Controllo sulla filiera della pesca: 22 le violazioni amministrative accertate nella Bat

In azione il personale del Compartimento Marittimo di Barletta della Guardia costiera

mercoledì 28 dicembre 2022
Conclusa da pochi giorni l'operazione complessa programmata dal Comando Generale delle Capitanerie di porto e coordinata a livello regionale dalla Direzione Marittima di Bari che ha visto personale del Compartimento Marittimo di Barletta impegnati in numerose attività di contrasto alla pesca illegale e di controllo su tutta la filiera della pesca. Nel mese di dicembre sono state 12 le giornate dedicate alla suddetta attività che si è compiuta nei territori di giurisdizione compresi anche quelli nell'entroterra della provincia. Dai numerosi controlli effettuati sono emerse diverse irregolarità sanzionate dagli uomini e donne del Compartimento Marittimo impegnati nelle attività di ispezione e verifica, tra le cui più rilevanti, si segnalano: n.2 (due) verbali amministrativi di € 10.000, rispettivamente per mancanza di tracciabilità del prodotto ittico detenuto ai fini della vendita e l'altro per distribuzione di alimenti in stabilimento non riconosciuto dall'autorità competente (sprovvisto del cd. bollo CE), nonché un maxi-sequestro amministrativo per un tot. di circa 33 tonnellate di prodotto ittico vario congelato e stoccato in una cella frigorifera non registrata (sguarnita del cosiddetto bollo CE) e quindi non rispettosa delle norme comunitarie. Di conseguenza, in ragione delle gravi irregolarità riscontrate riferite alla suddetta cella frigorifera, è stato emesso il relativo provvedimento amministrativo di immediata chiusura dell'esercizio commerciale redatto dalla competente autorità sanitaria locale intervenuta sul posto congiuntamente al personale militare operante. In totale sono state ben 22 (ventidue) le violazioni amministrative emesse a livello compartimentale per un importo complessivo di sanzioni amministrative di euro 53.500. Resta, quindi, alta l'attenzione da parte dei militari della Guardia Costiera di Barletta nell'impegno per il contrasto alla pesca illegale, l'assicurazione del rispetto delle normative comunitarie e nazionali per la tutela della risorsa ittica e del consumatore finale.