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Speciale
Andrea Ferri: «Investire nella formazione professionale per lo sviluppo della BAT»
Il candidato al Consiglio regionale della Puglia propone percorsi mirati per garantire occupazione
Andria - giovedì 6 novembre 2025
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«La formazione è la chiave del futuro. Spesso si pensa che finisca con la scuola o l'università, ma in realtà è un percorso continuo. E oggi, più che mai, dobbiamo aiutare i ragazzi a collegare ciò che studiano con ciò che serve davvero nel mondo del lavoro». Così Andrea Ferri, candidato al Consiglio regionale della Puglia per Fratelli d'Italia, interviene sul tema della formazione e dell'occupazione giovanile nella BAT.
«La Regione gestisce la formazione professionale, i corsi post-diploma e post-laurea, e può creare un ponte tra imprese e studenti. Serve una formazione pratica, che prepari davvero al lavoro, non solo ai concetti. Per questo voglio rafforzare i rapporti tra scuole, università e aziende, per costruire percorsi che portino a un'occupazione stabile e di qualità. Bisogna dare valore anche a chi sceglie percorsi tecnici o professionali: sono fondamentali per far funzionare la nostra economia. Voglio che ogni ragazzo possa dire: "Sto studiando qualcosa che mi servirà davvero domani". E la Regione deve essere alleata dei giovani in questo percorso, non un ente lontano, ma un motore di opportunità».
«Negli ultimi anni – prosegue Ferri – abbiamo assistito a una frammentazione dei percorsi formativi e a un distacco tra le competenze offerte dai centri di formazione e le reali esigenze delle imprese locali. La priorità è creare un collegamento diretto tra i percorsi formativi e il mercato del lavoro. Nella BAT, come in altre province pugliesi, è fondamentale sviluppare programmi mirati e aggiornati, in collaborazione con le imprese, affinché i giovani acquisiscano competenze concrete e spendibili. Ciò significa anche rafforzare i centri di formazione esistenti, coordinare meglio i fondi europei e nazionali e garantire una cabina di regia regionale che tenga sotto controllo la qualità e l'efficacia dei percorsi. Solo così la formazione professionale può diventare uno strumento reale di opportunità e crescita».
«Valorizzare il merito – aggiunge Ferri – significa costruire un sistema di formazione che premia l'impegno, le competenze e le eccellenze. In pratica, si traduce in programmi selettivi e di qualità, in incentivi per chi completa percorsi professionalizzanti e in percorsi su misura per le esigenze delle imprese locali. La fine dell'assistenzialismo non significa lasciare soli i giovani, ma fornire loro strumenti concreti e opportunità reali di crescita, facendo in modo che la formazione diventi una leva per l'occupazione e non solo un supporto passivo. In questo modo, ogni investimento in formazione produce risultati tangibili per i giovani e per il territorio».
Il candidato propone anche l'istituzione di una cabina di regia regionale per la formazione professionale, che coordini l'utilizzo dei fondi europei e nazionali, promuova la collaborazione con le aziende del territorio e sviluppi programmi formativi aggiornati alle richieste del mercato del lavoro.
«Investire nella formazione significa offrire opportunità concrete ai nostri giovani, sostenere le imprese locali e valorizzare il capitale umano della BAT. È un impegno che voglio portare avanti anche in Consiglio regionale, perché una Puglia più competitiva passa attraverso competenze solide e aggiornate».
«La Regione gestisce la formazione professionale, i corsi post-diploma e post-laurea, e può creare un ponte tra imprese e studenti. Serve una formazione pratica, che prepari davvero al lavoro, non solo ai concetti. Per questo voglio rafforzare i rapporti tra scuole, università e aziende, per costruire percorsi che portino a un'occupazione stabile e di qualità. Bisogna dare valore anche a chi sceglie percorsi tecnici o professionali: sono fondamentali per far funzionare la nostra economia. Voglio che ogni ragazzo possa dire: "Sto studiando qualcosa che mi servirà davvero domani". E la Regione deve essere alleata dei giovani in questo percorso, non un ente lontano, ma un motore di opportunità».
«Negli ultimi anni – prosegue Ferri – abbiamo assistito a una frammentazione dei percorsi formativi e a un distacco tra le competenze offerte dai centri di formazione e le reali esigenze delle imprese locali. La priorità è creare un collegamento diretto tra i percorsi formativi e il mercato del lavoro. Nella BAT, come in altre province pugliesi, è fondamentale sviluppare programmi mirati e aggiornati, in collaborazione con le imprese, affinché i giovani acquisiscano competenze concrete e spendibili. Ciò significa anche rafforzare i centri di formazione esistenti, coordinare meglio i fondi europei e nazionali e garantire una cabina di regia regionale che tenga sotto controllo la qualità e l'efficacia dei percorsi. Solo così la formazione professionale può diventare uno strumento reale di opportunità e crescita».
«Valorizzare il merito – aggiunge Ferri – significa costruire un sistema di formazione che premia l'impegno, le competenze e le eccellenze. In pratica, si traduce in programmi selettivi e di qualità, in incentivi per chi completa percorsi professionalizzanti e in percorsi su misura per le esigenze delle imprese locali. La fine dell'assistenzialismo non significa lasciare soli i giovani, ma fornire loro strumenti concreti e opportunità reali di crescita, facendo in modo che la formazione diventi una leva per l'occupazione e non solo un supporto passivo. In questo modo, ogni investimento in formazione produce risultati tangibili per i giovani e per il territorio».
Il candidato propone anche l'istituzione di una cabina di regia regionale per la formazione professionale, che coordini l'utilizzo dei fondi europei e nazionali, promuova la collaborazione con le aziende del territorio e sviluppi programmi formativi aggiornati alle richieste del mercato del lavoro.
«Investire nella formazione significa offrire opportunità concrete ai nostri giovani, sostenere le imprese locali e valorizzare il capitale umano della BAT. È un impegno che voglio portare avanti anche in Consiglio regionale, perché una Puglia più competitiva passa attraverso competenze solide e aggiornate».


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