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Cronaca

Chiusura temporanea Tersan: «Noi rispettiamo la legge, l'Aia no»

Arriva la replica dell'azienda dopo la questione "concentrazioni odori"

Dopo la decisione della Regione Puglia di sospendere per 30 giorni l'attività di compostaggio nello stabilimento di Modugno della Tersan Puglia, arriva dopo poche ore la replica dell'azienda che ha già presentato ricorso presso il TAR di Bari.

«Il sindaco nel suo comunicato ha ben sintetizzato il provvedimento dell'ufficio regionale - si legge nella nota dell'azienda - dimenticando di precisare che è pendente presso il Tar Bari il ricorso presentato dall'azienda per l'illegittimo limite imposto dall'ufficio in sede di Aia. Infatti la Tersan Puglia ha impugnato il provvedimento perché in violazione della legge regionale 23 del 2015 sulle emissioni odorigene. Questa legge, caldeggiata dall'Arpa, probabilmente la più rigida in Italia, stabilisce una disciplina diversificata a seconda che si tratti di processi produttivi con biofiltri aperti ed emissioni diffuse" e "processi produttivi con biofiltri chiusi ed emissioni convogliate". Nel primo caso si deve rispettare il limite di 300 unità odorimentriche per metro cubo, nel secondo vale il limite di 2000 unità per metro cubo. Peralto l'azienda aveva presentato un progetto di biofiltro aperto e chiesto il limite di 300 unità odorimetriche. Nella conferenza di servizio del 25 giugno 2015 l'Arpa Puglia ha invece richiesto alla Tersan la modifica del progetto prescrivendo l'inserimento di biofiltri chiusi (convogliamento ad un camino di emissione) "….in accordo con quanto prescritto dalla legge regionale 23/2015" (legge sulle emissioni odorigene). Quindi la Tersan ha ripresentato un progetto con biofiltro chiuso proprio per rispettare la legge 23 e la prescrizione Arpa. Ciononostante l'ufficio Aia ha imposto alla Tersan un limite di 300 unità odorimetriche, inferiore a quello della legge 23 che impone appunto le 2000 unità. Il tutto senza motivazione, senza aver ottenuto il necessario parere Arpa e, si ribadisce, in contrasto con la legge regionale. E' inequivocabile che le emissioni rilevate al camino di Tersan Puglia siano inferiori al limite di 2000 unità odorimetriche stabilito per legge. Per questo l'azienda sta facendo valere le proprie ragioni nelle sedi competenti e nel frattempo sta ultimando i lavori per mettere a regime le ulteriori misure previste dal progetto approvato - conclude la nota - per rendere irrilevanti gli impatti olfattivi.
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