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Politica
CDX: "Andria vittima guerra tra bande nel Pd, Caracciolo e Bruno facce della stessa medaglia anche sul Bonomo"
Nota di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Npsi-Liberali e Riformisti, Udc, Io Sud, Puglia Popolare, Movimento Pugliese e Generazione Catuma
Andria - sabato 31 maggio 2025
4.53
"Le recenti dimissioni del segretario provinciale del PD, e consigliere comunale andriese, Lorenzo Marchio Rossi, sono solo la punta di un iceberg di un sistema politico che dimostra come la città di Andria, da quando è sindaco Giovanna Bruno, sia completamente nell'orbita politica del consigliere regionale Caracciolo".
Lo scrivono in una nota i partiti e movimenti politici di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Npsi-Liberali e Riformisti, Udc, Io Sud, Puglia Popolare, Movimento Pugliese e Generazione Catuma.
"Numerose sono, del resto, le situazioni ben note che, come tanti cittadini di questo territorio, stiamo evidenziando con forza da mesi e da anni.
Parliamo, allora, di fatti concreti partendo dai ritardi nella progettazione e costruzione del nuovo ospedale, dipesi evidentemente anche da volontà politiche che ne hanno ritardato le procedure, crediamo a vantaggio del potenziamento di altre realtà.
Stesse dinamiche che sembra stiano, ancora una volta, emergendo anche nella gestione del Bonomo di Andria, già impoverito dalla perdita del dott. Restini, luminare della Chirurgia e parrebbe, anche del prof. Cormio, una eccellenza nazionale dell'Urologia.
In queste ore, infatti, stanno montando polemiche su un eventuale ridimensionato afferente alcune fondamentali unità operative del Bonomo di Andria, nonostante le rassicurazioni della Direzione Generale dell'Asl Bt.
Una Direzione Generale che sembra più attenta a dinamiche politiche e territoriali che alle reali necessità di carattere sanitario.
Come non capiamo se sono state dettate da necessità di carattere preminentemente organizzativo alcune procedure assunzionali in capo alla Direzione Generale ed alla Sanitaservice, società partecipata al 100%.
A noi, in ogni caso, sembra quasi che il Bonomo di Andria (vedi la Patologia Clinica che perderebbe l'Unita Operativa Complessa) sia destinato a diventare una sorta di ospedale di appoggio rispetto a Barletta ed ora pure a Bisceglie, ospedali potenziati con continue implementazioni umane, strutturali e professionali.
Restando al tema dei rapporti tra politica e sanità come non ricordare, inoltre, che fu il consigliere regionale del PD Caracciolo a comunicare, per primo, la scelta della Fondazione della famiglia Bruno come ente che avrebbe gestito il finanziamento di 2 milioni di euro, che pare essere stato bloccato dalla Regione Puglia, per la realizzazione del Centro di eccellenza sull'autismo nella BAT.
Andria è, nei fatti, al centro di una evidente guerra tra bande all'interno del PD, tra diversi gruppi di potere con protagonista anche il sindaco Bruno - seppur ora in difficoltà per le vicende legate al consigliere regionale Caracciolo - che spera di poter concorrere come candidata alle elezioni regionali.
Andria anziché trarre vantaggio dalla continuità politica tra Regione e Comune a guida PD, ha sofferto solo ritardi e danni. Un dato oggettivo che passa sia dalle vicende del vecchio e nuovo ospedale che dai ritardi nei lavori per l'interramento ferroviario, ma anche dalle politiche regionali sulla raccolta differenziata che continuano, inspiegabilmente, a non premiare gli andriesi che differenziano i rifiuti con percentuali altissime.
Presa dalle sue ambizioni personali politiche ed oggi anche al centro di conflitti tra correnti nel PD, il sindaco Bruno non riesce più a gestire la sua maggioranza, sempre più litigiosa e divisa, con gravi ripercussioni sulle decisioni che riguardano la vita dei cittadini.
Noi crediamo che Andria meriti rispetto, così come i professionisti della sanità che operano al Bonomo. Basta con le pantomime del PD e del sindaco Bruno che in questi anni non è riuscita a difendere la città, facendola diventare il fanalino di coda della provincia".
Lo scrivono in una nota i partiti e movimenti politici di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Npsi-Liberali e Riformisti, Udc, Io Sud, Puglia Popolare, Movimento Pugliese e Generazione Catuma.
"Numerose sono, del resto, le situazioni ben note che, come tanti cittadini di questo territorio, stiamo evidenziando con forza da mesi e da anni.
Parliamo, allora, di fatti concreti partendo dai ritardi nella progettazione e costruzione del nuovo ospedale, dipesi evidentemente anche da volontà politiche che ne hanno ritardato le procedure, crediamo a vantaggio del potenziamento di altre realtà.
Stesse dinamiche che sembra stiano, ancora una volta, emergendo anche nella gestione del Bonomo di Andria, già impoverito dalla perdita del dott. Restini, luminare della Chirurgia e parrebbe, anche del prof. Cormio, una eccellenza nazionale dell'Urologia.
In queste ore, infatti, stanno montando polemiche su un eventuale ridimensionato afferente alcune fondamentali unità operative del Bonomo di Andria, nonostante le rassicurazioni della Direzione Generale dell'Asl Bt.
Una Direzione Generale che sembra più attenta a dinamiche politiche e territoriali che alle reali necessità di carattere sanitario.
Come non capiamo se sono state dettate da necessità di carattere preminentemente organizzativo alcune procedure assunzionali in capo alla Direzione Generale ed alla Sanitaservice, società partecipata al 100%.
A noi, in ogni caso, sembra quasi che il Bonomo di Andria (vedi la Patologia Clinica che perderebbe l'Unita Operativa Complessa) sia destinato a diventare una sorta di ospedale di appoggio rispetto a Barletta ed ora pure a Bisceglie, ospedali potenziati con continue implementazioni umane, strutturali e professionali.
Restando al tema dei rapporti tra politica e sanità come non ricordare, inoltre, che fu il consigliere regionale del PD Caracciolo a comunicare, per primo, la scelta della Fondazione della famiglia Bruno come ente che avrebbe gestito il finanziamento di 2 milioni di euro, che pare essere stato bloccato dalla Regione Puglia, per la realizzazione del Centro di eccellenza sull'autismo nella BAT.
Andria è, nei fatti, al centro di una evidente guerra tra bande all'interno del PD, tra diversi gruppi di potere con protagonista anche il sindaco Bruno - seppur ora in difficoltà per le vicende legate al consigliere regionale Caracciolo - che spera di poter concorrere come candidata alle elezioni regionali.
Andria anziché trarre vantaggio dalla continuità politica tra Regione e Comune a guida PD, ha sofferto solo ritardi e danni. Un dato oggettivo che passa sia dalle vicende del vecchio e nuovo ospedale che dai ritardi nei lavori per l'interramento ferroviario, ma anche dalle politiche regionali sulla raccolta differenziata che continuano, inspiegabilmente, a non premiare gli andriesi che differenziano i rifiuti con percentuali altissime.
Presa dalle sue ambizioni personali politiche ed oggi anche al centro di conflitti tra correnti nel PD, il sindaco Bruno non riesce più a gestire la sua maggioranza, sempre più litigiosa e divisa, con gravi ripercussioni sulle decisioni che riguardano la vita dei cittadini.
Noi crediamo che Andria meriti rispetto, così come i professionisti della sanità che operano al Bonomo. Basta con le pantomime del PD e del sindaco Bruno che in questi anni non è riuscita a difendere la città, facendola diventare il fanalino di coda della provincia".