#Siamoaterra: anche la Fipe e la Confcommercio di Andria in piazza

Importante partecipazione di bar e ristoranti in Largo Giannella a Bari

mercoledì 28 ottobre 2020 14.20
#Siamoaterra. Anche la Fipe e la Confcommercio di Andria in piazza a Bari, come in altre 23 piazze d'Italia. I ristoratori hanno protestato contro l'ultimo Dpcm che ha imposto nuove chiusure per l'emergenza Covid.

«La nostra è stata una manifestazione per sensibilizzare la cittadinanza e anche il governo facendo capire che il settore è per terra!», scrivono sulla pagina Facebook di Confcommercio.

Se non accompagnate da aiuti concreti e immediati, le ulteriori restrizioni contenute nell'ultimo DPCM rischiano di essere il colpo di grazia per il settore dei pubblici esercizi, già tra i più colpiti dalla spaventosa crisi generata dalla pandemia. Infatti, secondo le stime, a fine anno il comparto rischia di perdere 50.000 aziende con ben 300.000 posti di lavoro in bilico. Per questo, in Largo Giannella, gli imprenditori dei pubblici esercizi si sono compostamente ritrovati per far sentire la propria voce, in maniera pacifica e nel pieno rispetto delle regole, per ribadire l'enorme valore economico, sociale ed antropologico delle proprie attività e chiarire una volta per tutte che non esiste connessione alcuna tra la frequentazione dei Pubblici Esercizi e la diffusione dei contagi, come dimostrato da fonti scientifiche che attribuiscono piuttosto ad altri fattori, tra cui mobilità, Sistema scolastico e mondo del lavoro, le cause di contagio.

«Scendiamo in piazza per evitare che passi il messaggio che i pubblici esercizi abbiano un ruolo nella diffusione del contagio» ha detto Lino Enrico Stoppani, Presidente della Fipe-Confcommercio. «Non esiste alcuna connessione tra quest'ultimo e l'apertura dei locali, anche perché gli operatori del settore rispettano seriamente i protocolli sanitari imposti e validati dal Cts e dall'Inail. Protocolli che hanno richiesto investimenti economici significativi e garantito sicurezza ai consumatori».

«Il settore rischia il suo futuro», hanno aggiunto Dino Saulle Presidente FIPE provinciale per i ristoratori e Nicola Pertuso Consigliere nazionale e regionale di FIPE-Confcommercio. «E' una situazione davvero difficile. Con questa iniziativa come sottolineato dai vertici nazionali vogliamo ricordare i valori economici e sociali della categoria, che occupa oltre un milione e duecentomila addetti e chiedere alla politica di intervenire in maniera decisa e concreta per salvaguardare un tessuto di 340mila imprese che prima del Covid19, nel nostro paese generava un fatturato di oltre 90 miliardi di euro ogni anno. La nostra categoria rappresenta un comparto importantissimo. Per quanto riguarda i pubblici esercizi che stanno subendo le maggiori restrizioni, solo il 3/5% dei contagi avvengono nei PE, secondo una ricerca fatta dalla FIPE e da uno studio inglese. Quindi considerata tutta la prevenzione Covid che abbiamo messo in campo, con distanziamento, sanificazioni ecc. i clienti non hanno nulla da temere. Invito tutti alla cautela e a smorzare questa forma di terrorismo psicologico perpetuato quotidianamente. D'altronde se dobbiamo provare a convivere con questo virus non possiamo fare diversamente. Per questo Bari partecipa con convinzione insieme ad altre 23 città italiane ,24 in totale, alla manifestazione di mercoledì 28 ottobre prossimo indetta da FIPE nazionale. Scenderemo in piazza, e simbolicamente stenderemo a terra le nostre tovaglie, per dimostrare lo stato in cui versano le nostre attività. Chiederemo a gran voce sostegno concreto da parte della politica, nazionale e provinciale».
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