Caos in consiglio, Giorgino al M5S: “Le istituzioni sono una cosa seria”

Fisfola futuro presidente del consiglio? Sarà oggetto di prossime riunioni della maggioranza

lunedì 16 aprile 2018 14.08
«Le istituzioni sono una cosa seria, con le istituzioni non si gioca». Il riferimento del sindaco di Nicola Giorgino è a quanto accaduto nell'ultimo consiglio comunale dove in in aula tra urla e spinte si è sfiorata la rissa in una seduta ad alta tensione a causa della richiesta della minoranza di votare subito per il nuovo presidente dopo la revoca di Laura di Pilato. Posizione, lo ricordiamo, sostenuta dal centrosinistra e dal M5S che, il giorno prima, aveva presentato a firma del consigliere anziano, Doriana Faraone (presidente del consiglio "pro tempore") una proposta di delibera urgente; per la stessa Giorgino aveva chiesto il parere, non vincolante è bene precisarlo, degli uffici che si erano espressi in maniera negativa, in quanto il provvedimento giungeva in consiglio mancante dei necessari passaggi tecnici. Due ore di dibattito nelle quali è emersa, per il sindaco e la maggioranza di centrodestra, «l'inadeguatezza di chi stava presiedendo la seduta in quel momento». Giorgino in conferenza stampa ha ripercorso le tappe di quanto successo dall'apertura della seduta nella quale «indipendentemente dal contenuto dell'odg bisognava procedere in modo formale seguendo l'ordine dell'iscrizione dei punti nella convocazione e lì dove c'è una urgenza o un'aggiunta va spiegato il motibo e va posta in votazione l'urgenza. Ma in aula è mancata la disciplina, chiedevamo di rinviare la discussione sul presidente o di mettere ai voti una pregiudiziale. La presidente Faraone è andata completamente nel panico ed ha chiesto la sospensione».

Il sindaco ha replicato anche alle accuse di minacce mosse nei suoi confronti dalla consigliera Faraone: «Se chiedere l'intervento dell forze dell'ordine per ristabilire le regole in aula significa minacciare una persona mi sembra un paradosso, se è così me ne assumo la responsabilità».

Secondo la maggioranza se si fosse votato per il presidente, così come sollecitato dagli scranni dell'opposizione, si sarebbe commesso un illecito perchè «la delibera veniva discussa e magari approvata in mancanza degli obblighi previsti, ovvero il parere obbligato delle commissioni» inficiando successivamente tutto il resto del consiglio in cui si doveva approvare il bilancio. Dopo la Faraone lascia i lavori, a sostituirla Laura Di Pilato, avvicendamento, secondo Giorgino ed i suoi «avvenuto secondo un copione già scritto» fino a che le redini del consiglio sono state prese dal terzo consigliere anziano, Marcello Fisfola, nome che compare tra i possibili candidati alla presidenza del consiglio ma il Sindaco non si sbilancia: «Sarà oggetto di prossime riunioni di maggioranza, troveremo l'intesa così come abbiamo sempre fatto».

Stralcio dichiarazione di Nicola Giorgino in conferenza stampa

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