​Ciappetta-Camaggio: una fogna a cielo aperto fra Trani e Barletta
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Politica

Ambiente, Gruppo Rifare l'Italia: «Una tematica essenziale, le proposte»

L'associazione nata all'interno del PD nazionale muove passi anche ad Andria

«Anche in piena stagione estiva, l'impegno preso con la città non può essere disatteso. Insieme ad un gruppo di giovani, che sta diventando sempre più numeroso, ci stiamo confrontando su tematiche e problematiche salienti che interessano la nostra città e i suoi abitanti e, in attesa che finalmente si insedi il nuovo Consiglio Comunale, stiamo già preparando una serie di interpellanze e ordini del giorno che protocolleremo a breve. Tra le prime tematiche e urgenze che abbiamo affrontato e che ci stanno più a cuore, sono sicuramente quelle relative alla salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica». Le parole scritte in una nota dei promotori andriesi di Rifare l'Italia, un gruppo nato all'interno del Partito Democratico italiano che si sta costituendo in ogni realtà territoriale.

Lo stesso gruppo, raccogliendo le perplessità e le proposte dell'Associazione andriese Onda d'Urto scrive: «A questo proposito, riteniamo che la tutela della salute dai fattori di rischio evitabili che fanno ammalare di cancro sempre più adulti e bambini deve essere una priorità assoluta; è urgente e necessario intervenire per monitorare tutte le matrici ambientali (aria, acqua e terra) e predisporre eventuali interventi che si dovessero rivelare necessari. Ruolo di un gruppo politico è anche quello di farsi portavoce delle istanze e delle sollecitazioni della società civile che provengono da singoli o da gruppi organizzati, per questo uno degli ordini del giorno approntati fa proprie le istanze, rese pubbliche attraverso una lettera aperta, di un'associazione presente nel nostro territorio e molto attiva su questa tematica. Con lo stesso ordine del giorno, chiediamo e sollecitiamo dunque: l'aggiornamento e la definizione del Profilo di salute della nostra città (fermo al 2000) attraverso gli strumenti scientifici della epidemiologia; il monitoraggio delle matrici ambientali (terreni, acque dei pozzi artesiani, del canale Ciappetta-Camaggio... ); l'installazione delle centraline di monitoraggio dell'aria e dei campi magnetici con relative informazioni circa i valori riscontrati. Proponiamo, inoltre, che le stesse siano posizionate soprattutto in prossimità di edifici scolastici, centri diurni e residenziali a maggior tutela delle fasce più deboli della popolazione. Può sembrare un paradosso, ma ci risulta l'ubicazione di strutture del genere in zone della nostra città dove massiccia è la presenza di ripetitori e fonti d'inquinamento e, per queste strutture, il Comune rilascia spesso le autorizzazioni per l'apertura o per la gestione».

Altra nota tutta dedicata al "canalone": «Che dire poi dello stato di massimo degrado e abbandono in cui versa il canalone Ciappetta-Camaggio, da tempo ricettacolo di ogni tipo di rifiuti e diventato ormai una 'bomba ecologica' pronta ad 'esplodere'! In definitiva, riteniamo che è urgente e prioritario ogni sforzo per combattere tutti i fattori di rischio del cancro attraverso un impegno concreto, costante e sinergico sul fronte della prevenzione, da parte di tutti gli Enti preposti, a partire dall'Amministrazione comunale. Tutto il nostro impegno e la nostra attenzione andranno in questa direzione, vigileremo e 'pungoleremo' se necessario l'Amministrazione perché è dovere di tutti noi combattere il male che terrorizza e angoscia numerose nostre famiglie e che mortifica menti e corpi».
  • rifare l'italia
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