, dolby stereo. La finalità dell'iniziativa è quella di promuovere percorsi altamente formativi, sfruttando le potenzialità dei linguaggi audiovisivi, vicini agli interessi e agli stili cognitivi dei ragazzi. Un alto grado di fruibilità del cinema, attraverso dvd, canali youtube, servizi di streaming, con la conseguente possibilità di "pirateria", vale a dire di acquisizione illegale dei film, attraverso programmi appositi in internet, allontana dalla concezione autentica della visione del film alla sua uscita ufficiale nelle sale cinematografiche e dalla discussione in cineforum e rassegne dedicate.
I giovani hanno bisogno di riscoprire il fascino del grande schermo, guidati in un percorso di lettura e comprensione del messaggio cinematografico e delle emozioni che la visione del film comporta, con l'intento di formare una generazione di spettatori consapevoli e appassionati. L'attività diventa ancora più significativa perché va a rinsaldare il legame fra la scuola e la sala cinematografica, fra la scuola e il territorio, fra le discipline oggetto di studio e il mondo della celluloide. "Grande l' entusiasmo da parte degli alunni, notevole l'impegno dei docenti coinvolti - ha commentato il referente del progetto, prof. Emanuele Terlizzi, non nuovo a queste esperienze e convinto assertore che il cinema-, importante strumento di conoscenza della realtà, affini il gusto estetico, promuova il senso critico, favorisca il dialogo in un'epoca in cui siamo poco abituati al confronto o perlomeno ad un confronto costruttivo e proficuo".
L'iniziativa prevede una rassegna cinematografica in Lingua straniera e una sezione dedicata a "Matematica e film", che si svolgerà con cadenza quindicinale nell'auditorium della scuola "Carafa", dotato di 174 posti a sedere, di schermo 5x3, una cabina di regia, impianto blue ray, dolby stereo. La finalità dell'iniziativa è quella di promuovere percorsi altamente formativi, sfruttando le potenzialità dei linguaggi audiovisivi, vicini agli interessi e agli stili cognitivi dei ragazzi. Un alto grado di fruibilità del cinema, attraverso dvd, canali youtube, servizi di streaming, con la conseguente possibilità di "pirateria", vale a dire di acquisizione illegale dei film, attraverso programmi appositi in internet, allontana dalla concezione autentica della visione del film alla sua uscita ufficiale nelle sale cinematografiche e dalla discussione in cineforum e rassegne dedicate.
I giovani hanno bisogno di riscoprire il fascino del grande schermo, guidati in un percorso di lettura e comprensione del messaggio cinematografico e delle emozioni che la visione del film comporta, con l'intento di formare una generazione di spettatori consapevoli e appassionati. L'attività diventa ancora più significativa perché va a rinsaldare il legame fra la scuola e la sala cinematografica, fra la scuola e il territorio, fra le discipline oggetto di studio e il mondo della celluloide. "Grande l' entusiasmo da parte degli alunni, notevole l'impegno dei docenti coinvolti - ha commentato il referente del progetto, prof. Emanuele Terlizzi, non nuovo a queste esperienze e convinto assertore che il cinema-, importante strumento di conoscenza della realtà, affini il gusto estetico, promuova il senso critico, favorisca il dialogo in un'epoca in cui siamo poco abituati al confronto o perlomeno ad un confronto costruttivo e proficuo".