Ramzi Aya
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Aya, la firma del capitano: «Abbiamo valorizzato i precedenti risultati»

Intanto, striscione di ringraziamento della curva al grande ex Strambelli

Questa volta la dura legge del gol dell'ex non si è manifestata. L'ex era di lusso, uno che ad Andria difficilmente dimenticheranno per la classe e la tecnica che lo hanno sempre contraddistinto e qui in particolare: Nicola Strambelli, esterno offensivo che col suo sinistro ha spesso scatenato tripudi di gioia al Degli Ulivi. Nel match della Fidelis contro il Matera, è tornato in quelle mura da avversario, ma la curva ha voluto omaggiarlo al momento del riscaldamento con uno striscione di ringraziamento, in cui era evidenziato il ricordo duraturo di chi ha sudato per amore della maglia. Fa sempre un certo effetto tornare a calpestare quello stesso manto calcato per tre anni di seguito, e lo stesso Strambelli ammette una certa emozione: «E' stato emozionante, voglio ringraziare tutta la gente che mi ha salutato e dimostrato affetto». Riguardo al match, anche l'attuale numero 10 dei lucani non ha avuto chance, come del resto anche i suoi compagni, di concludere a rete: «Sapevamo che non sarebbe stata facile, questo è un campo difficile e sappiamo che quando gioca in casa l'Andria mette sempre tutto in campo. Abbiamo mancato di lucidità là davanti». Avendola vissuto in prima persona la scorsa stagione della Fidelis, vi è senz'altro qualche differenza con l'odierno team biancazzurro: «La squadra di quest'anno mi ha fatto una buona impressione, poichè lotta su tutti i palloni; forse solo a livello qualitativo è inferiore allo scorso anno». L'assenza di reti da ormai tre partite forse comincia a farsi sentire troppo soprattutto tra chi, come Strambelli, fa delle zone offensive il proprio terreno di caccia; ma per l'esterno offensivo barese non si può parlare di problema realizzativo: «Secondo me è solo un momento, tra l'altro ne avevamo fatti due, poi annullati. E' un periodo in cui le cose non ci girano davanti, perciò dobbiamo lavorare tanto per migliorare».

Il sigillo del capitano, l'uomo che ha il compito di trascinare la squadra alla difficile scalata dei tre punti. Questa sera Ramzi Aya si è preso la scena con quella zuccata vincente e decisiva, ma non solo quella lo ha contraddistinto nella sfida col Matera: è stata soprattutto la costante presenza difensiva nei momenti in cui gli avversari si stavano facendo sotto. Ma per lui l'emozione maggiore si esplicata nella segnatura decisiva: «E' un gol che cercavo da tanto, non arrivava sia per sforuna che per demerito mio; sono contento per essermi sbloccato ma soprattutto per la vittoria. La dedica sulla maglia è per mia moglie e per un allenatore di cui ho avuto profonda stima, Vincenzo Cosco». I tre punti a scapito del Matera sono di grande importanza per il campionato, avendo battuto una delle favorite per il primo posto: «Abbiamo valorizzato i pareggi precedenti: con una sconfitta, questi diventano solo dei punticini, invece la vittoria ha dato a questi risultati un valore maggiore. Sicuramente è un ottimo risultato contro una grandissima squadra, abbiamo interpretato bene la partita affrontandola muso a muso, senza timor di prendere qualche contropiede; anzi li abbiamo presi alti, e non abbiamo avuto paura quando eravamo in difesa uomo contro uomo. Penso che questo sia stato l'atteggiamento giusto che ha portato alla nostra vittoria». Spesso si è detto che la squadra non avesse una continuità nei risultai, alternando buonissime prestazioni a successive gare meno esaltanti. Ma questa vittoria potrebbe rappresentare un punto di svolta: «Sicuramente abbiamo avuto dificoltà e commesso errori, ma dobbiamo essere bravi a raggiungere gli obiettivi prefissati e ad analizzare le partite con equilibrio. Non dobbiamo farci distrarre da voci e malumori ma ragionare sempre sul nostro obiettivo, ossia entrare tra le prime dieci. Ovviamente possiamo capire che qualcuno si aspettava di più e una partenza migliore, però noi guardiamo alla fine. Se guardi all'inizio, poi capita che finisci male. Noi stiamo lavorando per trovare l'equilibrio giusto e dare continuità ai risultati. Sicuramente con questa vittoria abbiamo compiuto dei passi in avanti, anche perchè veniamo da sei risultati utili consecutivi che in questo girone non sono pochi>>. A buon diritto, si può dire che la gara col Matera abbia mostrato la migliore intensità della Fidelis in questa stagione, che il capitano biancazzurro paragona alla buona gara giocata a Foggia: «Giudico questa partita come quella a Foggia, perchè anche lì siamo andati a prenderli altissimi. Oggi abbiamo voluto dar loro un segnale forte, cercando di non farli giocare perchè altrimenti diventa difficile andare a prenderli alti, e ci siamo riusciti. Vittoria meritata, anche perchè non ricordo parate significative di Poluzzi».
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