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Vita di città
Ad Andria una cena "stellata" per gli indigenti della città
Ai fornelli lo chef Felice Sgarra e la sua brigata
Andria - giovedì 13 dicembre 2018
13.13
Il menù è rigorosamente quello delle grandi feste, la serata che è stata organizzata da Marianna Jannuzzi Leonetti, la titolare del ristorante, è stata pensata come qualcosa di simile ad un evento di gala. Ai fornelli c'era lo chef stellato, Felice Sgarra, capitano di una brigata che per una sera è scesa in campo, o meglio in cucina, per una finalità sociale. Volevano donare qualcosa per Natale alle famiglie indigenti della città ed hanno scelto per loro ciò che sanno fare meglio, «un regalo che facciamo con il cuore», ha detto Sgarra usando gli ingredienti che più ci stanno a cuore, quelli della nostra terra e della nostra tradizione».
A tavola un centinaio circa di persone, segnalate dalle parrocchie, nella serata "stellata" organizzata dai soci di Umami, in collaborazione con don Riccardo Agresti, lo storico parroco di Santa Maria Addolorata alle Croci, ora a Santa Maria del Monte, promotore insieme a don Vincenzo Giannelli ed all'intera diocesi, rappresentata dal vescovo, Mons. Luigi Mansi, del progetto "Senza sbarre" per dare un'occasione a chi nella vita ha dovuto pagare il conto con la giustizia.
Per don Riccardo «nessuno è escluso dalla tavola della quotidianità e per questo la "stella" in questo casa viene dai davvero agli ultimi».
«Una maniera per essere vicini a tante persone che vivono in difficoltà, ai tanti che mai e poi mai avrebbero potuto permettersi di vivere una serata del genere», ha detto Mons. Mansi.
A tavola un centinaio circa di persone, segnalate dalle parrocchie, nella serata "stellata" organizzata dai soci di Umami, in collaborazione con don Riccardo Agresti, lo storico parroco di Santa Maria Addolorata alle Croci, ora a Santa Maria del Monte, promotore insieme a don Vincenzo Giannelli ed all'intera diocesi, rappresentata dal vescovo, Mons. Luigi Mansi, del progetto "Senza sbarre" per dare un'occasione a chi nella vita ha dovuto pagare il conto con la giustizia.
Per don Riccardo «nessuno è escluso dalla tavola della quotidianità e per questo la "stella" in questo casa viene dai davvero agli ultimi».
«Una maniera per essere vicini a tante persone che vivono in difficoltà, ai tanti che mai e poi mai avrebbero potuto permettersi di vivere una serata del genere», ha detto Mons. Mansi.