rigenerazione urbana del Comune di Andria
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Vita di città

Ass. Laera: "La rigenerazione urbana punta sul borgo antico per rivitalizzarlo"

Intervento dopo le critiche mosse da una equipe di tecnici ed esperti

Di seguito la replica dell'assessore comunale all'Urbanistica, arch. Rosangela Laera, dopo le critiche mosse da una equipe di tecnici ed esperti:

"Il Comune di Andria ha ritenuto di partecipare al Bando relativo alla rigenerazione urbana della Regione Puglia attraverso un percorso che è partito dalla scelta preventiva dell'Ambito di Rigenerazione che, necessariamente, doveva essere definito in un Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana.
Ebbene, il Comune di Andria è dotato di Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana che individua 7 Ambiti di Rigenerazione. Considerato che Andria è risultata vincitrice per 6 milioni di euro (come co-capoluogo) insieme a Barletta e Trani del bando a livello nazionale per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie con il progetto "CENTRARE" LE PERIFERIE: la resilienza come opportunità per un territorio policentrico che interessa tutte le zone di Edilizia Economica e Popolare, le aree di edilizia abusiva soggette a recupero, l'area periferica che comprende l'ex Macello per giungere a Santa Maria Vetere, per questo Bando ha ritenuto di puntare l'obiettivo sul Centro Storico, in cui avviare un processo di Rigenerazione Urbana, che nonostante la rilevanza storico/architettonica presenta forti elementi di degrado fisco e sociale.
In esso sono presenti immobili di proprietà pubblica suscettibili di riqualificazione fisica e funzionale per rispondere alle problematiche di carattere sociale e all'emergenza abitativa che sta assumendo specifiche e particolari caratteristiche che necessitano di adeguate ed innovative risposte.
E' opportuno fare questa premessa perché la Giunta, ha proposto strategicamente il Centro Storico poiché, come richiesto dal Bando Regionale:tali strategie devono essere finalizzate a realizzare prototipi di interventi a contenuto innovativo rispetto alle prassi correnti e capaci di orientare il sistema istituzionale e socio-economico a un uso più frequente di alcuni strumenti ordinari…..».

Nei numerosi incontri tematici avviati sin da agosto, con i tecnici, le associazioni, gli ordini professionali e i cittadini, si sono analizzati gli elementi già fissati dal Bando: la delimitazione del Centro Storico come Ambito di Rigenerazione; l'indicazione degli immobili pubblici su cui poter intervenire, sulla base degli Obiettivi Tematici indicati dal Bando: Energia sostenibile e qualità della vita; Adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi; Tutela dell'ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali; Inclusione sociale e lotta alla povertà.
Come facilmente identificabile questi sono stati i temi su cui si è discusso e dibattuto ampiamente negli incontri che hanno determinato l'individuazione puntuale dei possibili interventi condivisi da un'ampia platea.
In definitiva, la Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS) ha come obiettivo la rivitalizzazione del nucleo antico, attraverso l'insediamento abitativo e produttivo di giovani e di nuovi nuclei familiari.

Essi ripopoleranno il centro storico attraverso forme nuove di abitare (co‐housing, da realizzare in un edificio fortemente degradato confiscato alla criminalità organizzata) e di lavorare (co‐working, nel piano superiore del "Mercato " di piazza Duomo).
Tali esperienze potranno assumeranno la caratteristica della replicabilità in immobili di tipo privato.
Quelli che oggi sono spazi caratterizzati da ruderi, crolli e puntelli – paradossalmente vicini a quelli che in periodo medievali sono stati i centri propulsori di crescita intellettuale ed economica – diventeranno degli spazi di socializzazione e al tempo stesso agiranno da catalizzatori per il recupero del patrimonio edilizio privato.
Negli immobili di proprietà pubblica da riqualificare l'idea è quella di trasformare il cantiere che si attiavera in una sorta di 'bottega' di tipo rinascimentale – un cantiere scuola dove 'arti e mestieri' convivano con l'impegno di creare e diffondere cultura del restauro.
A tal fine si è già definito un protocollo d'intesa con i sindacati di categoria, l' Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), il Formedil Bari, ente di formazione del settore edile, che hanno espresso entusiasmo e condivisione piena all'approccio adottato.
In conclusione diventa significativo proprio lo slogan che accompagna questo iter impegnativo , emerso al seguito del percorso partecipativo avviato: "ri_pensiamo il Centro Storico" (l'immagine grafica ha reinterpretato la Locazione di Andria del 1685), muovendo dalla considerazione di riportare quest'area della nostra Città, ad essere non solo luogo di svago ma vero centro propulsore di idee e di energie per una città che si è espansa anche al di là delle antiche mura, per divenire luogo di lavoro, di studio, di approfondimento, di residenza.

«La Strategia di ri–generazione urbana sta prendendo forma e sostanza –afferma il Sindaco Nicola Giorgino, che ha fortemente voluto la partecipazione al Bando– grazie al prezioso e fattivo contributo di molti cittadini e organizzazioni sociali di diversa composizione che stanno accompagnando con entusiasmo le attività dei settori comunali interessati. A breve presenteremo la Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile condivisa che presentata al bando regionale entro il 16 ottobre".
I resoconti di tutti gli incontri sono consultabili sul sito http://www.comune.andria.bt.it/rigenerazione-urbana/ in cui sono riportate le posizioni e gli interventi dei vari tecnici che hanno partecipato agli incontri e come evidente sono stati tenuti in dovuta considerazione nel rispetto dei limiti imposti dal Bando regionale".
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