Tares calcoli
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Cronaca

Ad Andria il reddito medio più basso d'Italia

Il 50% dei contribuenti paga l'Irpef comunale con un'addizionale di 119 euro

Andria è la città con il reddito medio più basso d'Italia tra i capoluoghi di provincia. A certificarlo la ricerca del Sole 24Ore tra i conti pubblici ed i dati pubblicati dal Ministero dell'Economia sulla situazione delle tasse locali. Infatti, la classifica stilata dal quotidiano economico, si concentra sull'Irpef comunale in crescita un po' in tutta Italia. Dalla graduatoria emergono dati interessanti che coinvolgono proprio la Città di Andria nonché le altre città della BAT accomunate da piccoli primati positivi e negativi.

Si parte con il reddito medio: per la Città di Andria quello più basso d'Italia con poco più di 12mila euro ed anche il minor numero di contribuenti che pagano l'Irpef, con solo il 50% interessato dall'imposta. Nella classifica generale, Andria si posiziona al 92esimo posto su 106 con una media di Irpef pari a 119 euro equivalente allo 0,49% di aliquota effettiva. La Città di Barletta, invece, è il comune d'Italia dove si paga meno l'imposta comunale con solo 42 euro di media e lo 0,18% di aliquota effettiva con un reddito medio annuo di 13mila e 600 euro. Il numero dei contribuenti che paga l'imposta è pari al 57%. La Città di Trani, invece, si attesta attorno all'85° posto in classifica con un'addizionale media di 143 euro sul 57% dei contribuenti che pagano un'aliquota pari allo 0,52%. Il reddito medio dichiarato a Trani è di 15.430 euro annui.

In Italia, il capoluogo di provincia dove si paga di più, invece, è la Città di Padova con ben 288 euro di addizionale media pari allo 0,70% di aliquota Irpef. Va peggio ai contribuenti di Ancona che si vedono applicare l'aliquota più alta d'Italia pari allo 0,76% mentre a Belluno quasi nulle le esenzioni con l'81% dei contribuenti chiamati a pagare l'imposta comunale. I dati si riferiscono ai redditi del 2012 e, secondo lo studio del "Sole 24Ore", negli ultimi 6 anni l'Irpef comunale è schizzata in alto passando dai 2 miliardi e mezzo di euro di gettito del 2007 per 6 mila comuni italiani, a ben 4 miliardi di euro del 2012 con 6mila e 500 comuni in Italia che hanno deciso di applicare l'imposta.
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