protesta Andria per le antenne
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Commento

Antenna via Scipione l'Africano, Sindaco Bruno: "Resta una grandissima attenzione sul tema"

Risposta alla petizione dei medici sulla questione dell'elettrosmog e dei campi elettromagnetici causati dalle antenne

Con riferimento alla petizione dei medici portata il 4 giugno all'attenzione del sindaco Giovanna Bruno, ecco il commento della Prima cittadina.
«Il punto di vista dei medici mi interessa molto, su tutti i temi che riguardano la salute e il benessere e sulle azioni da mettere in campo per prevenire situazioni di pericolo e migliorare la qualità della vita della nostra comunità.
Nella nota a loro firma, con specifico riferimento all'installazione dell'antenna in via Scipione l'Africano, sono riportate informazioni non corrette, probabilmente anche ad insaputa di molti di loro, come emerso da interlocuzioni avute con alcuni sottoscrittori.
Mi si chiede di adottare "il principio di cautela e di scongiurare in ogni modo questo ennesimo attacco alla salute dei residenti...".
Ebbene, Andria aderisce alla Rete dei Comuni Sostenibili, tanto per fare un esempio. Come Amministrazione abbiamo fortemente voluto questo: abbiamo scelto, cioè, insieme a tanti altri Comuni d'Italia, di essere monitorati su una serie di indicatori che incidono sul benessere dei cittadini. Ivi compreso tutto il tema delle installazioni e del potenziamento delle infrastrutture elettromagnetiche (se alziamo lo sguardo sui tetti delle nostre case, siamo invasi!).
Con questa Rete si sta anche lavorando su proposte condivise che ci mettano al riparo dall'invasione di installazioni di antenne di ultima generazione, proprio per una maggiore cautela collettiva.
È chiaro che si tratta di azioni che devono sempre e comunque essere in linea con la normativa nazionale e sovranazionale, che è in continua evoluzione e che, ahinoi, ha anche innalzato di molto i limiti di esposizione della popolazione a campi elettromagnetici ad alta frequenza (contro queste scelte non ci sono ordinanze sindacali o dinieghi o rifiuti che possano reggere, al momento).
Tanti sono gli spunti offerti dai medici sottoscrittori della nota, molti dei quali raggiunti dai proponenti sul luogo di lavoro, ospedaliero o privato o ambulatoriale, senza nemmeno una puntuale disamina delle tematiche rappresentate.
Sul 5G ci sarebbe da aprire un lungo dialogo, considerando che non a caso è uno degli obiettivi strategici del PNRR, in tutta Italia e in Europa.
Sul caso specifico di via Scipione, come ben sanno i cittadini residenti, quell'antenna è stata già bloccata dall'amministrazione due anni addietro, individuando soluzioni alternative su altro suolo privato.
Così abbiamo provato a fare anche in casi simili.
A volte gli accordi riescono, altre volte no.
L'antenna ad installarsi, dotata di autorizzazioni e pareri sovracomunali, giammai potrebbe valicare i limiti imposti dalla normativa rispetto alle distanze da luoghi sensibili.
Ma è chiaro che resta la preoccupazione e l'amarezza.
Motivo per cui raccolgo l'invito dei medici a fare fronte comune per informarci correttamente su tanti processi, individuare possibilità di interventi migliorativi diretti, condividere con altri Enti tutti i percorsi di prevenzione, consapevoli di non avere una illimitata possibilità di intervento, sempre e comunque.
Resta una grandissima attenzione sul tema, così come la reiterata disponibilità di ascoltare ed incontrare tutti i cittadini, su argomenti tanto sensibili e dirimenti per una dignitosa qualità della vita.
Resto a disposizione, pure a brevissimo, per un dettagliato incontro con i 64 medici sottoscrittori del documento e con tutti coloro che vorranno affiancarsi ad essi. Ancora grazie per il loro apporto".
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