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Vocazione
domenica 31 agosto 2014
22:15 10 euro
Con questo nuovo spettacolo Danio Manfredini traccia un quadro sulla figura dell'attore teatrale e dei vari stadi che attraversa e che lo conducono alla creazione: come si contaminano i piani della vita con quelli dell'arte e viceversa.
«Mi apro a un percorso di lavoro teatrale che verte sul tema dell'attore di teatro e della sua vita. Metto a fuoco questo soggetto in un momento in cui sembra inutile, non necessario, occuparsi di teatro, di arte e di conseguenza dell'attore-autore-regista teatrale, figura che sembra in disuso. Pur accogliendo i progressi della tecnologia e il potenziale che offrono all'arte, ritengo centrale la figura dell'artista nella sua essenza umana scarna. Come il semplice che sta in una frase, in un canto, nella danza va a stagliarsi con il suo senso proprio dove tutto sembra morire. Fosse anche, come si dice, che il teatro è destinato a sparire, ci tocca dare luce al tramonto. Sarebbe comunque un privilegio, glorificare il momento del tramonto, così vicino al buio». (Danio Manfredini)
«Mi apro a un percorso di lavoro teatrale che verte sul tema dell'attore di teatro e della sua vita. Metto a fuoco questo soggetto in un momento in cui sembra inutile, non necessario, occuparsi di teatro, di arte e di conseguenza dell'attore-autore-regista teatrale, figura che sembra in disuso. Pur accogliendo i progressi della tecnologia e il potenziale che offrono all'arte, ritengo centrale la figura dell'artista nella sua essenza umana scarna. Come il semplice che sta in una frase, in un canto, nella danza va a stagliarsi con il suo senso proprio dove tutto sembra morire. Fosse anche, come si dice, che il teatro è destinato a sparire, ci tocca dare luce al tramonto. Sarebbe comunque un privilegio, glorificare il momento del tramonto, così vicino al buio». (Danio Manfredini)